Personalizzazione dei servizi
L'INPS ha il talento vero e proprio di riuscire a far incazzare tutti, da ogni lato. E' roba rara. Per esempio riesce ad essere troppo informatizzata... ma allo stesso tempo troppo poco.
La maggiorparte delle pratiche, per esempio, oggi devono essere inoltrate attraverso il sito internet, riempire caselline poco intuitive, selezionare percorsi che non si spiega dove portino e cose del genere. E sempre ammesso (e non concesso) che il sito funzioni. Spesso e volentieri il sito non funziona: non riconosce i dati di accesso, ti obbliga a cambiare password a casaccio, ti dice che il servizio richiesto non è disponibile. La beffa di oggi è che ti lasciava attendere in vista di una personalizzazione del servizio.
Una volta completata tutta la pratica, inoltrata la domanda, sempre ammettendo e non concedendo che questa giunga effettivamente a destinazione, avranno bisogno di ricevere in versione cartacea tutto ciò che era precedentemente stata comunicata nell'apposito modulo on-line. Cosa che se la pratica fosse stata svolta alla vecchia maniera portando direttamente i dati agli uffici quantomeno si sarebbe risparmiato tempo.
Quindi, si raccolgono tutte le scartoffie e si va in gita. Per recarsi agli uffici INPS è il caso di partire premuniti di un dignitoso zainetto equipagiato per ogni occasione. Un bel libro, una bottiglietta d'acqua, un panino per il primo spuntino... cose così. Della serie: sai quando entri ma non sai quando esci.
La prima cosa che si incontra entrando dalla porta è uno smistacode che definire poco intuitivo è fargli un complimento: riuscire ad indovinare sotto quale voce ricade la propria pratica, sostanzialmente un terno all'otto. La trovata geniale è quella di prendere un po' di numeretti a caso e mettersi a fare la cosa dagli uscieri che, con garbo ed eleganza, ti indicheranno qual è la via migliore. Recentemente ho visto che hanno aggiunto, vicino allo smistacode, un simpatico cartello che guida alla scelta del numerino giusto ed elimina un po' di ressa dagli uscieri. Ciò che purtroppo non è stata eliminata è la coda di pensionati ed anzianotti fermi davanti allo smistacode predetto, alla ricerca della formula magica per capire cosa è necessario fare.
Una volta che il simpatico nonnino, magari guidato dalla gentilezza di qualche passante o della guardia giurata (ormai votato alla badanza) si domanderà: e io con sto coso cosa ci faccio? Come spiegargli che deve andare a sedersi ed aspettare che chiamino proprio il suo numero? Già, perchè, già fargli capire che non sono tutti in coda con lo stesso numero è un problema, ma vabbè, questo è un suo limite, la vera sfida è fare in modo che queste persone riescano a seguire tutte le scritte lampeggianti ed in continuo movimento che lampeggiano sull'enorme schermo piazzato davanti a se.
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