Oceano Mare - Alessandro Baricco

Con questo libro ho un rapporto di amore - odio che mi porto dietro da diverso tempo. Tutto è incominciato ai tempi in cui ho letto Emmaus: ogni volte che facevo il nome di Baricco in giro qualcuno mi chiedeva ma è quello che ha scritto 'Oceano'? Da quel momento ho capito che forse ero l'unica a non conoscere il libro e mi sono ripromessa prima o poi di affrontare la questione. Uno dei motivi per cui non l'ho mai fatto credo di averlo già detto quando ho parlato di MrGwyn. Rinvigorita dalla piacevole esperienza delle ultime letture ho ritenuto maturo il momento e... rintracciarlo nella libreria della nonna ha dato il via a tutto. Con grande entusiasmo.
Difficilmente parlo male di un libro: a meno che non sia qualcosa in stile moccese con tutti i tempi al presente e frasi da quattro parole l'una. In quei casi sì, mi sento autorizzata a insultare pesantemente chi si prende gioco dell'editoria, della lingua italiana e della mia intelligenza. Quello di Oceano Mare non è un caso del genere, le frasi hanno giusta lunghezza, la punteggiatura è al posto giusto... semplicemente sembra un gioco a chi la spara più grossa. Non è che sia sufficiente fare un libro astruso per dimostrare il proprio intelletto. Non è che sia necessario arzigogolare concetti a caso incastonati tra di loro per sottolineare il proprio argume. Nel momento in cui il lettore non capisce di cosa sta leggendo forse c'è un problema, che può essere nel lettore distratto, o nello scrittore borioso che gioca a carte con la nostra intelligenza facendole perdere tempo dietro questioni idecifrabili.

Commenti