Un giorno per caso
Un giorno per caso: una di quelle perle della commedia americana che seriamente non possono essere perse. E' un film leggero, adatto a tutti, capace di far ridere, ideale per trascorrere un paio d'ore serene e spensierate... ma con quel qualcosa in più che lo distingue dalla classico film romantico o dalla commedia dalla risata grassa.
Tutto ha inizio poco prima di mezzanotte di un giorno qualsiasi quando, come per caso, entriamo dalla finestra di Melanie (in arte Michelle Pfeiffer): si trova nel salotto di casa sua dove sta sbrigando le ultime faccende prima di andare a dormire. Sa che il giorno sarà una giornata impegnativa... ma non ha ancora capito quanto. Neanche il tempo di spegnere la luce e mettersi a letto che Matty, il figlio, dalla stanza accanto reclama qualcosa da bere: è mezzanotte in punto, il giorno nuovo ha ufficialmente inizio e questo è solo la punta dell'iceberg di tutto quello che sta per accadere.
La mattina dopo conosciamo anche Jack (in arte George Clooney). I due mondi appaiono fin da subito l'uno l'antitesi dell'altro. A casa di Melanie è tutto organizzato, squadrato: la sera prima ha preparato tutto in modo da essere puntuale. Prima ancora di aver assunto il primo caffè ha già organizzato tutta la giornata, perchè tutto riesca a filare per il verso giusto. A casa di Jack non è proprio così: Cristel, l'ex moglie, gli sta recapitando la figlia Maggie senza il minimo preavviso e, mentre la donna, agitata, tenta di dargli tutte le istruzioni del caso, lui insegue la figlia che gioca tra le impalcature e gli scatoloni ammassati un po' qua ed un po' la in giro per tutta la casa. Lo scontro tra i due mondi comporterà inevitabili turbolenze.
Il primo incontro avviene poco prima delle 9.00 davanti alla scuola. Melanie già è alterata all'idea che qualcuno le abbia turbato i piani e ritardato la tabella di marcia: quella stessa mattina avrebbe dovuto accompagnare lei Maggie, che frequenta la stessa scuola di Matty, ma non avendo trovato nessuno in casa il ritardo è stato inevitabile. Davanti alla porta della scuola, trovata inesorabilmente chiusa per la gita sulla Circol Line organizzata per la giornata, incontra Jack, confuso dalle mille informazioni che aveva tentato di assumere poco prima ma ancora non in grado di comprendere la gravità della situazione.
Melanie cerca di assumere il controllo della situazione: è convinta di poter risolvere ancora tutto... semplicemente perchè nella vita di tutti i giorni è solita fare così. Non è il tipo da avere un uomo accanto che le risolva i problemi ma è fin troppo abituata a quelli che sono soliti mettere confusione ed aspettarsi che sia lei a ricomporre i pezzi del puzzle. Ferma un taxi e ci si lancia sopra: tenta di arrivare in porto il prima possibile, per salvare la gira al figlio ed impedire altri contrattempi. Jack continua a non capire cosa sta accadendo ma, affascinato, la segue.
Con lo sfondo di una piovosa giornata a New York, conosciamo pian piano i due protagonisti. Melanie è un architetto ma, ancora prima di questo, è una madre single con un ex marito alquanto assente ed imprevedibile. Lui è un musicista, nella vita di Matty è sempre comparso molto poco e frequenti sono le scuse per vederlo ancora meno, quasi fosse solo un contrattempo alla sua carriera da musicista. Melanie è solita farsi in quattro per tenere per aria tutti i birilli della sua vita: il figlio, al quale non può mai mancare amore ed in favore del quale porta avanti, quotidianamente, la grande recita di idolatria del padre, perchè non si possa sentire mai abbandonato da questo, il lavoro, in un mondo competitivo e maschilista, dove ogni passo falso rischia di essere causa di licenziamento, la famiglia, una madre ed una sorella dalle priorità discutibili.
"Te devi essere l'ex marito di Cristel""Come sarebbe?""Quella è la figlia di Cristel e questa è una tipica cosa da ex marito!""Devi sapere di cosa parli perchè questa è una tipica frase da ex moglie"
Melanie cerca di assumere il controllo della situazione: è convinta di poter risolvere ancora tutto... semplicemente perchè nella vita di tutti i giorni è solita fare così. Non è il tipo da avere un uomo accanto che le risolva i problemi ma è fin troppo abituata a quelli che sono soliti mettere confusione ed aspettarsi che sia lei a ricomporre i pezzi del puzzle. Ferma un taxi e ci si lancia sopra: tenta di arrivare in porto il prima possibile, per salvare la gira al figlio ed impedire altri contrattempi. Jack continua a non capire cosa sta accadendo ma, affascinato, la segue.
