Contro i notai - Marco Morello e Carlo Tecce

Di questi privilegi, di questa inviolabilità comunque ex lege, si approfitta andando oltre i limiti del buon gusto e, a tratti, della decenza.
Quando ho comprato questo libro, scritto da due giornalisti, mi aspettavo qualcosa decisamente più orientata all'inchiesta giornalistica. Avevo letto un'anteprima ed, in effetti, la era riporto stralcio del capitolo dedicato al concorso del 2010... che a conti fatti è probabilmente l'unico di impronta giornalistica.
Il resto pare un concentrato di concetti populisti - cerchiobottisti che individuano la storia della figura notarile, fanno leva sui motivi principali per i quali la gente, mediamente, detesta i notai, compiono paragoni non so fino a che livello pertinenti con altri ordinamenti ma alla fine non si capisce bene se anche loro condividano tale odio viscerale o se lo ritengano un male (modificabile ma) inevitabile.
Parliamoci chiaro: se c'è da parlare male dei notai (soprattutto di un paio in particolare) non mi tiro indietro. Se c'è da lamentarsi circa il carattere psicologicamente devastante di certi concorsi propri delle professioni giuridiche sono la prima ad alzarsi dal tavolo e a prendere la parola. Tuttavia non pretendo che le mie parole siano definite inchiesta... o non pretendo di farmi pagare 12 euro centotrentacinque pagine di wikipedia notarile.
E' un libro che può essere interessante, paradossalmente, per chi è fuori da questo ambiente, per chi veramente non sa di cosa si occupi un notaio e lo odi solo perchè sfondato di soldi, per chi vede proprio figlio - figlia invecchiare quotidianamente sui libri senza capire bene perchè sia sempre allo stesso punto, per chi sa che intanto è tutto un magna magna ma non saprebbe quantificare il danno. Per gli altri sono sono chiacchere a vuoto o numeri sparati a casaccio.

Commenti

  1. Io ho letto il libro e l'ho trovato interessante non per la profondità dell'inchiesta (si poteva fare di più e meglio), ma perchè ci rende consapevoli che un altro tipo di notariato è auspicabile nell'interesse del cittadino consumatore.

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