Project 10 Pan - Mascara edition II
Ad un anno e mezzo di distanza dalla precedente carrellata di mascara, finalmente sono pronta, preparata e ben attrezzata per la seconda. Un anno e mezzo decisamente intenso... ma con le ciglia sempre nere, allungate ed incurvate. Perchè la classe non è acqua.
1) KIKO - Extra curl mascara. I mascara Kiko hanno un grande pregio: di tanto in tanto vengono messi in offerta. Solo (e dico solo!!) in queste occasioni valgono il prezzo che costano. Di questo mascara apprezzo moltissimo la forma a spirale dello scovolino. Questo permette, come il nome promette, di incurvare e pettinare le ciglia in maniera perfetta. L'effetto non è particolarmente voluminoso o teatrale... ma perfetto ed ordinato per la vita di tutti i giorni. Per poi non parlare della durata: sulla confezione è indicata un PAO di 6 mesi ed in effetti dura abbastanza. Utilizzandolo tutti i giorni: senza seccare e senza esaurirsi. Unica pecca la confezione: davvero qualcuno ha ritenuto che fosse bella? Ed anche ammesso che sia bella... qualcuno ha ritenuto davvero l'impugnatura molto comoda?
2) Essence - Maximum definition mascara. Un mascara tanto anonimo da essere riuscita a comprarlo una seconda volta senza essermi resa conto di averlo già fatto. Una delle due confezioni appare completamente nera in foto perchè ho rimosso l'adesivo che lo ricopre: una confezione anonima per un mascara anonimo. A dir la verità, visto bene lo scovolino, ci sarebbero molti presupposti perchè sia un buon mascara. Quello che lo frega è la pasta: troppo secca e troppo asciutta. Fortunatamente lo scovolino, siliconico, con i dentini sottili e fitti fitti e leggermente conico. In generale l'effetto di questo mascara non è male per tutti i giorni: richiede giusto un minuto in più per essere messo ma effettivamente dona abbastanza definizione, allunga decentemente e un pochino volumizza. Ma giusto un pochino. Il nero non è dei più neri che si siano mai visti. La durata: scarsa. Secco per natura, non rimane in vita molto. In compenso vive a lungo sugli occhi: dalla mattina alla sera senza batter ciglio... non si sgretola ma il prezzo da pagare è che si secca in maniera molto forte.
3) Essence - Maximum volume. A meno che non mi scordi un'altra volta di lui non comprerò mai più il mascara di prima. Completamente differente opinione ho invece su quest'altro. Stessa marca, stesso prezzo, diverso modello: molto meglio. A partire dalla confezione che non è composta da un semplice appiccicume applicato su confezione nera. Per non parlare della scovolino: non conosco altra marca al mondo che ne abbia fatto uno con la stessa forma, in grado di permettere grandi contorsioni, grandi lavori ed ottenere proprio il risultato desiderato. Materiale siliconico ed una forma a pesce. Dentini di differenti dimensioni a seconda del profilo: risulta utilizzabile da tutti, a prescindere dal risultato sperato. La pasta non risulta affatto secca, non rende le ciglia effetto lacca, allunga, definisce e, risultando molto lavorabile, in grado di dare anche volume, se ci si sa fare. Non è di certo l'estremo volume delle ciglia finte: sempre un risultato da giorno.
4) Maybelline - Volum'express - turbo boost. Sinceramente: uso due pesi e due misure con i mascara da supermercato, rispetto a quelli poracci di Essence o Kiko. Lo confesso: è così! E' così per il semplice fatto che una Maybelline, piuttosto che una Deborah, a mio avviso, non hanno ancora deciso da che parte stare. Mettono un piede nel reparto "prodotti da banco" ma ne mettono uno anche nel reparto "perchè io valgo" con i prezzi da capogiro che sono ormai soliti tenere. Voglio dire: ormai un mascara da supermercato, magari di quelli che hanno la confezioni tutta bella colorata, le piumette argentate o via di lì, è in grado di farsi pagare anche 15 - 20 €. Un prezzo indecente, a meno che poi la prestazione non sia davvero di livello professionale. Se il risultato è grossomodo lo stesso di un mascara che mi può costare meno della metà altrove: addio! Questo mascara l'ho avuto, l'ho usato e l'ho apprezzato. Ma non l'ho pagato. Il risultato addosso mi piace: per niente grumoso, ciglia ben pettinate e, vista la leggera inclinazione dello scovolino, non è neanche difficile da indossare. Si resta però fermi al fatto che non è il nero più nero che abbia mai visto e che l'effetto non è shock! E' buono ma non irripetibile con prodotti che costano meno. Se poi l'effetto sperato era quello di maggior volume: allora no, non ci siamo per niente.
5) L'oreal - Extra volume collagene. Questo mascara ha vissuto a cavallo tra due epoche. Già presente nella carrellata di un anno e mezzo fa: mi tocca però tornare a parlarne perchè, per qualche assurda ragione, ero convinta fosse di Collistar! Nello scorso post mi sono anche dimostrata particolarmente sorpresa dal fatto che qualcosa Collistar potesse essere nel mio beauty case. Ed infatti. Ammesso e non concesso che tutto quello che ho scritto l'altra volta, in ogni caso, lo stavo pensando veramente, rileggendomi mi sento un po' troppo cattiva. Lo sono stata? In effetti: una volta superato quello scoglio dell'asciugatura secolare era un buon mascara. Uno di quelli che ti fa proprio sentire la differenza con le poracciate che uso tutti i giorni. Poi però sono tornata alle mie poracciate: l'incantesimo è finito e io sono tornata ad essere una zucca.