Con lo sfondo di una piovosa giornata a New York, conosciamo pian piano i due protagonisti. Melanie è un architetto ma, ancora prima di questo, è una madre single con un ex marito alquanto assente ed imprevedibile. Lui è un musicista, nella vita di Matty è sempre comparso molto poco e frequenti sono le scuse per vederlo ancora meno, quasi fosse solo un contrattempo alla sua carriera da musicista. Melanie è solita farsi in quattro per tenere per aria tutti i birilli della sua vita: il figlio, al quale non può mai mancare amore ed in favore del quale porta avanti, quotidianamente, la grande recita di idolatria del padre, perchè non si possa sentire mai abbandonato da questo, il lavoro, in un mondo competitivo e maschilista, dove ogni passo falso rischia di essere causa di licenziamento, la famiglia, una madre ed una sorella dalle priorità discutibili.
"Sono stupida a volte, ma preferisco essere stupida che pentirmi"
Quando arrivano in porto la nave è ancora attraccata: ci sono ancora speranze che la gira non sia del tutto perduta... eppure, andrà proprio a finire così. Con il grande spirito di iniziativa di Jack ed il suo metodo di valutazione per sbaglio salgono sulla nave sbagliata e, tempo di aggiustare il tiro, la Circol Line con tutti i bambini della scuola è ormai partita e non c'è più nulla da fare. L'emozione e l'aspettativa di Matty per la gita hanno preso il largo insieme alla barca e anche l'organizzazione di Melanie è stata compromessa irrimediabilemente: Jack tenta di farsi perdonare, propone dei turni di babysitteraggio in modo da venirsi incontro l'uno con l'altra per tutto il corso della giornata... ma niente da fare! Neanche se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla faccia della terra!"Be', vedi, questo è uno dei vantaggi dell'essere adulti: puoi fare il bambino quanto ti pare e piace."
Mentre Melanie si porta il figlio sul proprio posto di lavoro, dove è arrivata, tra una cosa e l'altra con mezzora di ritardo e dove si sarebbe dovuto svolgere a breve un incontro preliminare davanti al suo capo in attesa della ben più importante presentazione con i clienti alle due del pomeriggio. A causa di una serie di sfortunate avventure il plastico finisce in frantumi, la missione al laboratorio per chiederne la restituzione in tempo porterà ad un concatenarsi di altri strani eventi che convinceranno Melanie a portare il figlio alla tanto adiata Nursery sulla nona strada. Lì incontrerà anche Jack e Maggie e noi assisteremo all'ennesima ma alla più gloriosa delle magie della donna moderna: il trucco chiamato la borsa di Mary Poppins.
Già nel corso della mattinata avevamo assistito a diverse protezze: nel momento in cui la abbiamo vista far uscire dalla borsa uno spuntino per Maggie, affamata dopo aver perso il battello, una maglietta di ricambio dopo il pasticciaccio brutto con il succo di frutta, anch'esso uscito dalla stessa borsa non appena Matty ha accusato di aver sete. E' una donna sempre pronta a tutto: con una borsa ampia e capiente, in grado di affrontare ogni inconveniente della giornata... eppure a questo giro compie il miracolo. Alla Nursery è la giornata dei super eroi e, per entrare, è necessario avere un travestimento: ecco in men che non si dica che da quella borsa usciranno abbastanza cose per agghindare due supereroi con i fiocchi. Nel corso della giornata da quella borsa vedremo ancora uscire impermeabili, ombrelli, calze di ricambio, macchinine all'occorrenza...
La mattinata di Jack e Maggie non era di certo stata meno frenetica: prima tappa per una sconclusionata sessione dall'analista, poi dritto in redazione dove si ritrovavano tutti sull'orlo di una crisi nervosa a causa dell'ultimo scandalo denunciato da Jack circa l'amministrazione comunale: il Sindaco minaccia di mandare a ferro e fuoco la redazione e probabilmente sarebbe stato necessario dare una smentita prima di fare altri danni. Jack non ci sta: crede nella sua storia e crede nel suo uomo, ha bisogno di parlare con lui e trovare, entro la conferenza stampa delle 17 indetta dal Sindaco, delle vere prove per confermare la bontà della posizione presa... ma non prima di aver ritrovato la figlia, scappata all'inseguimento di Lois Lane, la gatta della redazione. Urge la soluzione della Nursery... ma non durerà a lungo."Ama il tuo ragazzo come un bambino e diventerà un uomo"
Dalla Nursery Matty e Maggie chiameranno presto per farsi andare a prendere spaventati: Melanie non è certo il tipo che cede facilmente alle lamentele del figlio, ma davanti al rischio LSD si sono poste le basi per gli estremi rimedi: chiamare Jack ed implorarlo di andare a prendere i loro figli, perchè a quel punto persino Jack è meglio della Nursery con tutti i suoi bulletti di periferia.
Gli uomini come te mi hanno fatto diventare la donna che sono.
E quelle come te mi hanno fatto giungere alla conclusione che tutte le donne sono come te.
