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Torna nuovamente a far parlare di se Flavia Vento. Una che di solito non ha bisogno di compiere imprese mirabolanti per finire sulle prima pagine dei giornali: di solito basta leggere un po' quello che scrive... ed oggi, grazie a Twitter, quello che dice è solito uscire fuori con sospetta regolarità. Il pensierino di Natale di quest'anno riesce però a dare qualche spunto di riflessione niente male.
Perché Dio per vivere dobbiamo mangiare? Se ci avevi creati senza cibo tutti gli animali morti non esistevano hai sbagliato la creazione
— Flavia vento (@Flaviaventosole) 25 Dicembre 2013
Il Flavia-Vento-pensiero del giorno è: Dio, nel momento in cui ha creato l'uomo, non ha fatto mica un bel lavoro. Ha reso l'essere umano bisognoso di costante nutrimento, fosse autosufficiente non avrebbe bisogno di mangiare = non ci sarebbero così tanti animali morti a soddisfare il suo bisogno di alimentazione.
Contropensiero mio personale: secondo questa teoria della creazione, quindi, il mangiare - anche carne - fa parte di un superiore disegno divino, in barba ai vegetariani \ vegani \ quello che è?
Sento già i vegetariani insorgere: l'essere umano è perfetto, in barba a Flavia Vento! L'essere umano, da progetto originale, non ha mica bisogno per sopravvivere di carne: basta andare a ripescare in natura tutto ciò di cui c'è bisogno.
Quindi: far morire degli animali è male, far morire delle piante no? No, perchè, a questo punto, volendo mettere i puntini sulle "i" anche le piante sono esseri viventi. Può essere che, allora, Flavia Vento avesse davvero ragione, che ci sia un errore di programmazione alla base e che per far vivere noi, qualcun'altro deve morire, e tutti i fifli della creazione divina non sono sullo stesso piano.
Oppure può essere che il vero problema della situazione è che l'uomo non è un animale come tutti gli altri: ciò che lo distingue è una sua etica, una sua moralità, delle regole farlocche che si è imposto all'origine dei tempi per rendere più sopportabile la vita su questo pianeta. Per questo motivo si piange della morte, si soffre per il dolore, ci si strugge davanti a bivi che l'intelletto ti pone. Provate voi a dire ad un leone che il fatto di mangiare carne è tutto figlio di un misunderstanding originario. O provatelo a dire ad un orso, una volpe o un lupo: tutti animali che, a differenza dell'uomo, non hanno tutta questa voglia di pensare, di struggersi, di architettare modi sempre diversi e sempre più complessi per complicarsi la vita. Sono animali grossi, fieri, la vera espressione di madre natura scesa in Terra: istintivi. Il loro istinto li ha sempre portati a cacciare, ad ammazzare la propria preda ed a cibarsi di carne. Forse è per questo che gli animali sulla faccia della Terra sono così tanti, che si riproducono come conigli, che nonostante tutto non si sono ancora estinti. Può essere che effettivamente il creatore non sia stato scelto per creare tutto attraverso un serio procedimento meritocratico. Magari è stato l'unico a candidarsi per il ruolo o semplicemente è una di quelle vetuste faccende di raccomandazione. Può essere però che in fondo, 'sto creatore, non fosse totalmente scemo.
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