NON IMPANICHIAMOCI A METÀ ANNO
Ho trovato carino e ritengo di dover condividere un breve TAG relativo alle letture: un punto della situazione di metà anno, preso in prestito qua.
1. Quanti libri hai letto nella prima metà dell’anno?
Giunta orgogliosamente a quota 19. Che non è molto, sia chiaro. Avrei potuto fare meglio ma ho la consapevolezza che ci sia comunque chi è messo peggio. Qualitativamente avrei potuto fare delle scelte più consapevoli ma punto al miglioramento. Ed è così che rispondo anche alla domanda successiva.
2. Quanti vuoi leggerne nel 2018?
Porsi degli obiettivi numerici non lo ritengo corretto. Mi auguro solo di tenere un ritmo costante.
3. Miglior libro che hai letto per ora.
Se Nick Hornby è pacificamente il mio autore preferito, poca sorpresa si cela dietro al fatto che Tutta un'altra musica, sia per me uno dei migliori libri letti durante questa prima metà dell'anno. Nessuna sorpresa sopratutto perchè si tratta, in realtà, di una rilettura. Per rispondere davvero a questa domanda credo di dover citare qualcosa che quest'anno mi abbia sorpreso, qualcosa che mi sia piaciuto ma senza il minimo preavviso...ed è per questo che cito "Storia di una ladra di libri" che, nella mia vita, è giunto davvero per puro caso. Il volo fu piuttosto lungo e turbolento, il maltempo ci ha fatto oscillare come dei dannati, il tipo seduto accanto a me ha iniziato a sudare freddo quando ancora eravamo a terra con il sole fuori dal finestrino che splendeva in tutta la sua meraviglia e nulla lasciava presagire di quello che ci sarebbe accaduto. La moglie me lo ha fatto sedere accanto, andando a sedersi quattro file dietro declinando (poi ho capito perchè) il mio invito a prendere il mio posto. Da un lato sembrava di non arrivare mai, dall'altra ero talmente immersa nella mia lettura che nulla mi ha turbato di quello che mi circondava. Almeno fino al momento in cui hanno obbligato a spegnere tutte le luci in cabina, impedendomi di proseguire la lettura e costringendomi a mettere via il libro ed ascoltare tutte le imprecazioni del tipo grande e grosso alla mia sinistra.
4. Peggior libro dell’anno.
Di tutti i titoli che figurano nella lista, l'unico che ho interrotto prima della conclusione è, mio malgrado, il grande ascensore di cristallo di Roald Dahl. Che io adoro e, proprio per questo, non mi capacito come sia potuto accadere. Formalmente non c'è nulla che non vada, semplicemente questo testo non scorre pur essendo una di quelle letture che, realisticamente, potrebbero andar via in un'oretta. Sicuramente colpa mia, non voglio dare colpa al caro Roald... però una domanda gliela voglio fare: era davvero necessario? Avevamo davvero bisogno di dare un seguito ad uno dei capisaldi della letteratura mondiale quale è "la fabbrica di cioccolato"? No, perchè a me ha dato l'impressione di voler mandare avanti quel set di protagonisti già fatti e finiti, arrembandoli in un'avventura ancora più folle e paradossale (di cui RD è certamente il maestro) di quella precedente senza riuscire a centrare il punto. E quindi il libro è lì. Ad aspettare la mia prossima ispirazione.
5. Il libro che ti ha sorpreso maggiormente.
"Il caso Jane Eyre" di Jasper Fforde. Questo libro è finito in wishlist molto tempo fa grazie ad una spacciatrice di fiducia, se così la possiamo definire, circostanza che mi ha portato a non stupirmi particolarmente del fatto che, alla fine, il romanzo non solo mi sia piaciuto... ma mi abbia anche portato alla ricerca affannosa del seguito. Il caso Jane Eyre è, infatti, solo il primo di una saga incentrata sulle vicende di Thurstay Next, brillante detective di Londra distopica. Per quanto non appartengano alle mie preferenze né le saghe né il fantasy, questa è riuscita a fare eccezione grazie a quella verosimiglianza di fondo che colloca tutti i fatti in un contesto di "credibilità" che tutto sommato non mi dispiace. Tra l'altro mi ha anche fatto venir voglia di recuperare una volta per tutte Jane Eyre. Solo per questo dovrebbe essergli riconosciuto il merito.
6. Nuovo autore (mai letto) preferito.
"Il profumo delle foglie di limone"
è certamente il libro dal quale meno mi sarei aspettata e che più mi ha
sorpreso, per questo entra di diritto nelle risposta alla domanda
numero 6. Intendo assolutamente recuperare Clara Sanchez tra le mie prossime letture. E per prossime intendo da qua ai prossimi due anni, conoscendo le mie velocità di manovra.
7. Il libro che aspettavi di più, delusione o soddisfazione?
"La sovrana lettrice" di Alan Bennett. Rispetto ad altri colleghi in coda secolare, questo titolo tutto sommato non ha dovuto aspettare molto. Il vero problema è che, grazie ad un certo tam tam della rete, ad un certo punto della vita di questo libro si è ritrovato ad essere sulla bocca di tutti. Il potere della rete manifestato anche in libreria, dove questo titolo è presente in quantità decisamente più massiccia degli stessi altri titoli dei suoi colleghi. Il vero problema per il quale ho titubato a lungo prima di appropriarmene è il prezzo di copertina: 8 euro per neanche 100 pagine. Quasi impossibile da reperire per le consuete vie "alternative".
Il confine tra delusione e soddisfazione in questo caso è talmente labile da essere un po' confuso nella mia mente. Sicuramente apprezzato, anche se chiaramente tutta la montatura che aveva ricevuto precedentemente unon gli ha fatto molto bene. Credo che ne vorrò parlare più nel dettaglio.
8. Sei soddisfatta delle letture della tua prima metà?
Assolutamente sì, anche se combatto una profondissima lotta interiore con tutto quello che resta ancora sugli scaffali in attesa da una vita del proprio momento buono.
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