4 puntate... ancora Grey's vs Private Practice
Dopo aver visto i primi quattro episodi di Grey's anatomy 7 e Private practice 4 mi ritrovo qui a fare un piccolo punto della situazione. Il confronto tra i due cuginetti viene abbastanza spontaneo per il fatto che da un lato, a Seattle, pare essere cambiato tutto, dall'altro, a Los Angeles, tutto è come sempre... e un certo filo di noia sta incominciando ad essere tessuto. L'ordine delle preferenze sta quindi riprendendo la giusta forma, con Grey's che da sempre qualche soddisfazione, e con PP che è tornato su un livello di piattume narrativo dopo averci fatto godere di una terza stagione niente male.
Andando per ordine. Quello a cui stiamo assistendo a Seattle è veramente una rivoluzione. Ciò che avremmo creduto impossibile è davanti ai nostri occhi da ben 4 settimane: Cristina si trova in difficoltà. Quello che la turba è un qualcosa di psicologico, un trauma che non riesce a superare neanche grazie al suo tradizionale forte carattere da carrarmato insensibile. D'altro canto si è sposata (con pel di carota Ugh!) e ne è pure felice. Così innamorata e spaventata probabilmente non è mai apparsa in pubblico. Nello stesso momento Meredith è diventata una colonna portante: colei che aiuta l'amica a superare le difficoltà e il marito a rimettere la testa a posto nonostante l'effetto colapasta, invece che farsi sopraffare come al solito da quello che la circonda. Non ha ancora cercato di annegare nella vasca da bagno, impiccarsi in sgabuzzino e tagliarsi le vene in sala operatoria... anzi: sorride alla vita, confessa il suo affetto alla sorella Lexie, offre una stanza a quella scema che fino a qualche mese fa voleva rubarle il marito e pare pure affrontare con spirito il suo utero scontroso.
A non voler cambiare mai, invece, è Mark (poverino!!) ancora convinto di essere il dottor bollore di qualche annetto fa, con la costante intenzione di portarsi a letto qualcuna e, dopo aver già passato in rassegna tutte le infermiere, metà delle chirurghe e qualche addetta alle pulizie, notizie incontrollate rivelano che sarebbe sul punto di incominciare la raccolta delle dermatologhe. Viscido! ... arrivo però così direttamente all'argomento SpinOff, uno dei più deludenti degli ultimi tempi.
Da amante degli SpinOff, fin dai tempi del Jag e NCIS, ogni volta mi aspetto fuochi e fiamme... ma era veramente il caso di mandare per l'evento una che è arrivata ieri e che portando quel cognome sicuramente stava più di casa dal fratello che non a Los Angeles? Missioni compiute da Amy in soli 50 minuti: averci ricordato che non vuole essere chiamata col diminutivo del suo nome, aver conosciuto la cognata, essere passata dal letto di Mark Sloane, aver fatto pace con il fratello e averci ricordato come nella vita sono sempre quelli con un cognome che ce la fanno. Uniche note positive: il fatto che adesso la pianterà di piangersi addosso tipo neanche la mia famiglia mi vuole e il simpatico scambio di opinioni con Addison sulle abilità amatoriali del chirurgo, neanche fosse il suo modo di presentarsi alla gente. O forse sì?
A Los Angeles invece la situazione è un po' diversa. Dopo che Addison e Sam ci hanno tenuto un po' sulle spine per capire se ci erano o ci facevano, il piattume ha incominciato a regnare sovrano. Loro stessi si comportano come una vecchia coppia sposata, pur dovendo sempre tenere le distanze di sicurezza dalla ex moglie dell'uomo, che non intende accettare il fatto che si sia rifatto una vita, ma che deve mettere in piazza tutto il suo dolore per il vecchietto malaticcio di cui si era "innamorata" e di cui, dopo soli pochi mesi di badanza, ha ottenuto l'eredità. Complimenti. Sarà una coincidenza ma da quel momento non la si è più vista. Meglio. Violet e Peter sono ufficialmente sposati ma sono già sul punto di affrontare la crisi del settimo minuto. Lei vorrebbe avere il controllo della situazione e lui si sente in progione. Forse verrà a galla che l'unica cosa che hanno fatto insieme nella loro vita è stato procreare e, ne prima ne dopo, si è parlato di una vera relazione. Il pediatra-maniaco, a cui non affiderei neanche la cura del mio gatto, porta avanti la relazione con la biondina scalmanata, per l'ennesima volta sono sul punto di volersi sposare, ma continuano a viaggiare su binari perpendicolari, ci fosse una volta dove la pensano allo stesso modo! Unica e perpetua vittima di tutto questo è ovviamente Dell, che di suo è già morto e fisicamente non può più soffrire, ma che continua, in modo più o meno figurato, ad essere calpestato da tutti i protagonisti. Ultimo ma non ultimo è il gioco al rimpiattino di sua figlia, che tutti vogliono ma nessuno adotta veramente, mandandola dritta dritta tra le mani dei servizi sociali. Lagna collettiva in arrivo. Me lo sento.
