Hart of Dixie - Ultimo episodio, terza stagione

Hart of dixie ha un grande, enorme, gigantesco problema: i finali! All'autore non riescono affatto bene. Questa cosa l'ho già detta l'anno scorso: quest'uomo viene costantemente sorpreso dall'arrivo imminente dell'ultimo episodio di stagione, come se non fosse lì da sei mesi ad attenderlo, e si fa prendere dal panico: fa precipitare l'intera situazione a tre episodi dalla fine per abbozzare qualcosa che non ha assolutamente senso. Un po' come sul finale della seconda stagione Zoe stava per riscoprire tutti i suoi grandi sentimenti per George, dopo averlo ignorato una intera stagione e dopo essersi già immischiata una volta di troppo il giorno delle sue nozze, un anno prima. Quest'anno per poco non ci siamo ricascati: a pochissimi episodi dalla fine una inaspettata e roccambolesca gita nei boschi con George ci stavano riportando sulla stessa strada degli scorsi anni ed io, caricata a molla come non mai, stavo seriamente incominciando a pensare di dover urlare al complotto. In realtà, per fortuna, almeno questa ce la siamo risparmiata. Ciò che non ci siamo risparmiati sono ben altre cose. Ma andiamo per ordine.
Questa terza stagione ha visto l'ingresso di due personaggi nuovi, nuovissimi, printi a crear scompiglio ma che già dal biglietto da visita erano pronti a durare poco. A conti fatti sono durati più del previsto, ci si stava quasi abituando all'idea di doverli avere intorno ancora per un po' quando... ZAC! Dal niente sono stati fatti fuori, sempre a dueepisodi dalla fine, senza il minimo preavviso e senza che alla base si fosse creata una situazione quantomeno credibile. Di punto in bianco.
Zoe, trasferitasi nuovamente a Bluebell all'inizio della stagione, si è portata dietro questa zavorra insostenibile chiamata Joel. Joel è uno scrittore che una volta, per dire, ha pure scritto un libro. Non è chiaro di cosa vivano ma, per un bel pezzo, risiedono in una camera di motel che nessuno paga, visto che anche lei non ha uno stipendio. Qualche tempo dopo si torna tutti insieme appassionatamente nella vecchia casa sul lago di Levon... per poi, almeno nelle intenzioni, andarsi a trasferire nella fantastica nuova casetta comprata con tanto amore e dedizione per trascorrere lì il resto della loro vita insieme. Tipo due cuori ed una capanna. Dopo le prime reazioni contrarie anche Bluebell incomincia ad adorare Joel... ma senza una vera motivazione. Perchè lui non è affatto adorabile. Giunse il giorno in cui, di punto in bianco, qualcuno decide di fare un film del suo primo ed invenduto libro, per questo motivo si deve trasferire a Los Angeles e dopo ben 4 secondi netti dalla promessa che la distanza non rovinerà certamente la relazione, che si ameranno in eterno e che, un giorno, tutto tornerà come prima nella dolcissima casetta in marzapane che si sono comprati: ecco che si mollano. Mi sembra giusto e soprattutto coerente. 
Il fatto che Zoe si sia portata dal proprio viaggio a New York un fidanzato nuovo di trinca lascia un attimo perpressi gli scapoloni d'oro di Bluebell... ora cosa ne sarà di loro? 
George per un po' piange sulle lacrime versate, si butta tra le braccia della nipote di Levon, come se questa non avesse almeno 10 anni meno di lui, stupendosi moltissimo nel momento in cui i due scoprono di non avere nulla in comune. Beh, dal momento che si sono conosciuti perchè alla ragazza servivano ripetizioni di diritto per superare il test all'università, mi domando come questo sia potuto accadere. Continuata poi, ancora per un po', la trasformazione da uomo a tortellino, l'unica chance che gli rimane a disposizione è quella di tornare suo propri passi. Ma i primissimi passi. Lemon. Quasi c'è da non crederci. Dopo un congruo numero di episodi trascorsi a negare l'evidenza ed a sopprimere ogni sentimento lante un gran finale degno di un medico in famiglia. Come non ricordare la corsa folle di Lele Martini sulla pista dell'aereoporto per urlare tutti i propri ti amo alla bella Alice, cognata \ non può cognata già che la moglie è morta. Solo che in questo caso il colpo di scena è doppio. 
