Nevica! Guarda come nevica, guarda come viene giù

Da piccola non capivo perchè i grandi odiassero tanto la neve. Il solo fatto che, senza preavviso, qualcosa di bianco, candido e divertente piovesse giù dal cielo mi dava grande felicità. Sì, ovvio, in città scoppiava il caos, le scuole chiudevano obbligando i genitori a venire a prenderci a metà giornata prima che fosse troppo tardi... ma il bello era la sorpresa, il veder in breve tempo gli alberi davanti casa divertar bianchi, che metteva grande allegria. Com'è che i grandi non apprezzavano tutto quello?
Ieri sera sono uscita, faceva freddo, come sempre in questo periodo a Genova, ma niente di preoccupante. Passano un paio d'ore, tempo di un film, e incomincia a piovere. Bene. Cioè: male. Perchè da quel momento il demonio è atterrato nel capoluogo ligure. In neanche un'ora la temperatura si abbassa ulteriormente, si alza il vento, la pioggia scende sempre più forte e si fa accompagnare anche da qualche fiocco di neve. No, due fiocchi di neve. Tre fiocchi di neve... ma quello che sta scendendo è un fiocco di neve o un disco volante? E così, in pieno porto antico, bastava alzare gli occhi al cielo per assistere ad una nevicata in pieno stile, con i fiocchetti che si fermavano sul cappotto a farsi ammirare, che si scioglievano al contatto con il viso, che cantavan saltellando Hei siam tornati. Poetico: neve e mare nello stesso punto, la luna che illuminava la città... e la piena consapevolezza che, qualche ora prima, lì, al porto antico, c'ero arrivata in moto. Molto poco poetico. Ecco perchè i grandi detestano le sorprese.

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