Project 10 Pan - Mascara edition III
Citando me stessa, giusto per non fare neanche la fatica di inventare una nuova intro:
Ad un anno e mezzo di distanza dalla precedente carrellata di mascara, finalmente sono pronta, preparata e ben attrezzata per la seconda. Un anno e mezzo decisamente intenso... ma con le ciglia sempre nere, allungate ed incurvate. Perché la classe non è acqua.
1) Physicians Formula - Organic wear. Lui dice: mascara di origine 100% naturale ... ultrablack. PAO 3 mesi, 7.5 grammi di prodotto, made in U.S.A.. Motivi per cui ho deciso di compare questo mascara: mi dovevo fare un regalo, avevo raggiunto un traguardo che mi faceva felice e decisi di togliermi uno sfizio. Phisicians Formula non è esattamente una marca a basso costo, questo mascara viene, all'incirca, sui 15 euro. E veniamo al secondo motivo: la confezione carina, curata nel dettaglio, contenuta in una confezione di plastica trasparente che ne assicura l'integrità. Terzo motivo: la particolare forma dello scovolino, a goccia, in materiale siliconico. A conti fatti se dicessi di essere felice della mia spesa mentirei spudoratamente: il prodotto non è di altissima qualità: la pasta era molto asciutta, molto secca sin da subito, davvero difficile a stendersi. Lo scovolino da effettivamente una buona resa al mascara: pettina bene le ciglia, le districa e le pettina, aiuta tanto all'angolo interno quanto all'esterno. Diventato del tutto inutilizzabile molto prima del terzo mese dall'apertura: per 15 euro avrei preteso qualcosa in più.
2) Gosh - Mascara - Wonder volume. PAO 6 mesi, 10 ml di prodotto, made in Denmark. Il motivo principale per cui non mi sono mai avvicinata ai prodotti della Gosh è il loro prezzo. Gosh è infatti un marchio di fascia media \ alta della quale tuttavia non si parla moltissimo e al quale ho sempre un po' resistito ad avvicinarmi "in esplorazione". Un bel giorno la profumeria vicino a casa decide di traslocare poco più in là e, per l'occasione, sbatte tutto quello che ha in negozio in super promozione. Trovo quindi questo mascara ad un prezzo quantomeno accettabile e decido di dargli un'occasione. Il prezzo originario si aggirava all'incirca sui 15 - 20 euro. Il problema principale è che ci troviamo davanti ad un mascara che pretende di dare un wonder volume alle ciglia, e questo non è assolutamente vero. Lo si capisce semplicemente guardando lo scovolino: sottile, cilindrico, setole in silicone che pettinano bene e allungano abbastanza... ma non danno volume! Complice anche la pasta, piuttosto asciutta, incapace di dare volume, anche se decisamente stratificabile senza creare grumi antiestetici. Anche con due \ tre passate l'effetto resta comunque molto scuro, bello evidente... ma non un effetto particolarmente voluminoso.
3) Max Factor - Wild Mega Volume. PAO 6 mesi, 11 ml di prodotto, Made in Ireland. Questo è un prodotto volumizzante. Pretenderebbe di essere anche un mascara water resistant, anche se non ci posso mettere la mano sul fuoco: personalmente non credo di aver mai avuto problemi di questo genere neanche con i mascara tradizionali. Quindi magari sì. Scovolino in setole, corto ma decisamente cicciottello ed a forma di 8. Sconsigliato a chi ha ciglia cortine o semplicemente con i mascara non ci sa fare: il pasticcio è dietro l'angolo.
