G's vs PP!
Ok, compro una vocale!
E' tempo di gran finali per Grey's Anatomy e Private Practice!
Se c'è una cosa che mi continua a stupire è il modo tutto tipico al di là dell'oceano di concepire i telefilm. Iniziano a settembre e con un appuntamento soltanto alla settimana accompagnano non solo tutta la stagione invernale ma anche (dopo una breve pausa natalizia) anche tutta quella primaverile, per concludersi alla vigilia dell'estate. Un po' come la scuola.
Le puntate infatti non sono registrate in anticipo... ma quasi in contemporanea alla loro messa in onda. Chi è attento alle uscite americane ricorderà infatti il famoso sciopero degli sceneggiatori americani che ha messo tutto il sistema in ginocchio, avendo dovuto sospendere da un momento all'altro tutto il meccanismo. Molto diverso da quello che accade in Italia, dove la produzione è fatta molto tempo prima, a volte lasciata a poltrire sugli scaffali, e magari smaltita in fretta una volta messa in onda per lasciare spazio ad altro. Mica per niente, per fare un esempio a caso, le ultime 2 puntate di Tutti pazzi per amore sono state programmate in due serate consecutive. Quattro episodi che là avrebbero spalmato nel giro di un mese.
Tutto questo per dire che sta arrivando l'estate ma anche che le grandi serie televisive anche quest'anno chiudono i battenti, dopo tanti mesi passati in loro compagnia, e che ci apprestiamo a seguire tanti clamorosi colpi di scena!
Così è stato per i due telefilm che, per ora, ho visto concludersi, i cui finali mi hanno fatto veramente mangiare le unghie dall'ansia. In entrambi i casi scelte decisamente drammatiche ma non "maligne". Sicuramente la più drammatica è stata la fine di grey's anatomy con fiotti di sangue fin dal primo minuto, con vittime importanti ma non illustri.
DA QUESTO MOMENTO SI ASTENGA DALLA LETTURA CHIUNQUE PREFERISCA ASPETTARE I TEMPI MORTI DELLA MESSA IN ONDA ITALIANA.
Il Signor Clark sicuramente ne ha combinate di tutti i colori. Ha spaventato un sacco di gente. Ha dato il buongiorno a quell'ochetta di Reed con un buco in fronte. Ha forato un ascella a Karev. Ha tirato la Bailey fuori dal suo nascondiglio tirandola per i piedi. Spara all'altro tirocinante nascosto nell'armadio. Perfora anche Shepherd e provoca un aborto a Meredith. Direi nient'altro. Ah sì, perfora anche Owen coraggiosamente rientrato nell'ospedale per salvare Cristina che a dirla tutta se la stava cavando meglio di lui. Alla fine dei conti sì, sono morti i due anonimi tirocinanti giunti in forza dal Mercy West ma tutti i veri storici protagonisti se la sono cavata più che egregiamente. Unica remora è forse l'aver perso un piccolo gel per capelli che personalmente invoco dallo scorso anno, quando ho scoperto che l'attice che interpreta Meredith, Ellen Pompeo, era incinta per davvero. Nessun odioso fermo immagine finale per lasciarci 3 mesi senza sonno, nessun colpo di scena all'ultimo secondo. Da un lato dire: finalmente! Dall'altro non posso dimenticare come proprio Grey's ci aveva abituati a ben altro fin dalla prima serie quando all'ultimo sencondo entra in scena Addison, presentandosi come "la moglie".
Gia che l'ho citata, passo a parlare dell'altro finale. Quello di Private Practice. Sul filo della drammaticità anche lui, con una buone dose d'ansia allegata... ma di dimensioni leggermente ridotte. Tutta la faccenda si snoda intorno al fatto che Maya, figlia di Sam e Naomi, sedicenne e incinta, è coinvolta in un incidente stradale proprio quando sta correndo in ospedale per partorire. Alla guida dell'auto c'era Dell, ma nessuno se lo fila per un bel po'. I problemi sono altri: salvare sia Maya sia il figlio sembra improbabile. Violet inoltre ha appena scoperto di essere madre e chissà perchè vuole accudire, coccolare e accarezzare tutto quello che le passa davanti. Tutto questo ovviamente accade nel giorno dell'anniversario esatto dello squartamento dell'anno scorso. Quindi anche la sua psiche benissimo non è messa. Quel gran figaccione di Pete non sa cosa fare: fidarsi di Violet o restare accoccolato tra le braccia di Addison dove sta tanto bene? Mentre il dubbio attanaglia il nostro eroe, Dell dorme. Ah, non sta dormendo, è un aneurisma. Poco importa il fatto che in campo viene chiamata nientepopòdimenoche la sorella di Derek, neurochirurga a sua volta, visto che il tipo muore sotto i ferri. Neanche a dirlo invece Maya e pargolo si salvano sotto le esperte mani di Addison.
