Seanson Premiere - Breaking bad, 5° stagione

Fino a questo momento la condotta di Walter è sempre stata un pochino al di la della legalità, certe volte un bel po' al di la, in ogni caso psicologicamente lo spettatore è sempre stato portato a stare dalla sua parte, un po' come se ogni suo comportamento fosse veramente coperto da uno stato di necessità che lo giustificava. Tuttavia, fin dall'inizio, tutto quello che ha caratterizzato la sua carriera criminale sono atti e comportamenti che nella realtà (probabilmente, per la maggior parte di noi... e se non è così il tuo posto non è qui ma in galera!) vanno contro i nostri principi morali \ etici. Ogni volta che le forze dell'ordine sono state sul punto di scoprirlo abbiamo fatto il tifo per lui, abbiamo sperato che qualcosa sviasse gli agenti della DEA e che in qualche modo riuscisse a salvarsi. Arrivati alla quinta stagione, del tumore no si parla più da tempo, probabilmente è sempre in remissione, non ci preoccupa più, tutte le spese mediche sono già state coperte facendo venire così meno il movente ma non la sua voglia di continuare. Dopo tutti i rischi affrontati, dopo tutti i pericoli vissuti, non solo per se ma anche per la sua famiglia, in apertura di questa quinta stagione troviamo Walter ancora intenzionato a procedere per quella strada. Forse ormai rassegnato al fatto che una mente come la sua abbia maggiori riconoscimenti e certamente anche maggiori guadagni, dall'illecito, piuttosto che dal lecito, sbarazzatosi di Gus che lo teneva in pugno ormai da diverse stagioni, eccolo nuovamente intenzionato a costruire un'impresa propria in compagnia dell'inseparabile Jesse che possa andare a collocarsi agilmente sul mercato in sostituzione dell'organizzazione appena fatta fuori. Ormai è senza controllo.
Unica certezza: i nodi stanno per arrivare al pettine. E' stato ormai affermato dagli stessi autori che la serie troverà la sua conclusione proprio alla fine di questa quinta stagione. Attualmente in America è andata in onda solo la prima metà, per gli episodi finali bisognerà attendere il 2013, sempre i che Maya ce lo permettano. La domanda è d'obbligo: vincerà il bene? Vincerà la giustizia, lo stato di diritto e l'etica oppure vedremo tutti questi valori generalmente condivisi (ed auspicabili) sopraffatti dal lieto fine per i nostri protagonisti? Non sono affatto certa di essere contenta di questo gioco psicologico che ha indotto la mente dello spettatore a tifare per il male. Diabolico.

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