The best of #November 2013

Tra le varie disgrazie del genere umano c'è Google+. Una di quelle robe che nella vita se ne sarebbe potuto fare benissimo a meno. Ancora meno di quanto non si possa fare di Twitter, di Facebook, di Instagram... perchè quelli almeno sono unici nel loro genere. Instagram è un social network di foto: certo, puoi mettere foto su facebook, ma non è la stessa cosa. Nessuno è indispensabile, ma ognuno di loro ha il suo perchè. Mica per niente quella fufferia di Faceskin, il social di Cecchetto, durò dalla sera alla mattina. Nessuno l'ha ritenuto indispensabile. Poi arrivò G+... e nessuno, ancora una volta, lo trovò indispensabile ma, quello che non si poteva prevedere fin dall'inizio, fu che il buon sig. Google, avrebbe preso la situazione in pugno e non avrebbe mai accettato la sconfitta. Non si accontentò di mandarti e-mail assillanti consigliandoti di iscriverti per tante utilissime ragioni mai pervenute... incominciò a rendere l'iscrizione obbligatoria se solo trascorrevi qualche minuto della tua vita su internet. Se uno la posizione dominante la ha, tanto vale che se ne approfitti anche.
Dalla sera alla mattina, come se nulla fosse, G+, che tutti avevamo ignorato fino a quel momento, fu parte di noi. Impossibile lasciare commenti o fare domande quando scarichi una app dal playstore, impossibile girare su YouTube senza che ti si imponga di appoggiare la causa. Impossibile anche andare a leggere i referrer con Shiny Stat se chi ha fatto la ricerca era collegato con il suo profilo G+... ed ormai chiunque lo è. Anch'io. E senza neanche rendermi conto di come ho fatto. Mi ci sono trovata e, a quanto pare, è un profilo impossibile da cancellare.
Da quando G+ è entrato nelle nostre vite, tra l'altro, mi è diventato impossibile portare avanti questa rubrica con i migliori commenti del mese: ormai ne sono rimasti leggibili giusto una manciata ogni mese e, dopo aver lasciato correre in quel di ottobre, non penso proprio di voler fare altrettanto ad oltranza. Soprattutto davanti a perle di saggezza del genere.
  • che vuol dire in tempi non sospetti
[...]
  • possso tenere chiuso un bar per 180 giorni di ferie 
[ceeeerto che puuuoi!]
[Poi però non ti lamentare degli incassi]
  • ultima puntata di boons
[bonci bonci bo bo bons!]

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