Il grande e potente Oz

Una delle cose che meno mi sono andate a genio de il mago di Oz è che l'intera storia parli pochissimo e non veda quasi per niente il protagonista da cui prende il nome. L'intera vicenda vede i protagonisti muoversi ed inseguire il sogno di Oz: tutti sperano che Oz possa soddisfare tutti i loro desideri... ma Oz non compare di fatto fino a ben oltre metà film e, anche a quel punto, non ci fa affatto una bella figura. Voglio dire: Dorothy si regge l'intera storia e, di lei, neanche una piccola citazioncina nel sottotesto. Molti, molti, molti anni dopo giunge "Il grande e potent Oz". Funge da prequel ma da un senso ed un suo perchè alla figura del grande Mago.
Una delle caratteristiche principali del film originale è l'uso dei colori, così sgargianti e così d'impatto, figlio di uno dei primi fortunati impieghi del Technicolor. Tutta la magia del regno di Oz e tutte le ambientazioni da favola, riviste con l'impiego delle moderne tecnolgie regalano un esperienza davvero unica. 
Nel complesso, non si tratta di un volgare rimaneggiamento di un classico ma è veramente in grado di offrire un valore aggiunto. Questo mago di Oz mi è piaciuto davvero tanto, James Franco nel ruolo di giovane ed impacciato fattucchiere vale il prezzo del biglietto... e poi c'è Michelle Williams, che personalmente ho abbandonato anni anni orsono a Capeside, e ritrovo qua sulla via dell'oscar.

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