I rumori della notte.
Avete mai sentito i rumori della notte? Apparentemente la notte non fa rumore, la notte accoglie i sonni di tutti, la notte ci coccola in porevisione del giorno che deve ancora arrivare. Di notte non c'è traffico, non ci sono autobus che salgono la collina, non ci sono bimbi in strada che giocano tornando da scuola. Tuttavia, anche la notte ha i suoi rumori. Vi è mai capitato, nel cuore della notte, ri affacciarvi alla finestra ad osservare il mondo?
Perchè il mondo non smette mai di girare. E' solo un impressione quella che ci porta a credere che tutti stiano dormendo, tutti siano cullati nei loro sogni, sotto le proprie calde coperte. In realtà la notte, nei propri silenzi, è in grado di rivelare cose sul proprio prossimo che neanche potevamo immaginare.
Ci sono quelli che, forse per la troppa insonnia, o solo per eccessiva devozione nei confronti del proprio amico, vanno a farsi una passeggiata con il cane. Macinano chilometri, indisturbati, seguendo la fioca luce dei lampioni o quella della torcia che il previdente proprietario si è portato dietro. Chi con loro condivide la mancanza di sonno non verrà disturbato dalla loro presenza, ma li percepirà e sentirà la loro compagnia sentendo l'eco del campanellino al collo dell'animale, o il rumore della terra che si muove sotto ai loro passi. Suoni che, diversamente, risulterebbero di scarsissimo interesse. Suoni che, nel corso della giornata, addirittura verrebbero ignorati, per non dire che non sarebbero forse neanche percepiti... ma che nella notte danno un senso ai due amici, così diversi ma così simili, che si tengono compagnia.
Nel cuore della notte è possibile anche sentire portiere di qualche automobile che si chiudono. A seconda di quante volte sbattono si può capire quante persone sono impegnate in quel momento in quell''operazione. Può essere che sulla vettura in quel momento stiano salendo ed al rumore della portiera seguirà quello dell'accensione del motore. Altrimenti è qualcuno che sta rincasando, magari dopo una nottata allegra, oppure dopo estenuanti turni di lavoro. O forse dopo un turno di lavoro, in orario insolito, ma che non è estenuante perchè, in fondo, non per forza è necessario struggersi per lavorare. In questo caso, al rumore della portiera seguirà il rumore del portone, poi quello dell'ascensore che scende a piano terra e poi risale fino a destinazione. A seconda della delicatezza dell'inquilino è possibile sentire più o meno chiaramente anche il rumore della chiave che gira nella serratura e della porta d'ingresso che si richiude alle sue spalle. Con un po' di immaginazione si riescono a seguire anche i suoi passi, anche se ormai no più percepibili dall'orecchio umano. Si immagina la persona che, finalmente giunto a casa mentre tutto il resto del mondo è immobile a letto, trova sollievo nel togliersi le scarpe, nell'appoggiare la borsa o i pesi della giornata da qualche parte... per poi cercare di imitare tutto il resto del mondo, alla ricerca di un po' di pace interiore.
Più ci si addentra nella notte fonda, più, allo stesso tempo, si marcia verso l'uscita. Si marcia verso il sorgere del sole che, a seconda delle stagioni del tempo che passa, o delle nuvole in cielo, può apparire a noi un po' prima o un po' dopo. A volte è molto pigro, o solo si vergona... non si vuole far vedere... ma il mondo non si ferma di certo per questo motivo. Restando attenti, nel cuore della notte, è possibile riuscire ad ascoltare le prime sveglie che disturbano il sonno dei loro proprietari. Spesso hanno dei suoni particolarmente fastidiosi, qualocosa che cerchi di combattere nel modo più efficace possibile l'innaturalità di una sveglia così anticipata rispetto ai cicli della natura. Alla sveglia a volte segue qualche tapparella che si alza... ma non sempre. A volte il riispetto verso i propri coinquilini prevale. A volte è una sveglia che anticipa di pochissimo il rumore della porta che si chiude, dei piedi che scendono le scale verso il portone ed il rumore delle vetture che si mettono in movimento. Rumori isolati di una città che si sta rimettendo in modo, a dispetto di tutto e di tutti. A dispetto del sole, che di salire in cielo ancora non ne ha voglia. Al primo vicino uscito seguirà il ruomore di altre sveglie, altre tapparelle, altri motori che si accendono, scarichi del gabinetto che pretenderanno il loro ruolo... ed il tonfo della caldaia che si accende, a celebrare, con la propria promessa di tepore, il giorno appena iniziato.
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