4) PUPA - Extremeyes. Non sono particolarmente in confidenza con i prodotti di pupa, ancor meno con i mascara (eccezion fatta del Pupa Vamp! del quale comunque tornerò a parlare tra un po'). Normalmente non mi curo molto di Pupa, difficilmente seguo le collezioni o mi desta un particolare interesse nei negozi. Però sono assidua frequentatrice, per ragioni geografiche \ territoriali dell'outlet di Serravalle, dove si trova un negozietto monomarca Pupa davvero davvero delizioso. All'interno dei veri affari, direttamente dalle collezioni passate. Quando poi arrivano i saldi, si salvi chi può: le cose iniziano a tirartele dietro. E io sono lì, pronta a raccoglierle al volo. In realtà dai mascara, anche in queste occasioni, tento sempre di stare lontana: per il solo fatto di essere all'outlet sono portata a credere che siano prodotti che hanno qualche stagione alle spalle. La delicatezza del prodotto (e soprattutto dell'area nella quale va applicato!!) mi portano tendenzialmente a non voler tenere il braccino troppo corto vicino al corpo. Quella volta fu proprio l'occasione a volermi far portare a casa il primo mascara incontrato sulla mia strada... e l'extremeyes venne con me, pur non avendone mai sentito parlare o avendolo mai visto prima d'allora. La confezione è davvero minimal, così come è minimal il prodotto. Non promette niente, non delude in niente. Decisamente migliore di tanti altri, per questo motivo. Lo scovolino è in setole, disposte a spirale, leggermente inclinato per essere un po' più funzionale. Pettina bene, districa, scurisce, non è pesante sugli occhi, non da fastidio. Non promette particolari prestazioni in fatto di volume, ed infatti non ne da più di tanto. Allunga e scurisce: fan effect promesso e mantenuto.
5) L'Oreal - Ciglia Finte FARFALLA. Con fibre, promette effetto ciglia dispiegate. Ed in effetti è proprio così. Ho inseguito questo mascara per anni, da un lato mi ha sempre affascinato lo scovolino ad ala di farfalla e l'effetto ventaglio promesso, dall'altro mi sono sempre domandata se potesse fare il caso mio, a volte mi ha fermato dall'acquisto il prezzo, anche se l'Oreal, alla fine, è un marchio che rientra in una fascia media di prezzi. Questo prodotto da quando è stato lanciato sul mercato ad oggi ha sempre viaggiato in una fascia di prezzo tra i 15 e i 10 euro (prezzo finale al quale me lo sono accaparrata io). Il vero problema di questo prodotto è che la particolare forma dello scovolino (siliconico) è poco adatta ai "solutori meno esperti". Si adatta perfettamente a fare l'occhio "della mano giusta", nel mio caso: all'occhio desto applicato con la mano destra, grazie alla forma facilitata per un applicazione perfetta del mascara anche alle ciglia esterne che si aprono così a ventaglio allungando moltissimo la forma dell'occhio. Applicarlo bene allo stesso modo con la mano destra sull'occhio sinistro è già più complesso, rischio di far sembrare storti anche occhi perfettamente allineati è dietro l'angolo. A parte questo "dettaglio" il costo di questo mascara vale assolutamente la spesa, la pasta è fluida ma non troppo nè troppo poco, crea un bel effetto allungato, nero, voluminoso, può essere facilmente applicato in più passate se si vuole un effetto un po' più nero, un po' più marcato e d'effetto. Must: le fibre, se anche ci sono (e ci sono!!) all'interno, non si sentono per niente. Non pesano sull'occhio, non cadono a metà giornata, non sgretolano in mascara prima del tempo.
6) KIKO - ULTRA tech mascara. PAO 6 mesi, 10 ml di prodotto. Made in Italy. Questo mascara è stato comprato in un momento di pura disperazione. Il giorno prima mi ero recata a comprare un mascara in una grande profumeria: non era proprio economico, ma neanche di alta profumeria. Era comunque un mascara a cui facevo il filo da un po' ed al quale ho deciso di voler cedere. Il problema è sorto una volta giunta a casa, quando ho scoperto di aver erroneamente acquistato la versione blu elettrico. Proprio blu sparaflescioso. Neanche un blu di quelli che tutto sommato risaltano il colore degli occhi: una roba che di giorno, se si pretende di avere un minimo di credibilità nel proprio ambiente di lavoro, è impossibile portare. Perchè sì: l'abito fa il monaco, non venitemela a contare! Quindi sono entrata nel primo Kiko trovato sul mio percorso ed ho preso al volo il prima mascara in offerta che ho visto. 3,5 euro e mezzo di bontà. Credo che il prezzo pieno fosse sui 7 euro. A prezzo pieno non sono certa che questo mascara potesse valere la spesa, al 50 % sì, assolutamente. Non ha molta durata, in termini di mesi dall'apertura. Ha una formula piuttosto asciutta che tende a seccarsi in fretta, però lo scovlino è interessante. Un cilindretto di setole siliconiche molto sottili e ravvicinate tra di loro: una sola fila di queste setole è leggermente più lunga delle altre e aiuta ad ultimare la stesura del mascara districando e pettinando le ciglia quale colpo finale. Più che dignitoso.
