La gioia del risveglio
Ci sono giorni in cui questo malumore dilagante mi da molto fastidio. Pure a me, che sono la regina del malumore e dentro di esso mi ci crogiolo che è una meraviglia. Come se il buon umore mi creasse disturbo ed il malumore mi facesse sentire di buon umore. Sono contornta, lo so, non fatemelo notare anche voi. Ci sono momenti in cui, però mi rendo conto che intorno a me è tutto più cupo e più ostile di quanto vorrei... E mi da fastidio.
Io non so se sia una cosa percepita ovunque. Anzi, sono piuttosto certa che al di fuori dei confini regionali se la cavino tutti molto meglio. È una sensazione che provo ogni volta in cui metto il naso fuori dalle quattro mura di casa mia. Solo quando scopro "terre sconosciute" ecco lì che mi rendo conto di quanto malumore ci sia nelle mie terre e di quanto un sorriso in più non cambierebbe nulla nella mia giornata, nel mio lavoro o nel mio portafoglio... Ma magari farebbe miracoli per il mio umore.
Per esempio, ve lo assicuro, quando si entra in un negozio fuori genova, la gente di base ti saluta. Spesso ti sorride e, se ne ha voglia, magari ti chiede anche da dove arrivate. Per dire.
Chi legge tutto questo da fuori Genova, lo so, già si chiederà com'è che può funzionare dalle nostre parti se non ci si da neanche il buongiorno alla mattina. È la terra del mugugno, baby. Anche i buoingiorno, buonasera, grazie e prego si pagano.
Oggi per esempio sono stata alla coop, non un luogo di vita, per intenderci. Ma un luogo ben popolato e dove lavora un sacco di gente. Mi avvicino alle casse, quelle automatiche perchè anche far lavorare chi è pagato per farlo pare un'utopia. Quindi la gente è costretta a far tutto da sola senza neanche ricevere un incentivo sulla faccenda. Vabbè. Dicevo.
Mi avvicino alle casse automatiche e do il mio buongiorno alla commessa, quella messa li a controllare che la gente non si intaschi le bustine di zafferano. Non mi saluta. Ok, mi va bene così. Faccio tutti i miei comodi, riesco a non aver bisogno della sua assistenza fino alla fine. Poi le mi si avvicina e, da dietro, prende il mio cestino della spesa per andare a metterlo al suo posto. Quindi la guardo e le dico "grazie": non credo che sia tenuta a farlo ma vedendomi con la bustona della spesa sulle spalle sarà stato un gesto di cortesia. Ovviamente non mi dice prego.
Mi preparo all'uscita e le do, ancora una volta il mio "arrivederci". Neanche a sto giro saluta.
Parliamone: io non è che pretendo falsi saluti e inutili sorrisi misti a stalking come nei negozi Kiko, con tutto il rispetto per i negozi kiko dentro i quali non vado da una vita ma conscia del fatto che quelle maledette commesse sono educate alla base per essere delle molestatrici, non è colpa loro, ma cos'è che ci rende tanto di malumore. Voglio dire, mica siamo in Finlandia, dove stanno sei mesi al buio. Mica siamo in Inghilterra, dove piove 11 mesi all'anno. Siamo comunque nel paese del sole e del mare, così come lo è il resto della enisola. Anche se a tratti, con un po' più di nebbia ed un po' meno di mare. Ma è sempre il bel paese. Tralasciando la parentesi milanese dove sono tutti folli per professione. Cos'è che ci porta tutta questa voglia di mugugnare? C'è qualcosa nell'acqua, vero?!
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