Season Premiere - The mentalist, 4° stagione
Dopo un luungo preambolo, eccomi effettivamente alla quarta stagione. Patrick è chiaramente finito dentro. Alcuni indizi raccolti dalla polizia decisamente sembrano segnare la strada verso il riconoscimento della sua pazzia... un secondo dopo LaRoche, prima chiede al PM di tenere Jane in gabbia più tempo possibile, poi annuncia a Lisbon la sospensione dal servizio attivo di tutta la sua squadra, incolpandoli di quanto accaduto. E' chiaro che c'è un complotto. Teresa è la prima che intuisce il fatto e rotola giù dal letto d'ospedale fin da Patrick per fare il punto della situazione, peccato che riceva solamente una richiesta di muffin al mirtillo.
Vicino al corpo dell'uomo ucciso da Patrick non è stata ritrovata alcuna pistola e dai tabulati del cellulare che l'uomo possedeva non emerge la telefonata ricevuta da Lisbon poco prima. Sicuramente prima dei rilievi effettuati qualcuno ha manomesso la scena del delitto... sempre qualcuno della polizia o qualche inosservato passante?
Sicuramente questo quarto ritorno sul piccolo schermo di The mentalist batte tutti gli altri per manifesta superiorità. Vi è un'unica vicenda traumatizzante che muove tutti i personaggi e c'è l'indagine segreta proPatrick che da energia al motore. Tutti sono stati sospesi, Teresa è stata ferita e ancora viaggia con un braccio fasciato e i punti in pancia, Grace certamente non se la spassa all'idea di aver traforato il proprio promesso sposo a pochi giorni dalle nozze. Rigsby e Cho subiscono il fallimento dell'operazione, la punizione piovuta dall'alto e sopportano il fardello in comune con i colleghi.
Dopo il versamento di una pratica cauzione da un milione di dollari, Patrick riesce finalmente ad uscire e ad operare sul campo alla ricerca della verità. Il fatto che nessun dato circa l'uomo ucciso risalga a più di 5 anni fa è un dato sicuramente curioso, come fosse una seconda identità creata dal nulla per coprire un oscuro passato.
La moglie dell'uomo, fin da subito, appare inquietante ai miei occhi. E' triste, piange e si sconsola: sostiene che il marito fosse l'uomo più buono della galassia e decide pure di prendere un the insieme a Patrick Jane, piovutole in salotto. Una persona normale, davanti alla persona che ha ucciso proprio marito, minimo minimo la sbatterebbe fuori di casa, le urlerebbe qualcosa e si augurerebbe un eguale sorte. Non credo che si limiterebbe a convincerlo che ha compiuto un fatale errore. Nuovamente però gli sceneggiatori hanno previsto molto più di quanto non ci si aspettasse... la donna è forse ancora più malata del marito. In cantina è presente una stanza segreta protetta a doppia mandata... e al suo interno (oltre ad essere tutto perfettamente arredato alla perfezione e senza un briciolo di polvere) ecco una delle ultime ragazze scomparse in quella zona, tenuta prigioniera ammanettata al letto.
Provata quindi la poca bontà del curriculum dell'uomo, è veramente facile per Patrick Jane far credere alla corte che, tutto sommato, quello di uccidere Red Jhon, era un suo legittimo diritto. La corte gli da anche retta e, nonostante il fatto che l'unica cosa certa sia che lui ha ucciso un uomo per vendetta e che le prove siano state assunte da poliziotti privi di mandati e di distintivi, il giudice lo assolve pienamente.
... peccato che, in fondo in fondo, neanche Patrick sia convinto che la persona che ha ucciso sia l'uomo giusto! Sarebbe anche carino scoprire qualcosa in più circa il complotto iniziale. Che fine ha fatto la pistola? Perchè una delle persone che per prime si sono avvicinate al cadavere è stata uccisa? Perchè LaRoche continua a complottare con il pubblico ministero al fine di aggravare il più possibile la posizione di Patrick?
Spero che tutti questi quesiti siano risolti prima o dopo... e che non svaniscano in un lampo come Cristina.
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