Tornando in argomento Lemon ancora per un po', c'è da dire che quest'anno si è data veramente da fare. Per dire che è riuscita anche a trovarsi un lavoro vero che, alla soglia dei 30 anni, la portasse a sapersi mantenere da sola anche senza padre che paghi tutte le bollette e senza la necessità di impalmare qualcuno di ricco. Ecco infatti che, passata la necessità, la possibilità di impalmare gente si è moltiplicata come non mai. Ed è diventata pure più simpatica. Ultima ma non ultima è la scappatella con l'ex ritrovato George dalla quale, tuttavia, non pare essere rimasta molto impressionata. Sul finale, la cara nonnina sempre premurosa, ha deciso di guardarla in faccia e dirle che se non si fosse data una mossa in fretta sarebbe rimasta zitella a vita. Dopo tre inviti a farsi dei grandissimi fatti propri, il bellissimo ristorante di cui era diventata finalmente orgogliosa proprietaria va completamente a fuoco... e tutto per colpa sua. Ecco quindi riemergere l'idea della nonna che, senza sapere ne leggere ne scrivere, le ha comprato un bel biglietto per la crociera della disperazione. Uno di quei viaggi modello arca di noè dove si prendono tanti esemplari single della stessa specie e li si mette insieme per 40 giorni e si aspetta che si accoppino a due a due finchè non diventano dispari. Ecco quindi il gran finale alla Lele Martini.
Lemon decide di partire per far tacere la nonna (e per farle pagare lauti soldini, vista la promessa di rimettere in piedi il ristorante se fosse partita) alla notizia inaspettata George si lancia verso il porto certo di riuscire a fermarla in tempo con la sola imposizione della propria sensualissima voce da pansoto. Il colpo di scena sta nella presenza di un altro simpatico ometto intento a battere i pugni sullo stesso vetro nella speranza di riuscire a farmare la stessa crocera della stessa donna: Levon. Levon?
Tra tutti quelli che sono rimasti storiditi dagli imprevisti autunnali, sicuramente figura Wade, ad oggi ancora non del tutto rispresosi dalla tranvata sui denti ricevuta da Zoe dopo la grande dichiarazione sul finale della scorsa stagione. Ci sarebbe da essere del tutto sinceri: anche Zoe ha preso poco prima una bellissima tranvata sui denti e, a conti fatti, Wade un filino se la è cercata. Poi ti guarda con quegli occhietti tristi e tristi e torni a dare completamente torto a quella cattivona di Zoe, fuggita per tempo prima che le fosse attaccata qualche malattia venerea. 
Quel poverino di Wade, probabilmente, si aveva davvero creduto che sarebbe bastato aprirle il cuore perchè tutto tornasse al suo posto... ma così non è stato. Nella necessità, a quel punto, di donare il proprio ferito cuoricino a qualcuno veramente in grado di accudirlo, ecco entrare in scena Vivian... la cugina di Zoe. Tutto questo potrebbe non sembrare affatto un buon punto di partenza ed agli effetti non lo è già che, anche lei, così come Joel, prenderà armi e bagagli per trasferirsi fuori città, due episodi prima del gran finale, per risistemare la relazione con il suo tenero ex maritino, dalla cui rottura si stava noiosamente cercando di riprendere da quando la abbiamo conosciuta ad oggi. Ma solo nell'interesse del figlio, mica per lei.
Con un certo tempismo, spunta quindi la contro dichiarazione: Zoe riconosce finalmente tutti i propri sentimenti... ma ci toccherà aspettare fino alla quarta stagione per vedere come andrà a finire.

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