Televisionando
Mi sono resa conto che non ho ancora commentato il ritorno sui nostri teleschermi di un medico in famiglia. Finalmente Lele è tornato dall'Australia, Francia, America o dove cavolo era andato abbandonando 3\5 dei figli nella capitale. Porta con se i 2\5 mancanti e stranamente si conoscono tutti anche se si saranno visti 3 volte in vita loro. Quella che però manca è la dolce metà, Alice, persa in quel del X tuscolano probabilmente. Morale della favola ai 2 piccini manca Parigi e la mamma a quelli grandi scoccia il fatto che il padre non si sia visto da tempi immemori. Quindi tutti sono arrabbiati con tutti ma il più offeso della truppa è nonno Libero che si è dovuto sopportare tutta la piccionaia e ora finalmente può preparare il suo squallido fagotto e partire per la Puglia con moglie antipatica a carico. Ancora petulanti per casa sono anche Maria e Guido visto che casa loro è stata occupata da Cirilli (spero non vestito da Tatiana) che proprio non se ne vuole andare ma si innamora della cameriera, Melina, che si finge filippina per l'occasione ma è un po' come se io mi fingessi ballerina di danza classica. Cirilli, nella finzione Piccione, giustappunto ci casca come un pollo ma ancora non si è schiodato e anzi incominciano tutti a volergli bene come solo con Giacinto si era fatto. Roba da matti. Ciliegina sulla torta è il fatto che Maria finalmente si laurea ma è pure incinta. Come solo in Italia succede le viene offerto un postone di lavoro da un medicone di un ospedalone (e assolutamente NON perchè è figlia di un ricercatore\docente della sorbona) ed altrettanto come solo in Italia succede questo posto le viene soffiato via non appena il medicone di prima apprende della gravidanza. Sempre perchè non è raccomandata supera a velocità record un concorso presso la clinica dove, guarda un po', il marito è direttore e il padre presiede le commissioni d'esame. Casi della vita.
Al prossimo post per le dure critiche sulla nuova sigla e sulle nuove presenze femminili.
Al prossimo post per le dure critiche sulla nuova sigla e sulle nuove presenze femminili.
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