Giurisprudenza for dummies!
Uno dei principali problemi che affligge l'umanità, oltre all'acne giovanile, è il rapporto con il vicinato. Alzi la mano chi non ha mai avuto un bambino piccolo nottambulo al piano superiore, un cantante lirico a quello inferiore o uno appassionato di chiodi nel muro sullo stesso ballatoio. In questo caso ci terrei veramente a conoscere questa persona per potergli stringere la mano e sperare che un po' di fortuna passi anche a me.
Il codice civile in materia è piuttosto vago: compie un generico riferimento alla normale tollerabilità quale parametro utile a distinguere il "rumore" che dobbiamo di massima sopportare da quello al quale possiamo opporci. Per cercare un po' più di chiarezza è possibile fare riferimento ai vari piani regolatori definiti dai Comuni ma, anche in questo caso, non è che esista una vera e propria tabella che quantifichi in decibel ciò che debba considerarsi tollerabile e cosa no. Importante, inoltre, non ignorare il regolamento di condominio che generalmente definisce le ore della giornata entro le quali è possibile fare lavori rumorosi in casa e l'orario oltre il quale non deve essere disturbata la quiete dei condomini con schiamazzi, volume dei televisori troppo alto, musica, etc.
In ogni caso, anche senza ulteriori studi circa la casistica in materia, credo di poter affermare che, nel momento in cui il karaoke dei tuoi vicini di casa ti impedisce di sentire l'audio del tuo pc che esce dalle cuffie che hai saldato ai timpani, quello è l'attimo in cui la normale tollerabilità è superata.
Commenti
Posta un commento
"Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"