6) Essence - I Love Extreme. Crazy Volume. Questo mascara divide il mondo come nessun altra cosa: c'è chi lo ama e chi lo odia. A nessuno è indifferente. In effetti la forma particolare ispira una netta presa di posizione. Uno scovolone enorme: di silicone, tempestato di una miriade di dentini piccini e fittissimi. Lo scopo dovrebbe essere quello di rivestire le ciglia di un abbondante strato di mascara mentre si dona una curvatura estrema. Inutile a dirsi che per chi ha poche ciglia o le ha molto corte, di questo affare non può farsene altro che un buon soprammobile. O qualcosa del genere. Io ho ciglia lunghe di mio e abbastanza numerose... solo che l'effetto non mi piace comunque. O meglio: mi è piaciuto una volta che ho imparato ad utilizzarlo e piegarlo al mio volere. Il segreto è quello di pulire molto bene lo scovolino nella confezione prima di applicarlo sugli occhi: solo in quel modo il prodotto applicato non sarà eccessivo e non andrà ad appiccicare mortalmente tutte le ciglia. Fortunatamente con un costante utilizzo, prima o poi il prodotto inizia a diminuire ed asciugarsi un po': l'applicazione risulterà meno complessa ma, in ogni caso, sono certa che questo tipo di mascara non possa fare al caso mio.
7) Essence - Lashes go wild. Tremenda tremenda delusione. Per quanto i prodotti essence abbiano spesso degli alti e bassi, nulla era mai caduto nel baratro più di questo mascara. La delusione ancora più forte è stata data dalla confezione: io ci credevo un sacco. Ci credevo moltissimo dai tempi in cui un'altra marca, molti molti anni fa, ne aveva fatto uno simile ma è sempre costato troppo perchè decidessi di metterci veramente le mani sopra. Neanche mi ricordo il nome ma, comunque, sono piuttosto certa che, ad oggi, neanche esista più. Superata la barriera della confezione, anche lo scovolini appare davvero interessante: composto da 5 palline di setola, promette di far miracoli. Nella pratica è un disastro. E' secco da morire. Ma non nel senso che ha una pasta un po' asciutta, come nel caso del maximum definition. Proprio è secco: una volta applicato sulle ciglia (operazione complicatissima perchè proprio non scivola, si sgretola e viene via a pezzi. Per non dire che non offre alcun volume, alcuna definizione o alcun altro effetto speciale. Ho pensato che si trattasse di un problema proprio legato solo al mio mascara nello specifico ma, canisando un po' a spasso per la rete, mi è parso di capire che sia proprio questa la sua formulazione. Mi auguro che questo prodotto venga ritirato dal mercato quanto prima.
8) Essence - Lash & Brow. Ho perso il conto del numero di volte in cui ho già parlato di questo prodotto. La vera sfida è trovare sempre cose nuove da dire. La nuova sfida sarebbe quella di far arrivare a fondo il prodotto senza ridurlo ad un latrinaio marrone \ pocello... ma anche a questo giro è andata a buca. La cosa nuova che intendo rivelare al mondo però è questa: ho trovato un diverso uso per questo prodotto. Non solo per sopracciglia in tutti i modi e maniere già elaborati in passato... ma anche per le ciglia. Anche per le ciglia più sfigatelle del mondo che avrebbero bisogno di un po' di sostegno prima del mascara. Anche per le ciglia che non sono sfigatelle ma che richiedono quel qualcosina in più... perchè loro valgono! Messo sotto al mascara, anche il più ordinario e banale del mondo, l'effetto volume è assicurato. Non è che lo dico io: è fisica! Nessuna controindicazione rilevata.
9) PUPA - Vamp! Di questo maledetto Pupa Vamp non è possibile più avere un'opinione negativa. Chiunque lo provi, chiunque lo usi, chiunque ne abbia mai avuto a che fare, non può far altro che decantarne le lodi. E non parlo mica solo di beauty guru o cazzare in genere che popolano la rete. Parlo anche di persone vere e proprie, che conosco in carne ed ossa. Gente che giuro di non aver mai visto indossare un filo di trucco ma che non possono fare a meno del loro Pupa Vamp, perchè mica è vero che non si truccano mai. Insomma: chi ero io? La più cazzara delle tutte a non averlo mai provato? Trovato in una deliziosissima pochette regalo all'inizio della scorsa stagione natalizia, ho deciso di mettermelo da sola sotto l'alberello, certa che, una volta giunta a fine mese, avrei avuto moltissimo bisogno di gratificazioni materiali. Come mascara non è male, capiamoci, molto nero, capace di dare buon volume, non eccessivamente allungante (ma di questo non mi sono mai preoccupata)... ma... oggettivamente... siamo certi che sia la reincarnazione di Dio sceso in Terra?
10) KIKO - Longeyes Mascara. Anche questo mascara ha vissuto nella terra di mezzo tra il vecchio e il nuovo post. Confermo tutto quello che ho già detto a riguardo: fino alla fine del suo utilizzo il problema è stato sempre quello: non eccessivamente nero, un sacco di setole che rischiano di far casino. Un mascara ordinario che non promette niente e non rende un granchè. L'impugnatura mi piace: molto maneggevole ma peso specifico troppo leggero. Rischia di saltarti di mano da un istante all'altro. Ciò che ci vorrebbe è solo un bastoncino leggermente più spesso: giusto per dare un po' più di stabilità anche allo scovolino e permettergli di essere un po' più maneggevole.
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