Andando per ordine. Quello a cui stiamo assistendo a Seattle è veramente una rivoluzione. Ciò che avremmo creduto impossibile è davanti ai nostri occhi da ben 4 settimane: Cristina si trova in difficoltà. Quello che la turba è un qualcosa di psicologico, un trauma che non riesce a superare neanche grazie al suo tradizionale forte carattere da carrarmato insensibile. D'altro canto si è sposata (con pel di carota Ugh!) e ne è pure felice. Così innamorata e spaventata probabilmente non è mai apparsa in pubblico. Nello stesso momento Meredith è diventata una colonna portante: colei che aiuta l'amica a superare le difficoltà e il marito a rimettere la testa a posto nonostante l'effetto colapasta, invece che farsi sopraffare come al solito da quello che la circonda. Non ha ancora cercato di annegare nella vasca da bagno, impiccarsi in sgabuzzino e tagliarsi le vene in sala operatoria... anzi: sorride alla vita, confessa il suo affetto alla sorella Lexie, offre una stanza a quella scema che fino a qualche mese fa voleva rubarle il marito e pare pure affrontare con spirito il suo utero scontroso.
A non voler cambiare mai, invece, è Mark (poverino!!) ancora convinto di essere il dottor bollore di qualche annetto fa, con la costante intenzione di portarsi a letto qualcuna e, dopo aver già passato in rassegna tutte le infermiere, metà delle chirurghe e qualche addetta alle pulizie, notizie incontrollate rivelano che sarebbe sul punto di incominciare la raccolta delle dermatologhe. Viscido! ... arrivo però così direttamente all'argomento SpinOff, uno dei più deludenti degli ultimi tempi.
Da amante degli SpinOff, fin dai tempi del Jag e NCIS, ogni volta mi aspetto fuochi e fiamme... ma era veramente il caso di mandare per l'evento una che è arrivata ieri e che portando quel cognome sicuramente stava più di casa dal fratello che non a Los Angeles? Missioni compiute da Amy in soli 50 minuti: averci ricordato che non vuole essere chiamata col diminutivo del suo nome, aver conosciuto la cognata, essere passata dal letto di Mark Sloane, aver fatto pace con il fratello e averci ricordato come nella vita sono sempre quelli con un cognome che ce la fanno. Uniche note positive: il fatto che adesso la pianterà di piangersi addosso tipo neanche la mia famiglia mi vuole e il simpatico scambio di opinioni con Addison sulle abilità amatoriali del chirurgo, neanche fosse il suo modo di presentarsi alla gente. O forse sì?
A Los Angeles invece la situazione è un po' diversa. Dopo che Addison e Sam ci hanno tenuto un po' sulle spine per capire se ci erano o ci facevano, il piattume ha incominciato a regnare sovrano. Loro stessi si comportano come una vecchia coppia sposata, pur dovendo sempre tenere le distanze di sicurezza dalla ex moglie dell'uomo, che non intende accettare il fatto che si sia rifatto una vita, ma che deve mettere in piazza tutto il suo dolore per il vecchietto malaticcio di cui si era "innamorata" e di cui, dopo soli pochi mesi di badanza, ha ottenuto l'eredità. Complimenti. Sarà una coincidenza ma da quel momento non la si è più vista. Meglio. Violet e Peter sono ufficialmente sposati ma sono già sul punto di affrontare la crisi del settimo minuto. Lei vorrebbe avere il controllo della situazione e lui si sente in progione. Forse verrà a galla che l'unica cosa che hanno fatto insieme nella loro vita è stato procreare e, ne prima ne dopo, si è parlato di una vera relazione. Il pediatra-maniaco, a cui non affiderei neanche la cura del mio gatto, porta avanti la relazione con la biondina scalmanata, per l'ennesima volta sono sul punto di volersi sposare, ma continuano a viaggiare su binari perpendicolari, ci fosse una volta dove la pensano allo stesso modo! Unica e perpetua vittima di tutto questo è ovviamente Dell, che di suo è già morto e fisicamente non può più soffrire, ma che continua, in modo più o meno figurato, ad essere calpestato da tutti i protagonisti. Ultimo ma non ultimo è il gioco al rimpiattino di sua figlia, che tutti vogliono ma nessuno adotta veramente, mandandola dritta dritta tra le mani dei servizi sociali. Lagna collettiva in arrivo. Me lo sento.
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