Coscia di gatto flambè
Titoli scemi a parte, parto dalla recente vicenda Bigazzi alla prova del cuoco per compiere un piccolo ragionamento. Prima che il mio ragionamento a mente libera possa causare fraintendimenti, premetto che vivo con due gatti che considero un po' come se fossero fratelli \ figli e la sola idea che gli si possa fare del male ovviamente mi inquieta in una maniera inquantificabile.
Poi arrivano tutta la discussione su quello che è stato detto alla prova del cuoco. Sinceramente non ho visto la puntata e neanche sono andata a cercare il video su YouTube visto che tutto questo toccherà l'accaduto in maniera molto marginale.
Prima di tutto penso che vadano tolte tutte queste ipocrisie circolanti. Mi sembra OVVIO che mangiare un gatto non sia una bella cosa, che sia umanamente ripugnante e che nessuno al giorno d'oggi può andare dal macellaio e chiedere 2 etti di fettine di fesa di gatto. Fortunatamente esistono anche diverse leggi a tutela di questi piccoli esserini... ma non credo di dover essere io a sfatare quello che è sempre accaduto nelle campagne di tutta Italia, nel passato e forse ancora oggi. Buona parte del nostro territorio per fortuna non è una metropoli, esistono ancora aree intoccate dal grande sfracello umano e proprio lì, in quelle zone che paiono dimenticate dall'uomo, dove l'acqua spesso non arriva neanche in casa, dove parlare italiano è una questione per ricchi, dove comunicare significa aprire la finestra e urlare al tuo dirimpettaio, lì mangiare anche i gatti non è stato affatto strano in tempi di fame nera. Nessuno dovrebbe cadere dal pero. Ma è vero che come mangiavano gatti, altrettanto avveniva per piccioni, conigli... e qualsiasi altra bestia camminasse indisturbata per le vie del borgo.Altro tema che vorrei affrontare è la categorizzazione in "animali d'affezione". Cani e gatti sono specie protette proprio perchè rientrano in questa grantissima categoria. Assolutamente una buona distinzione... eppure, altra nota d'ipocrisia, quello che passa sulle tavole degli italiani non si può dire che siano tutti animali vulcaniani, senza emozioni, nati solo per essere carne da macello. Lungi da me dire che dovremmo tutti essere vegetariani, tutte le sostanze della carne sono necessarie al fisico umano, quindi è possibile considerare un margine di tolleranza a quello che dico, ma siamo sicuri che il cavallo non sia un animale d'affezione? Siamo sicuri che il coniglio non sia un animale d'affezione? Ma anche il cervo o l'agnello...
Non sarebbe forse il caso di allargare quest'area di protezione? O non sarebbe forse il caso di abolire la caccia prima di fingersi indignati? A me sembra che questo generale pudore sia andato un po' oltre... da un lato si vota per addirittura allargare il periodo della caccia, non si fa niente per vietare i test sugli animali ma ci si sconvolge se un tipo anzianotto e ruspante racconta di aver mangiato un gatto.
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