Il mago di Oz
La vicenda di Dorothy a spasso per il regno di Oz non è una di quelle che più ci sono state raccontate quando eravamo piccoli. Pur essendo uno dei piccoli grandi capolavori del Maestro Walt Disney, per molto tempo è stato molto più facile sentirne parlare che avene preso realmente visione. Recentemente dall'america sono giunti remake o rivisitazioni che hanno quantomeno risvegliato l'attenzione nostrana verso il prodotto... che in effetti merita di essere gustato almeno una volta.
Mi sono fermata a lungo a pensare sul perchè in italia non ci siamo filati più di tanto il Mago di Oz... non è che ho trovato veramente una soluzione, forse è solo perchè da queste parti ne avevamo già abbastanza di Alice nel paese delle Meraviglie, mentre in america non è che stravedano più di tanto per la biondina: mica per niente il Cappellaio Matto è eroe nazionale.
La storia non differisce molto da quella di Alice: Dorothy è una bambina, vivace e curiosa. Sogna di poter, un giorno o l'altro, viaggiare in lungo ed in largo ed esplorare il mondo. Un giorno, dopo l'ennesimo soppruso, vissuto come tale, della vicina di casa antipatica, davanti alla mancanza di volontà o all'incapacità dei propri parenti di aiutarla, decide di prender con se l'amico fidato Toto e, calvalcando la propria bicicletta, scappare di casa. Di strada, agli effetti, non ne farà molta. Giusto il tempo di incontrare un vecchio mago che la convince a tornare sui propri passi... e varcare la soglia della porta di casa prima dell'arrivo del tornado. Sarà solo con l'arrivo del tornado che ha inizio il viaggio di Dorothy.
Sul sentiero dorato che porta alla città di Smeraldo, Dorothy farà amicizia con diversi bizzarri personaggi che si uniranno al suo cammino. Prima di tutto incontra uno spaventapasseri il suo più grande problema è quello di essere senza cervello. Se avesse un cervelo potrebbe fare grandi cose... ma non ne ha uno: come fare? Chiedendolo al potente Mago di Oz.
In seconda battuta farà la conoscenza dell'uomo di latta. Un uomo particolarmente sventurato: il suo corpo è fatto completamente di latta, una volta, diverso tempo prima, è rimasto a tagliar legna troppo a lungo prima che iniziasse a piovere... e si è arrugginito tutto, rimanendo bloccato in quella posizione fino a quel momento. Il suo più grande cruccio, quello di essere fatto di latta... ma completamente vuota! Privo di un cuore che gli permetta di avere dei sentimenti. Anche lui, quindi, si mette in marcia per poterne chiedere uno al Mago.
Ultimo ma non ultimo, giunge l'attimo del leone a cui manca il coraggio. Un leone grande e grosso... ma non in grado di farsi rispettare per la troppa fifa per tutto quello che lo circonda. Un leone anche lui parecchio sventurato: come rimediare? Mettendosi anche lui in marcia verso la città di Smeraldo per poter chiedere un po' di coraggio.
Non bisogna essere tanto ingenui da ritenere che una volta raggiunta Smeraldo il gioco sia fatto. Il mago si rivelerà, all'inizio, bel difficile da raggiungere ed impossibile riuscire a parlare con lui. Fortunatamente la fama di Dorothy la precede ma... prima di poter vedere soddisfatti i loro desideri, i quattro amici devono riuscire a superare un'altra prova. Devono andare dalla strega dell'ovest e rubarle la scopa. Nel compimento della missione ne succederanno di tutti i colori, Dorothy finirà nei guai e gli amici riusciranno a portarla in salvo, fino a giungere alla morte della strega e al riscatto del premio davanti al grande mago... che poi così grande non è.