7) Essence - lash e brow gel mascara. PAO 6 mesi, 9 ml di prodotto, made in Germany. Si sarà capito: ormai non compro più mascara di essence. Un po' perchè son stufa di cambiarne uno al mese, un po' perchè sono un po' meno miscia in canna (espressione genovese, o forse solo di casa mia, usata per dire che non avevo in tasca un soldo bucato - aka una palanca) di un paio d'anni fa, un po' perchè chi più spende meno spande, un po' perchè non ho più l'età per i trucchi giocattolo. Anche se per certi versi essence è ancora una signora marca. Magari però per i mascara preferisco andare un po' più in là, anche solo per trovare banchi trattati un po' meno male. L'unico mascara che ancora regge ed ancora compro e ricompro è questo. Ma visto che ne ho già parlato sino alla nausea in passato, io mi fermo qua. Una certezza.
8) Maybelline NEW YORK - Classic volum'express mascara. PAO 6 mesi, 10 ml di prodotto. Made in Italy, dice. Non trovo miglio affermazione per questo mascara di quella in realtà già contenuta sulla confezione. Questo è un mascara "classico". Lo dice il nome, lo si vede dallo scovolino. Classico, appunto, a setole. Il mascara che tipicamente immaginerei nel beauty case di mia madre. Nulla di mirabolante o frutto di chissà quale strano progetto ingegneristico. Non fa le giravolte, non fa le capovolte ma fa solo il suo lavoro. E lo fa bene. Classico prodotto da supermercato, quello che si compra quando non si ha molta voglia di cercare altro o si vuole andare sul sicuro. A volte mi domando e chiedo perchè i mascara non siano tutti così punto e basta.
9) PUPA - Vamp! PAO 6 mesi, 9 ml di prodotto, Made in Italy. Il Pupa Vamp deve essere imparato ad usare, solo per solutori più esperti. Non ci sono altri termini per spiegarlo. Allunga abbastanza, ma non è la sua peculiarità. Lo fa perchè in fondo è un mascara e tutti i mascara lo fanno. Più o meno. Il PUPA vamp più che altro annerisce, ed annerisce pesantemente le ciglia e da molta molta massa all'occhio. Non so esattamente come possa essere l'effetto se di per se non si hanno molte ciglia o se le si hanno corte corte, su di me l'effetto è stato decisamente quello di cigliozzi finti ed ingombranti. Poi ho anche imparato ad usarlo e dosarlo per bene, in questo modo l'ho usato tranquillamente anche per il giorno, anche per andare a lavorare... non senza un filo di imbarazzo alle 9 di mattina, ma sono cose alle quali con un po' di faccia tosta si può sopravvivere. Penso che sia uno dei pochissimi mascara con i quali indosso mi è stato chiesto che cosa stessi usando. L'effetto è piaciuto a chi l'ha guardato, questo mi pare già un buon risultato. Io però nonostante l'uso e l'abuso di questo mascara (tenuto in vita sei - sette mesi... proprio al limite del PAO, poi ha iniziato a puzzare leggermente) non credo proprio che lo vorrò mai ricomprare.
10) Maybelline NEW YORK - Il ciglia finte, Look piuma - Volum Express. Dichiaro e dichiarerò sempre guerra a Maybelline per i suoi mascara dal pack a supposta. A quanto pare però è una cosa che gli aggrada molto... non capisco come sia possibile. Sono anni che Maybelline continua a sfornare Mascara di ogni formulazione e qualità, colore e dimensione, ma sempre con la confezione a supposta. Che è scomodissima da usare. Per fortuna non ho usato questo mascara che in via collaterale, per caso, passando da quelle parti per caso una volta ogni tanto... quello che però mi sento di consigliare a Maybelline, ancora, è di usare tranquillamente meno enfasi. Look piuma, insomma. Ricorso pubblicità mirabolanti. In realtà meno. Nel senso. Scovolino non male, mi piace la forma (già detto ad inizio post visto che più o meno è la stessa forma del physician formula) però non fa magie. La pasta è buona, fuonzionale, non secca, non troppo fluida, se non proprio all'inizio, apena aperto. Facile da mettere, facile da struccare, allunga, col volume non si esagera. Non ho ancora capito dov'è la piuma.
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