Facendo un paragone tra entrambe le intere stagioni, devo assolutamente confessare con rammarico che quest'anno ho preferito Private Practice di gran lunga. Molto meglio gli psico drammi della neonatologa che non sa se abbandonarsi all'amore verso Sam o salvaguardare l'amicizia con Naomi, piuttosto che tutto quel casino confuso del Seattle Grace Hospital. Shepherd che quasi non lo si è visto. Meredith che ha passato metà stagione a letto. Izzie che delira un po' e poi svanisce nel nulla. Troppo spazio lasciato ai nuovi volti che non avevano poi molto da dire, se non morire.
Sui finali invece devo dire che Seattle ha battuto Las Vegas. Appassionante lo schizzato che gira per l'ospedale chiedendo "te sei un chirurgo?" "Sì" BUM! "No" ALLORA SPOSTATI. Avvincente vedere anche i più protagonisti tra i protoginisti conciati per le feste. Cristina che scherza sulla possibilità che un serial killer giri per l'ospedale come fosse uno svago dalla monotonia. Derek che riflette sul fatto che essere operato sarebbe l'unico modo per vedere una sala operatoria. Nessun finto cattivo che tiene tutti in ostaggio per poi far fuori solo una formica. Un cattivo vero! Dall'altro lato invece drammi abbastanza gratuiti, genitori messi davanti alla possibilità che propria figlia e propria nipote muoiano contemporaneamente. Del che muore senza, quasi, neanche battere ciglio. La bambina che vede morire due genitori a pochissima distanza l'uno dall'altro. No, non ha senso. Però aspetto con ansia il ritorno per vedere come va con Sam.
Se c'è una cosa che mi continua a stupire è il modo tutto tipico al di là dell'oceano di concepire i telefilm. Iniziano a settembre e con un appuntamento soltanto alla settimana accompagnano non solo tutta la stagione invernale ma anche (dopo una breve pausa natalizia) anche tutta quella primaverile, per concludersi alla vigilia dell'estate. Un po' come la scuola.
Le puntate infatti non sono registrate in anticipo... ma quasi in contemporanea alla loro messa in onda. Chi è attento alle uscite americane ricorderà infatti il famoso sciopero degli sceneggiatori americani che ha messo tutto il sistema in ginocchio, avendo dovuto sospendere da un momento all'altro tutto il meccanismo. Molto diverso da quello che accade in Italia, dove la produzione è fatta molto tempo prima, a volte lasciata a poltrire sugli scaffali, e magari smaltita in fretta una volta messa in onda per lasciare spazio ad altro. Mica per niente, per fare un esempio a caso, le ultime 2 puntate di Tutti pazzi per amore sono state programmate in due serate consecutive. Quattro episodi che là avrebbero spalmato nel giro di un mese.
Tutto questo per dire che sta arrivando l'estate ma anche che le grandi serie televisive anche quest'anno chiudono i battenti, dopo tanti mesi passati in loro compagnia, e che ci apprestiamo a seguire tanti clamorosi colpi di scena!
Così è stato per i due telefilm che, per ora, ho visto concludersi, i cui finali mi hanno fatto veramente mangiare le unghie dall'ansia. In entrambi i casi scelte decisamente drammatiche ma non "maligne". Sicuramente la più drammatica è stata la fine di grey's anatomy con fiotti di sangue fin dal primo minuto, con vittime importanti ma non illustri.
DA QUESTO MOMENTO SI ASTENGA DALLA LETTURA CHIUNQUE PREFERISCA ASPETTARE I TEMPI MORTI DELLA MESSA IN ONDA ITALIANA.