Il grande Mago di Oz non è poi così grande o così magnifico come lo rappresentavano! Sono tutti effetti speciali, tutto fumo e niente arrosto, capace però di dare la forza al proprio prossimo per arrivare dove vuole arrivare, superare le sfide e combattere le proprie debolezze. Il Mago, così come nessun'altro al mondo, è in grado di poter donare intelligenza, coraggio o far riscoprire i sentimenti: i propri punti di forza devono essere cercati dentro di se... ed è lì che si troveranno. Il leone ha trovato il coraggio di andare a salvare Dorothy ben prima che il Mago gli conferisse la medaglia, così come l'uomo di latta è stato in grado di riconoscere il valore dell'amicizia. Nello stesso senso anche lo spaventapasseri è riuscito a dare il meglio di se nel momento del bisogno... ed è un grande messaggio, utile a tutte quelle persone che sono facili ad arrendersi al primo intoppo o alla prima difficoltà.
Nel Regno di Oz le cose si fanno sin da subito complicate. Il suo attezzaggio purtroppo comporta la morte della perfida strega dell'est e, venuta a conoscenza della notizia, la perfida strega dell'ovest vuole vendicarsi. In suo aiuto giuge la buona strega del nord che, prima di tutto, Le regala le arcinote scarpette rosse, mettendo in fuga la strega cattiva, per poi indirizzarla sul percorso dorato, alla ricerca della città di Smeraldo e del grandissimo Mago di Oz, l'unico in grado di riportarla a casa.I cuori non saranno mai una cosa pratica fin quando non ne inventeranno di infrangibili
Sul sentiero dorato che porta alla città di Smeraldo, Dorothy farà amicizia con diversi bizzarri personaggi che si uniranno al suo cammino. Prima di tutto incontra uno spaventapasseri il suo più grande problema è quello di essere senza cervello. Se avesse un cervelo potrebbe fare grandi cose... ma non ne ha uno: come fare? Chiedendolo al potente Mago di Oz.
In seconda battuta farà la conoscenza dell'uomo di latta. Un uomo particolarmente sventurato: il suo corpo è fatto completamente di latta, una volta, diverso tempo prima, è rimasto a tagliar legna troppo a lungo prima che iniziasse a piovere... e si è arrugginito tutto, rimanendo bloccato in quella posizione fino a quel momento. Il suo più grande cruccio, quello di essere fatto di latta... ma completamente vuota! Privo di un cuore che gli permetta di avere dei sentimenti. Anche lui, quindi, si mette in marcia per poterne chiedere uno al Mago.
Ultimo ma non ultimo, giunge l'attimo del leone a cui manca il coraggio. Un leone grande e grosso... ma non in grado di farsi rispettare per la troppa fifa per tutto quello che lo circonda. Un leone anche lui parecchio sventurato: come rimediare? Mettendosi anche lui in marcia verso la città di Smeraldo per poter chiedere un po' di coraggio.
Non bisogna essere tanto ingenui da ritenere che una volta raggiunta Smeraldo il gioco sia fatto. Il mago si rivelerà, all'inizio, bel difficile da raggiungere ed impossibile riuscire a parlare con lui. Fortunatamente la fama di Dorothy la precede ma... prima di poter vedere soddisfatti i loro desideri, i quattro amici devono riuscire a superare un'altra prova. Devono andare dalla strega dell'ovest e rubarle la scopa. Nel compimento della missione ne succederanno di tutti i colori, Dorothy finirà nei guai e gli amici riusciranno a portarla in salvo, fino a giungere alla morte della strega e al riscatto del premio davanti al grande mago... che poi così grande non è.
Il grande Mago di Oz non è poi così grande o così magnifico come lo rappresentavano! Sono tutti effetti speciali, tutto fumo e niente arrosto, capace però di dare la forza al proprio prossimo per arrivare dove vuole arrivare, superare le sfide e combattere le proprie debolezze. Il Mago, così come nessun'altro al mondo, è in grado di poter donare intelligenza, coraggio o far riscoprire i sentimenti: i propri punti di forza devono essere cercati dentro di se... ed è lì che si troveranno. Il leone ha trovato il coraggio di andare a salvare Dorothy ben prima che il Mago gli conferisse la medaglia, così come l'uomo di latta è stato in grado di riconoscere il valore dell'amicizia. Nello stesso senso anche lo spaventapasseri è riuscito a dare il meglio di se nel momento del bisogno... ed è un grande messaggio, utile a tutte quelle persone che sono facili ad arrendersi al primo intoppo o alla prima difficoltà.
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