103,29

Tutto ebbe origine una lontanissima domenica di Pasqua. Una di quelle domeniche in cui, mentre tutto il mondo è seduta intorno ad una tavola a pranzare, io, sulla sella del mio scooter stavo attraversando lande desolate.
Il viaggio prevedeva di attraversare l'intero deserto dei Tartari, passando per il suo diametro... ma la cosa non mi preoccupava. Qualche dubbio sulle reali possibilità di arrivare a destinazione mi sono arrivate nel momento in cui, tra un pensiero sui massimi sistemi e l'altro, realizzo che circa due giorni prima di ero resa conto di essere in riserva... e che fieramente la cosa non mi aveva destato alcuna preoccupazione. Due giorni prima. Fu così che, nel bel mezzo di Tartari, abbassai l'occhio sul benzinometro e mi resi conto dell'amara verità: ero talmente tanto in riserva che la lancetta era anche già scesa sotto lo zero. Aveva sfondato con i gomiti la soglia di allarme e stava tentando di fare le capriole nella speranza di attirare la mia attenzione. 
Fortunatamente non passa molto prima che davanti a me, in tutto il suo splendore, comparisse un'oasi nel deserto: un benzinaio. 
Questa vicenda potrebbe tranquillamente rientrare anche nella categoria "Vita da Prat" dato che, oltre ad essere quasi rimasta a piedi in mezzo al nulla per colpa della mia distrazione... una volta giunta dal benzinaio è stato davvero davvero molto divertente scoprire che nel portafoglio non c'era neanche il becco d'un quattrino! Olè!
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Fine della parte cazzeggio \ sventura. Inizio della parte seria del racconto. Ad una settimana di distanza da quel pieno di benzina che mi ha fatto superare la soglia della giovinezza, una piccola guida per chiunque, inesperto come me, dovesse mai avere a che fare con carte di credito - self service - home banking da brivido.
Quando si decide di fare benzina pagando con una carta (debito \ credito \ bancomat \ quello che pare a voi) la prima cosa necessaria da fare è pregare che quella colonnina self service voglia riconoscere la vostra carta come una carta valida. Probabilmente questo con i bancomat non accade - il motivo lo spiego dopo - con le altre carte sì: il gestore del POS si rifiuta di accettare pagamenti dalla vostra carta e, quale conseguenza, non vi permette di fare benzina.
Ammesso e non concesso che la carta, una volta inserita nell'apposita fessura, sia accettata, bisogna inserire il PIN e confermare da quale pompa si intende prelevare. Solo dopo essersi riforniti di quanta benzina si vuole, il potentissimo meccanismo sputa fuori lo scontrino e, sulla carta, verrà addebitato l'effettivo valore del carburante prelevato. Fin qua un sistema - sulla carta - impeccabile.
Nella pratica. Nella pratica un secondo dopo aver ritirato lo scontrino mi arriva un SMS dalla Banca con il quale mi si avvisa che la mia Carta è stata utilizzata presso il POS taldetali ed è stato autorizzato un pagamento di €.103,29. Contando che io nella moto ho fatto un pieno con neanche 7 Euro e che, per quel misero importo, SMS di controllo non mi sarebbe neanche dovuto arrivare, per poco non mi prende un colpo.
Ipotesi contemplate in quel momento:
1) Il benzinaio truffatore;
2) Il Sig. che si è rifornito dopo di me ha ravanato talmente tanto con la colonnina che è riuscito ad addebitare la Sua benzina sulla Mia carta;
3) Mi hanno clonato la carta, devo bloccarla, devo andare in banca subito, ma è Pasqua dove diavolo penso di andare, allora vado ai Carabinieri, ma stai un po' calma che è meglio. Tesi complottiste all'ennesima potenza.
Dopo una settimana di sedute in banca, sessioni di controllo e pedinamento del benzinaio, consultazioni dell'estratto ogni ora... ed un giro di telefonate (gentilmente offerte da quello che è ormai diventato il mio sportellista preferito) giunto quasi alla banca d'Italia per chiedere delucidazioni sulla situazione, ecco il sunto.
Alcune banche che gestiscono i pagamenti a mezzo POS dei benzinai hanno un sistema di controllo delle carte di credito (o, come nel mio caso, delle carte di debito, che poi sarebbero le comunissime carte prepagate che, ormai, quasi tutte le banche mettono a disposizione dei clienti più squattrinati) basate sul seguente ragionamento: quando si inserisce la carta simulano un prelievo di pagamento del massimo dell'importo in carburante prelevabile. Questa operazione a livello bancario appare solo come una "prenotazione" di pagamento, non come un addebito vero e proprio. Solo nel momento in cui l'operazione viene processata, anche due o tre giorni dopo, viene addebitata la somma di denaro effettivamente dovuta e "sbloccato" ogni ulteriore importo. Nel frattempo però il titolare della carta si vede - senza spiegazione apparente - vincolato (quindi non più nella sua disponibilità) l'intero importo di €.103,29.
Perchè 103,29? Questo non me lo chiedete, però è così.
Si tratta di una mossa preventiva della banca che gestisce il POS che, per non correre il rischio di veder prelevata più benzina di quanta non possa effettivamente essere pagata dal debitore, senza neanche chiedere l'autorizzazione o fornire alcuna informazione, per scrupolo ti fa pagare tutto... poi con calma, quando ne ha voglia, ti svincola l'importo in eccesso. 
In questo senso si spiega perchè alcune colonnine self service dei benzinai non accettano pagamento con carta di credito: in assenza di una soluzione migliore, nel dubbio, ti impediscono di prelevare.
In questo senso si spiega perchè i possessori di Bancomat (e quindi di un vero conto corrente, accessoriato di tutto punto) non subiscono lo stesso trattamento: la loro carta non è "solo" una carta, è il collegamento con un conto corrente che, all'occorrenza, può anche andare in rosso. 
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Lezioni della vita imparate:
1) Prima di dare del "truffatore" al benzinaio e del "clonatore di carte" allo sconosciuto incontrato alla stazione di servizio, a volte, è il caso di pensarci due volte: non sempre è così!
2) Nel motorino non ci potranno mai stare 103,29 Euro di benzina: questo è stato l'elemento centrale che ha convinto tutti che ci fosse qualcosa che non va.
3) Se dalla carta vi sparisce tale somma monitorate la situazione e - magari - chiedete anche alla banca di farlo ma non allarmatevi.
Ovviamente questo punto 3) si riferisce solo a quelle occasioni in cui il prelievo coincida con altra spesa o non vi siano altri movimenti "sospetti". Non è che devo dirlo io.
4) In caso di Self Service, in ogni caso, io pagherei in contati. Così. Non perchè non mi fidi delle banche... eh? Ma sarà che tutta quella fiducia che loro ripongono in me che mi lascia senza parole.

Commenti

  1. 103,29€ corrispondono a 200000 delle vecchie lire.

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  2. Potrebbero far scegliere al cliente quanta benzina fare (es 20 euro) e addebitare solo quell'importo. Ma forse una soluzione così semplice alla banca non conviene.

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    1. Allora qualcuno che ragiona col cervello esiste ancora!

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