Hart of Dixie - quarta stagione
Hart of Dixie ha avuto dalla sua parte l'esser riuscito ad infilare nello stesso show avvocati, medici e poliziotti... senza però andare ad aumentare il mio odio verso le tre categorie. Anzi. A dir la verità non c'erano veri poliziotti, ma c'era un Sindaco, credo che possa andare bene comunque.
Hart of Dixie era riuscito a diventare, negli anni, il telefilm che maggiormente aspettavo ogni settimana. Era divertente, era simpatico ma senza scenette al limite dell'imbarazzante. Non prevedeva di sghignazzare sulla base degli strani atteggiamenti di qualche caso umano nel quale avremmo dovuto far tutti finta di immedesimarci... ma era leggero ed apprezzabile.
Perchè parlare al passato? Perchè pare che il mondo abbia deciso di complottare contro di me, contro l'umanità e contro cosa è meglio per se.... e Hart of Dixie ha chiuso i battenti. Ed io non me lo aspettavo proprio. Non sapevo niente, non mi ero preparata, nessuno mi ha avvisato.
Come vengo a sapere male le cose.
Nella mia immaginazione tenera ed ingenua, questa quarta stagione voleva solamente essere una sorta di cerotto maltagliato per congiungere la terza alla quinta stagione, visto l'imprevisto gravidanzionale della protagonista. Una stagione leggermente più corta, adattata alle esigenze, per rientrare nei limiti del possibile, nelle strette logiche dei palinsesti televisivi ma per poter tornare il prossimo anno a pieno regime.
Invece non è stato così.
Invece qualcuno ha dovuto decidere di fare una quarta stagione molto più corta delle stagioni corte, solo e soltanto per dare un finale ad una storia che, a questo punto, non sapevano più come mandare avanti.
Ed è così che, al decimo episodio quella quarta stagione, dopo un'evoluzione narrativa che non era neanche stata male (ma che a questo punto non riesco che a ritenere frettolosa e raffazzonata), tutti i protagonisti, dal nulla iniziano a cantare. E già la vicenda puzza di bruciato. Nel momento in cui iniziano anche a ballare è certezza: questo è un finale! Se poitutti osano essere felici e sorridere, senza lasciare alcuna questione in sospeso... è una orribile presa di coscienza!
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