Kitchen - Banana Yoshimoto

La domanda regina del libro è: ma cosa ho letto? Partiamo dalle origini.
Non sono una grande conoscitrice della letteratura giapponese, anzi, non sono neanche una piccola conoscitrice, nei 13 anni di scuola molto probabilmente non viene neanche menzionata nella maggior parte dei casi, eppure è facile rendersi conto che dietro questo nome letteratura giapponese si nasconde un vero mondo. Portabandiera indiscussi Banana Yoshimoto e Haruki Murakami presenti 365 giorni all'anno nel settore best sellers di qualunque libreria. Io non ho mai letto niente dell'una, nè dell'altro ed ho deciso che fosse giunto il momento per incominciare a fare qualcosa a riguardo. La scelta di partire proprio da Banana Yoshimoto è stata del tutto casuale una veloce ricerca in internet mi ha però fatto render conto che la strada da fare a riguardo è piuttosto lunga: pubblicati un paio di romanzi all'anno, ci da dentro dagli anni 90 per un totale di una 40 di titoli all'attivo. Banale è stata l'ulteriore scelta di partire dall'inizio: Kitchen.
Torno quindi alla domanda iniziale, cosa ho letto? L'impressione è un po' quella che ti regala una trasmissione della De Filippi, per andare sul sempliciotto, grande scenografia che intrattenga, qualche dubbio qua e la (allora, la apriamo questa busta?) ma una conduzione piuttosto liscia e lineare, quasi schematica. Finito un dramma giriamo pagina e ne vediamo nascere un altro. Il tutto però non è che mi abbia dato molto alla fine dei conti, se non un po di noia a tratti. Cosa ho sbagliato?

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