Il fantasma di Canterville - Oscar Wilde

Oltre a il ritratto di Dorian Gray c'è di più. Questo dovrebbe essere dato per assodato ma... non sempre è così. Così spesso il nome e l'immagine di Oscar Wilde viene accostato a quello del più famoso personaggio delle sue opere che quasi non ci si fa attenzione a quando si parla di uno e quando si parla dell'altro. Di base, comunque, il suo nome ritorna sotto forma di autore di sagaci aforismi quando si vuole dire qualcosa di particolarmente sessista: questa cosa me ne sa un po' come dell'elementare Watson, tutte le citazioni che gli si attribuiscono mica sono sue veramente. Il fantasma di Canterville mi sembra assolutamente essere un ottimo rimedio per cercare di porre una distinzione tra le due figure e cercare di uscire un po' dallo stereotipo. Si tratta di un racconto, qualcosa di molto breve che può accompagnare un viaggio in treno, una pausa pranzo o un pomeriggio al mare, ma è pieno del suo genio letterario. E' possibile rivedere in queste poche pagine il suo stile di scrittura lineare ma al tempo stesso ben nutrito di particolari succosi, il suo genio per uno humour mai banale ed un lieto fine posto a conclusione del tutto, anche se non privo di un leggerissimo alone di mistero.

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