These Boots Are Made for Walkin'

Certe lacune sono imperdonabili. Quindi, tornando sui miei passi, in tutti i sensi, credo di voler colmarne qualcuna: imperdonabili dimenticanze, direttamente dal mio viaggio alla ricerca della scarpa perfetta.
1) Prima di tutto come restare indifferenti davanti alla scarpa di alta integneria. Come si possa indossarle senza cadere pare essere stato parte dello studio anatomico del simpatico calzare. Ci sarebbe da prendere questi artistoidi e arrestarli tutti. Così, in un momento di calma.
2) Primavera in anticipo. Stivaletti e primavera per me sono due concetti che non stanno affatto bene insieme, eppure c'è chi non la vede così, crea stivaletti con simpatici motivetti floreali e forse spera veramente che ai primi caldi qualcuno voglia veramente far motire il suo piedino lì dentro. La moda degli stivali primaverili \ estivi non la concepisco davvero.
3) La punta assassina. Anzi, il gran ritorno della punta killer. Di questa pensavamo già tutti di essercene liberati ere geologiche fa, quando il confine tra scarpa alla moda e scarpa di Aladino si è fatto terribilmente sottile e inopportuno. 
Questa tendenza da temperamatite si era adattata in modo sorprendente a molti modelli differenti, maschili, femminili, scarpa bassa, stivale, decoltè e varianti sul tema. Sembrava impossibile riuscire a sfuggire da questo sistema quando finalmente un ricovero in massa per malformazioni ai piedi ha portato un po' tutti a rinsavire. Qualcuno di voi ha per caso qualche cimelio ancora presente nell'armadio o avete defenestrato tutto con gusto e prepotenza? Nel primo caso salite in cima allo scaffale della dispensa, andate a rovistare in garage perchè pare che ci siamo un'altra volta. Personalmente me la sono scampata al primo giro, non intendo minimamente neanche provarci questa volta. 
4) Le scarpe del libro cuore. Sul vellutino (HO DETTO VELLUTINO) probabilmente ci vorrebbe un capitolo a parte, giusto per contestare a chi ne fa largo uso che tra l'indossare un paio di scarpe di questo tipo e l'opportunità del farlo ci sta la pioggia. Tanta pioggia che scende dal cielo, bagna le scape meno impermeabili del mondo e le lascia così, amabilmente ghiacciate finchè morte non vi separi.
Poi arrivano le scarpe che portava lo scolaretto del libro cuore... che se è il libro più odiato di tutti i tempi un motivo ci sarà pure. Un solo paggaggio di stringa perchè non ci si può permettere di più e una punta fin troppo arrotondata, Napoleone style, perchè possa passare di fratellastro in fratellino senza troppi problemi di adattamento.

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