Anche noi, nel nostro piccolo... concordia
Ritrovo la stessa automedica due minuti dopo, giusto il tempo
che io aspettassi il verde del semaforo mentre lei, solita fortunata,
se ne era passata col rosso, all'imboccatura della via di casa dove, ad
attenderla, era già presente sul luogo un'ambulanza giunta 1 minuto
prima.
Io abito in una di quelle vie che si inerpicano su per i
colli, fatta di tornanti che, curva dopo curva arrivano fino in cima,
figlie di quell'abusivismo edilizio che, negli anni '60 ha distrutto la
città regalandoci costanti fonti di danni ambientali. Queste vie sono di
solito molto strette, tortuose ed in salita, aggravate dalla presenza
di parcheggi su entrambi i lati della strada, ed aggravate ulteriormente
dalla presenza (anche se occasionale) di una ambulanza e un'automedica
in una seconda fila che non è seconda, forse è la centrale di tre o
forse sono proprio in mezzo alla strada.
Io, a bordo della mia piccola moto, e giunta proprio due
minuti dopo l'auto medica non risento affatto dell'ingorgo: sono
arrivata proprio dopo il verde del semaforo e sono riuscita a sfilare
accanto ai mezzi di soccorso domandandomi, però, come sarebbe andata per
le vetture dietro di me. Ed anche in questo caso torno a pontificare
sulla priorità delle cose: la vita umana, la persona che si stava
andando a soccorrere contro il caos globale che si sarebbe
materializzato dal nulla un minuto dopo e al quale ero felicissima del
fatto che non avrei mai assistito.
Anche in questo caso sono stata interrotta e, ve lo dico
subito, si tratta di almeno due post che non vedranno mai la luce. A
distrarmi è il raggiungimento, ad una curva di distanza del tratto di
strada che passa immediatamente sopra a quella bloccata dall'ambulanza:
una fila di persone affacciate alla inghiera, intente a controllare
l'operato dei medici o forse a vedere chi sarebbe stato portato via in
barella. Tutti fermi: buste della spesa lasciate a scongelare al sole,
motorini fermati sul ciglio della strada... solo per guardare cosa stava
accadendo qualche metro più in giù.
Poi non stupiamoci delle code in autostrada all'altezza di
Voltri nei momenti in cui il relitto della Concordia entrava in porto.
No, perchè se una sirena in lontanaza deve portare tutti ad alzare le
tapparelle in attesa dell'ultmo gossip modello Barbara D'Urso,
figuriamoci se la sirena è quella di una nave!
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