Breaking Bad - Ultimo episodio, quarta stagione

La scorsa stagione si era conclusa con il gesto di Jesse, arrivato ad uccidere a sangue freddo. A questo ha seguito un suo nuovo declino nel mondo della droga e, forse, un gradino più in giù. Ciò nonostante, questa quarta stagione di Breaking Bad si è concentrata maggiormente su Walter e sulla sua lucidissima moglie: una che ha sempre ben chiaro in mente cosa vuole dalla vita.

I due coniugi, non più coniugi, forse ancora coniugi, mettono finalmente su questo autolavaggio utile a lavare i soldi guadagnati illegalmente dalla produzione di metanfetamina. Tutto ciò, tuttavia, non è abbastanza per tenerli lontani dai guai.

Hank si sta incominciando a riprendere, finalmente può incominciae a collaborare alle indagini della DEA e della polizia grazie alla sua conoscenza circa l'ambiente dello spaccio: arriva chiaramente il momento in cui avere a che fare con le carte non è più sufficiente e ha bisogno di qualcuno che lo porti in giro per compiere le proprie indagini e soddisfare i propri dubbi. Il primo nome che gli viene in mente è quello di Walter il quale si ritrova nella difficile situazione di non potersi tirare indietro per evitare che si possa insospettire, fare in modo che le indagini non conducano a lui, evitare che Gustavo Fring non lo creda un informatore della DIA.

La situazione è resa ancor più complicata dalla mancanza di complicità, resistita in un modo o nell'altro fino a questa stagione, tra Walter e Jesse. Ora non è più così, sono ancora colleghi in laboratorio ma le loro strade non sono mai state divergenti più di così e mantenute tali dal cartello. Gustavo, controllando l'operato dall'altro, riesce giorno dopo giorno ad insinuare nelle loro teste dubbi circa la lealtà dell'altro, arrivano in questo modo ad inseguirsi, a pedinarsi, a prendersi a pugni... fino al gran finale, dove Jesse arriva addirittura a puntargli contro una pistola. Il motivo del malinteso l'avvelenamento del figlio della sua compagna: la sigaretta di ricina che avevano preparato insieme diverso tempo prima per ammazzare Gus è scomparsa ed i sintomi avuti dal ragazzo sono gli stessi che quel veleno provocherebbe. Jesse arriva ad accusare Walter come unica persona a conoscenza della sostanza ma si troverà ben presto davanti alla consapevolezza che probabilmente non sarebbe mai stato in grado di far questo ad un bambino indifeso, neanche per vendetta. Arrivano entrambi alla conclusione di chi, invece, avrebbe potuto fare una cosa del genere e, finalmente, tornano a lavorare insieme ad uno stesso fine: far fuori Gus, per la loro sopravvivenza e per quella delle persone intorno a loro, ormai minacciate dall'ombra sempre più pesante del cartello.

Sul finale un colpo di scena. Il bambino si riprende: le analisi tossicologiche rivelano che l'avvelenamento non era dovuto dalla letale ricina ma da un fiore di campo, il mughetto, che da immediatamente gli stessi sintomi senza però alcun effetto letale. Questo chiaramente scagiona subito Walter da quell'alone che agli occhi di Jesse ancora gli ruotava intorno, ma dimostra che anche Gus, almeno in questo, non centrava niente. Il frame finale è rivelatore: a casa di Walter c'è un vaso di mughetto... può davvero Walter aver costruito tutto questo per riportare Jesse dalla sua parte e fare in modo che collaborasse ad uccidere Gus? Sarebbe sicuramente un nuovo grande segreto che si pone sulla loro amicizia, uno di quelli che abbiamo già visto pendere sulla loro testa senza che questo però sfociasse in qualcosa... rimarranno tutti questi segreti in bilico ancora per un po' o sono solamente frammenti di storia dimenticati? Prima o poi questo macigno cadrà?