Il Signor Clark sicuramente ne ha combinate di tutti i colori. Ha spaventato un sacco di gente. Ha dato il buongiorno a quell'ochetta di Reed con un buco in fronte. Ha forato un ascella a Karev. Ha tirato la Bailey fuori dal suo nascondiglio tirandola per i piedi. Spara all'altro tirocinante nascosto nell'armadio. Perfora anche Shepherd e provoca un aborto a Meredith. Direi nient'altro. Ah sì, perfora anche Owen coraggiosamente rientrato nell'ospedale per salvare Cristina che a dirla tutta se la stava cavando meglio di lui. Alla fine dei conti sì, sono morti i due anonimi tirocinanti giunti in forza dal Mercy West ma tutti i veri storici protagonisti se la sono cavata più che egregiamente. Unica remora è forse l'aver perso un piccolo gel per capelli che personalmente invoco dallo scorso anno, quando ho scoperto che l'attice che interpreta Meredith, Ellen Pompeo, era incinta per davvero. Nessun odioso fermo immagine finale per lasciarci 3 mesi senza sonno, nessun colpo di scena all'ultimo secondo. Da un lato dire: finalmente! Dall'altro non posso dimenticare come proprio Grey's ci aveva abituati a ben altro fin dalla prima serie quando all'ultimo sencondo entra in scena Addison, presentandosi come "la moglie".
Gia che l'ho citata, passo a parlare dell'altro finale. Quello di Private Practice. Sul filo della drammaticità anche lui, con una buone dose d'ansia allegata... ma di dimensioni leggermente ridotte. Tutta la faccenda si snoda intorno al fatto che Maya, figlia di Sam e Naomi, sedicenne e incinta, è coinvolta in un incidente stradale proprio quando sta correndo in ospedale per partorire. Alla guida dell'auto c'era Dell, ma nessuno se lo fila per un bel po'. I problemi sono altri: salvare sia Maya sia il figlio sembra improbabile. Violet inoltre ha appena scoperto di essere madre e chissà perchè vuole accudire, coccolare e accarezzare tutto quello che le passa davanti. Tutto questo ovviamente accade nel giorno dell'anniversario esatto dello squartamento dell'anno scorso. Quindi anche la sua psiche benissimo non è messa. Quel gran figaccione di Pete non sa cosa fare: fidarsi di Violet o restare accoccolato tra le braccia di Addison dove sta tanto bene? Mentre il dubbio attanaglia il nostro eroe, Dell dorme. Ah, non sta dormendo, è un aneurisma. Poco importa il fatto che in campo viene chiamata nientepopòdimenoche la sorella di Derek, neurochirurga a sua volta, visto che il tipo muore sotto i ferri. Neanche a dirlo invece Maya e pargolo si salvano sotto le esperte mani di Addison.
Facendo un paragone tra entrambe le intere stagioni, devo assolutamente confessare con rammarico che quest'anno ho preferito Private Practice di gran lunga. Molto meglio gli psico drammi della neonatologa che non sa se abbandonarsi all'amore verso Sam o salvaguardare l'amicizia con Naomi, piuttosto che tutto quel casino confuso del Seattle Grace Hospital. Shepherd che quasi non lo si è visto. Meredith che ha passato metà stagione a letto. Izzie che delira un po' e poi svanisce nel nulla. Troppo spazio lasciato ai nuovi volti che non avevano poi molto da dire, se non morire.
Sui finali invece devo dire che Seattle ha battuto Las Vegas. Appassionante lo schizzato che gira per l'ospedale chiedendo "te sei un chirurgo?" "Sì" BUM! "No" ALLORA SPOSTATI. Avvincente vedere anche i più protagonisti tra i protoginisti conciati per le feste. Cristina che scherza sulla possibilità che un serial killer giri per l'ospedale come fosse uno svago dalla monotonia. Derek che riflette sul fatto che essere operato sarebbe l'unico modo per vedere una sala operatoria. Nessun finto cattivo che tiene tutti in ostaggio per poi far fuori solo una formica. Un cattivo vero! Dall'altro lato invece drammi abbastanza gratuiti, genitori messi davanti alla possibilità che propria figlia e propria nipote muoiano contemporaneamente. Del che muore senza, quasi, neanche battere ciglio. La bambina che vede morire due genitori a pochissima distanza l'uno dall'altro. No, non ha senso. Però aspetto con ansia il ritorno per vedere come va con Sam.
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