Alle 15.30 in punto l'appuntamento sotto il suo ufficio: l'uomo arriva sorprendentemente puntuale insieme ai bambini per il cambio turno. I progetti sono semplici: lei si deve occupare di loro fino a che non termina la conferenza stampa delle 17.00 organizzata presso il comune e poi, insieme, si recheranno alla partita di calcio... eppure qualcosa riuscirà ad andare storto. Melanie perde Maggie a spasso per New York: ed è lì che va in frantumi tutto il suo castello di carte.
E' esattamente nell'istante in cui ha realizzato di non avere la più pallida idea di dove si sia andata a cacciare Maggie che Melanie ritrova almeno in parte la sua umanità. Non più la donna dalle mille risorse e con la soluzione in tasca, ma una persona fragile, con le sue consapevolezze... ed in completo stato di panico. Alla stazione di polizia da il meglio di sé e poco dopo anche con Jack, una volta giunta all'epilogo anche questa vicenda, fortunatamente conclusa con un lieto fine. La vediamo quindi sotto una nuova luce, da un diverso punto di vista: chiaramente si sente in colpa, non avrebbe mai voluto perdere la bambina di vista e si sente ancora peggio alla sola idea di non essersi fidata dell'uomo, quando era il suo turno, e che tutto questo sia successo dopo insani rimproveri di fare attenzione alle cassette della sabbia al parco. Insomma: uno stato di colpevolezza e di umiliazione che ne ha svelato le maggiori insicurezze e le fragilità.
"Non ho tempo per gli amici!"
"E' per via del tuo complesso di capitan uncino"
Tra altri mille contrattempi, la giornata incomincia a volgere al termine, torneranno a casa dopo la partita di calcio dei figli sotto l'ennesimo acquazzone della giornata... sarà la stessa casa dalla quale sono usciti quella mattina, ma loro non sono ancora gli stessi. In loro qualcosa ha incominciato a muoversi, un neurone, un'idea, l'idea che forse solo gli stupidi non cambiano mai idea. Quella che doveva essere una delle tante incasinatissime giornate delle loro vite, si è rivelata un incasinatissima giornata... ma fuori dall'ordinario. E' giunta così, senza il minimo preavviso, li ha spaventati, li ha impauriti, li ha mandati in confusione davanti alle novità... ma li ha sorpresi. Positivamente.
Perchè giornate così possono arrivare quando meno te lo aspetti: se te le aspettassi non arriverebbero affatto, perchè ti troverebbero preparato e non ti sorprenderebbero. E' necessario che ti facciano abbassare il sistema di autodifesa personale e ti portino a pensare che la tua vita possa ancora cambiare. Magari in meglio, chi lo sa?
Melanie aveva iniziato la giornata preparando meticolosamente la frutta in un sacchettino di carta, l'aveva messa in frigo ed il giorno dopo direttamente in borsa, per non farsi cogliere impreparata davanti ai morsi della fame di metà mattinata, mai avrebbe immaginato che, entro la stessa sera, sarebbe stata felice di ricevere una visita inaspettata: la visita di Jack, e di Maggie, con dei pesci rossi da portare a scuola il giorno dopo. Quando la sveglia di Jack quella mattina era suonata, non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi, entro la stessa sera, in un negozio di animali a comprare pesci rossi da portare a Melanie, così, giusto per rivederla ancora una volta prima che la magia della giornata finisse e di essere felice davanti alla sorpresa di trovarla così goffa ed imperfetta tra le mura di casa sua: dove il mondo con le sue insidie non è pronta a ferirla e giudicarla e dove si può permettere di non essere al 100%. Un appartamento disordinato, cibo d'asporto nel forno a microonde, una macchia in bella mostra sulla t-shirt e nessun pregiudizio davanti al primo passo di Jack dentro al suo mondo.
"Maggie, quando sarai grande e incredibilmente bella e intelligente e con quella gentilezza nascosta che scoraggia anche i più coraggiosi, puoi evitare di ridurre in poltiglia tutti gli uomini che incontrerai solo perché te lo potrai permettere? Grazie."
Ma un giorno per caso non è solo questo: non ha solo due protagonsiti da Oscar (anche se di fatto non lo sono entrambi), i due bambini non sono stati presi a caso ma, pur considerata la loro giovane età, avevano già una loro "carriera alle spalle" ma anche per la dovizia di particolari, gli elementi ricorrenti lungo tutta la trama, che ad una prima visione rischiano anche di andare perduti, per la quantità di personaggi secondari di carattere e sempre presenti... anche se di fatto poco o niente vengono mostrati in video ma "con lo spirito" sono sempre presenti. Un giorno per caso non è solo una commedia rosa all'americana, ha dentro e dietro si sé una tal dovizia di particolari, di sfumature e di dettagli che la rendono una piccola perla rara nel suo genere e, per questo, non merita di andar perduta ma di essere rivista, così, di tanto in tanto.
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