Il gatto del ristorante cinese - Giorgio Celli
Ultimamente questa facenda degli animali nei libri mi sta affascinando parecchio, ho realizzato che è una prospettiva che non ho analizzato spesso, che manca alla mia collezione di letture, e vorrei maggiori esempi di come è stato affrontato il soggetto.
Il gatto del ristorante cinese è il primo di una trilogia di romanzi gialli scritti da Giorgio Celli. Seguono a questo Il gatto allo specchio (del 2008) e Il gatto del rettore (pubblicato nel 2011, dopo la morte dell'autore). Si tratta di una storia abbastanza breve (siamo sulle 120 pagine) ambientata nella Bologna dei giorni nostri, la dove si trovano due ristoranti vicini e rivali: da un lato un ristorante cinese, dall'altro una tradizionale trattoria romagnola. La storia tutto sommato scorre via con facilità, non ci sono molti personaggi da conoscere anche se un po' più di fatica deve essere fatta per ricostruire la vicenda dell'omicidio. Scoprire chi sia l'assassino prima del commissario Michelucci: impossibile.
Ciò che meno si fa apprezzare è lo stile di scrittura, quasi saccente, indisponente sotto un certo punto di vista: come se l'autore volesse prendere le distanze da un certo giallo banale per risollevare le sorti del genere. Si occupa del giallo, della vicenda concretamente trattata, certamente non vado ad incriminare un vocabolario più ricercato della media e gli perdono anche qualche spiegone di troppo: ciò che però questo libro non fa è parlarti del suo protagonista. Il Commissario Michelucci, chi è? Entra nella storia solamente a vicenda inoltrata camminando in punta di piedi, non si presenta e non ci viene presentato. Capiamo che è un tipo molto freddo, razionale, che crede solo in ciò che vede e dedito al suo mestiere: non ci è dato però sapere di più. Non abbiamo informaizoni sulla sua età, sul suo passato o sul suo futuro, cosa lo ha reso così o più semplicemente che tipo di abbigliamento indossa. Niente. Dal momento che dovrebbe essere l'unico elemento di collegamento con le successive due avventure forse sarebbe stato piacevole volerne sapere un po' di più.
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