Season Premiere - Grey's Anatomy, decima stagione
Mia personale season premiere alle season premiers di questo autonno 2013 non può che essere Grey's Anatomy. Giunta alla sua decima stagione probabilmente si candida ad essere il contatto più duraturo che io abbia mai avuto in vita mia.
Avevamo lasciato qualche mese fa il Grey Sloan Memorial Hospital in uno stato di apparente beatitudine, se così possiamo chiamare la tempesta perfetta. Da quelle parti? Ovviamente sì! La stagione si era chiusa in uno stato di ansia, apprensione, agitazione costante. Cataclismi in atto e crisi di panico in divenire... poi tutto era andato per il meglio facendoci tirare un sospiro di sollievo alla sola idea che non era morto nessuno. Insomma, c'era Webber disteso in una pozzanghera con le dita infilate nella presa della corrente, ma nessuno che abbia veramente pensato che fosse una cosa grave. E comunque Webber prima o poi se ne deve andare davvero: quante stagioni sono che minaccia di andare in pensione da un momento all'altro?
Apertura della decima stagione: siamo ancora alle prese con la tempesta ed i suoi strascichi. Meredith comanda dal suo letto di dolore, gli altri cercano di barcamenarsi come possono. I tirocinanti continuano la loro lotta all'insopportazione reciproca andando di tanto in tanto ad imitare le vecchie glorie. Chiaramente appare la nuova Meredith, sfigata ma di talento, innamorata del suo capo ma certa che la cosa non andrà a finire bene, c'è la nuova Cristina piena di talendo ma scarsa di empatia, c'è la nuova Izzie convinta che l'amore sia la migliore medicina... e c'è il nuovo George, piccolo combina guai. George però ci sapeva fare: a parte il dettaglio che è morto spiaccicato come Willy il Coyote, voglio dire, George è quello che ha compiuto un'operazione a cuore aperto in ascensore, che ha fatto nascere il figlio della Bailey, mica l'ultimo arrivato. Ora c'è Ross, con il suo spirito da primo della classe, geloso delle opportunità altrui, scopertosi capace di mentire spudoratamente solo per aggiudicarsi una operazione in più. Forse quella detta è la bugia in più che ha fatto traboccare il vaso... ed ha fatto finire anche Heather straiata nella stessa pozzanghera di Webber. In questo caso non sono servite neanche le dita nella corrente.
E' successo a tutti: il primo giorno di università il professore guarda negli occhi più o meno tutta la massa di persone che si ritrova davanti e avvisa tutti quei giovani speranzosi all'inizio della loro corsa di guardare bene chi hanno intorno perchè solo 1\4 di loro potrà farcela ad arrivare al traguardo. Ognuno pensa sempre di far parte del quarto migliore, più in gamba, più meritevole di arrivare in fondo. Lo stesso è stato fatto a suo tempo al Seattle Greace e più recentemente al Grey Sloan Memorial Hospital... eppure nessuno di loro, ne sono certa, credeva che la selezione naturale operasse in questo modo.
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