About a boy - serie TV

Una volta che si entra nel tunnel di Nick Hornby è veramente difficile fare marcia indietro ed uscirne indisturbati. Spesso ci si trova incastrati al suo interno... ed è inutile combattere: quel posto non è mica niente male!
Sulla scia dell'omonimo libro di Nick Hornby e dell'omonimo film con Hugh Grant del 2002, About a boy, la serie TV è riuscita pienamente a ridare vita all'opera, pur con qualche "aggiustamento", che potrebbe anche non risultare gradito ai puristi del genere.
Accantonata buona parte della drammaticità del libro, il tentativo di suicidio di Fiona, l'anatra ammazzata a sassate e tutto quel filone di bravate che hanno preso il via con la fuga dall'ufficio dal preside e la giornata di scuola saltata, About a boy, la serie TV, fa traslocare tutti i personaggi nell'america contemporanea, li trasforma in vicini di casa e da maggior rilievo alla componente comica. 
Una delle caratteristiche di Nick Hornby è quella di descrivere immagini, eventi, momenti, con una tale chiarezza, una tale semplicità, ma anche una dose di dettagli tali  da rimanerti impressi nella mente quasi come se quell'insieme di immagini \ momenti \ eventi li si fosse vissuti in prima persona. O quantomeno come se si fosse realmente assistito all'accadersi degli stessi. L'impressione che rimane nella testa di chi legge un libro di Nick Hornby non è tanto legata al suo modo di raccontare la storia, quanto alle immagini che ci restano maggiormente impresse nella mente... come se avessimo visto un bel film. L'immagine di Fiona ricoperta di vomito nel suo salotto, per quanto drammatica e piena di significato nell'opera scritta, posso capire che difficilmente si sarebbe adattata ai ritmi ed ai fini di una sitcom. Giusto per tagliare la testa al toro si è optato per rendere Fiona solo una madre single, non depressa ma "sola" nella sua eccentricità e particolarità, inevitabilmente riversata anche sul figlio. In altri casi le modifiche al copione risultano un po' meno comprensibili, come la scelta di attribuire a Will stesso (e non al padre defunto) la paternità dell'imbarazzante canzone di Natale che gli permette di vivere di rendita da almeno 10 anni.
Amanti di Nick Horby, non preoccupatevi: anche all'interno della sitcom sarà facile trovare delle tracce, spesso dei veri e propri dettagli che solo coloro che hanno letto il libro saranno in grado di cogliere.

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