I due gentiluomini di Verona - W. Shakespeare
La donna finge spesso di sdegnare proprio quello che più desidera. Amore dal primitivo sprezzo trae più intenso calore.
I due gentiluomini di Verona aka solo gli stupidi non cambiano mai idea. Vediamo di riassumere la situazione per capire se mi sono persa qualcosa. Protagonisti di questa commedia sono Proteo e Valentino, due giovani ed affascinanti single di Verona. Valentino decide per primo di voler andare a cercar fortuna altrove, quindi si imbarca e si rifugia alla corte di Milano. Proteo, al momento, è pazzo d'amore per Giulia, nobildonna locale, piena zeppa di pretendenti che snobba più di una volta quel buffo Proteo che le capita sempre a tiro. Inevitabilmente si scoprirà anche Lei innamorata di Proteo proprio il giorno prima della partenza dello stesso alla volta di Milano per espressa indicazione del padre: i due suggellano il proprio amore con un bacio ed uno scambio di anelli, insieme alla promessa di aspettarsi fino al ritorno a Verona del ragazzo.
A Milano, nel frattempo, Valentino ha conosciuto Silvia, la figlia del Duca di Milano, già promessa prosa di tal Turio e se ne innamora. In breve tempo anche Silvia cadrà ai suoi piedi ed insieme progettano la fuga, lontano dal padre e dall'indigesto promesso sposo. Proprio in questa occasione arriva a Milano Proteo che, da buon confidente, si fa raccontare dall'amico tutto l'ingegnoso piano. E' sufficiente una fugace occhiata a Silvia perchè questo dimentichi completamente Giulia e la promessa fatta, se ne innamori perdutamente e decida di tradire l'amico denunciando le intenzioni al duca. Quale conseguenza Valentino verrà allontanato dal regno e si troverà a vagare nei dintorni del ducato insieme a dei banditi.
Giulia, che a Verona ancora ardeva di passione per quel mascalzone di Proteo, organizza un proprio viaggio alla volta di Milano per stare vicino al proprio amato. Ritenendo indecoroso per una fanciulla inseguire il proprio amore si traveste da paggio. Una volta giunta al ducato chiaramente scopre tutta la verità rimanendo estremamente delisa e ferita dai comportamenti dell'amato sempre più insistente nei confronti di Silvia. La ragazza, sempre meno intenzionata a sposare Turio e sempre più innamorata di Valentino, decide di fuggire dal ducato per andare a cercarlo: insieme a lei Giulia (ancora sotto le vesti di paggio di corte) e Proteo che intanto insiste. Appena fuori le porte di Milano vengono fermati dagli stessi banditi che hanno arruolato Valentino e qua arriva la parte più divertente.
- Prima di tutto Valentino scopre il tradimento di Proteo, gli urla bestialità dietro, Proteo si scusa quindi fanno pace: tutto nel giro di 4 battute. L'importante è avere decisione.
- Proteo, fino ad un minuto prima cotto come un imbecille di Silvia, scopre la vera identità del paggio, si riscopre innamorato di Giulia e pentito di quanto detto \ fatto nei confronti di Silvia. Giulia, dal canto suo, senza neanche l'intenzione di tirargli quattro schiaffi, banalmente accetta di essere ancora l'oggetto del suo amore ma in fondo non la interrogano neanche.
- Anche il Duca insieme e Turio vengono rapiti dai banditi e portati al cospetto di Valentino che, riconoscendoli, ordina di liberarli ma sfida Turio a duello per amore di Silvia. Turio, dall'animo duro e coraggioso, risponde che se lui è intenzionato a rischiare la vita per la ragazza se la può pure tenere: la vita e la ragazza. Il Duca, amareggiato dalla codardia di Turio, accetta di buon cuore che Valentino sposi la figlia e lo invita a rientrare nel ducato.
- Quindi, Valentino e Proteo, da grandi amiconi quali sono sempre stati, organizzano un matrimonio a quattro con le rispettive amate che in tutto questo ancora tacciono!
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