Quarantine

Sono assolutamente certa di aver ripetuto - ed anche più di una volta - che dovremmo tutti quanti dedicare un mese all'anno a fare tutto quello che ci piace e non abbiamo mai il tempo di fare a causa del lavoro, della vita, degli impegni e tutto quello che rende frenetiche le nostre esistenze. Ovviamente un mese in più oltre ad agosto, perchè quello serve per andare in vacanza. 
Ripensando a questa frase proprio in questi giorni tutto assume un significato diverso.
In questi giorni tutto ha un significato diverso. 
Diverso da qualunque cosa ci sia mai capitata prima, nel bene o nel male. Ovviamente più nel male che nel bene, perchè tutta questa situazione che stiamo vivendo è talmente alienante, talmente fuori dall'ordinario, talmente fuori da ogni regola che porta quasi a dimenticarsi da cosa è nata, perchè siamo arrivati a questo punto e cosa ci sia fuori da quella finestra.
Rimanendo in tema di citazioni colte. Max Pezzali una volta ha detto "ti alzi un giorno e non ci pensi più, la scorderai, ti scorderai di lei". Quello che non potevamo sospettare è che parlasse della nostra vita. Non di una persona, non di un evento, non di qualcosa in particolare. Della nostra vita prima che tutto questo avesse inizio. Stavo cercando di ricordare l'ultima volta che sono andata a mangiare una pizza fuori, l'ultima volta che ho guidato di notte, l'ultima volta in cui ho detto che sarei voluta andare in un posto e ci sono andata, direttamente, senza rinunciare all'intento, senza telefonare prima per chiedere se fosse aperto, senza preoccuparmi della coda che avrei dovuto fare per accedere. 
Non sto parlando di tanto tempo fa, non era un'altra vita, un altro tempo, un altro posto: probabilmente basta tornare indietro solo all'inizio di questo mese ma è evidente che in queste poche settimane il mondo abbia incominciato a girare in tutt'altro verso. Il tempo non è più quello che conoscevamo, corre ad altri ritmi, detta altre necessità. Le nostre abitudini sono state totalmente stravolte, è stato traumatico all'inizio ma adesso, adesso che ci siamo dentro, sembra quasi non esserlo più. Ci siamo adattati ad una serie di nuovi usi, nuove abitudini e nuove routine che probabilmente sconvolgeranno i prossimi 10 anni delle nostre vite ma dalle quali io intendo prendere il meglio di quello che possono offrire. 
Ripartendo dalla frase iniziale: la vita frenetica di tutti i giorni ci porta via molte delle nostre possibilità. Chiunque di noi, se avesse più tempo, vorrebbe leggere di più, approfondire una materia, studiare una lingua... o banalmente imparare a cucinare / cucire / piegare le lenzuola o sbrinare il freezer. Questo è il momento giusto, questo è il momento per prendere quella passione, quella necessità, quell'interesse ed approfondirlo come si deve. Sono stufa di sentire le persone intorno a me che si annoiano, che non sanno cosa fare, che non vedono l'ora di evadere da questa quarantena per tornare alle loro vite di tutti i giorni... e di cui si sono lamentate fino al giorno prima di entrare in casa con 15 kg di pasta e 104 rotoli di carta igienica sotto al braccio.
Là fuori dalla finestra c'è un mondo, un mondo chiamato a lavorare attivamente per questa emergenza. Non pensiamo solo a medici, infermieri, ricercatori, biologi e tutto il comparto scientifico, ma anche commessi dei supermercati, i corrieri e postini. Trasportatori che riforniscono i negozi e gli incaricati a portare la spesa a casa.  Tutte persone che si stanno rendendo assolutamente necessarie alla nostra sopravvivenza.
Tutti gli altri, noi tutti, siamo chiamati a fare la nostra parte semplicemente stando fermi. Senza metterci tra i piedi, senza intralciare il traffico, senza complicare una situazione che già di per sé è molto delicata. Fermi, all'interno delle nostre case, con tutte le nostre comodità, i nostri beni di prima necessità, le nostre cose... e tutto il tempo del mondo a nostra disposizione.
Queste riflessioni nascono dopo giornate intere passate a sentire amici, parenti e conoscenti lamentarsi per il non sapere che fare, perchè il tempo non passa più, dichiarando di essere ormai alla frutta e giri di parole di questo tenore.
Come si può non saper godere del tempo a nostra disposizione? Pensate se tutto questo fosse successo qualche anno fa... sarebbe stato un disastro, ancor più di quanto non sia e sarà in questo caso. Niente e-learnig, niente telelavoro, forse saremmo finiti tutti comunque chiusi in casa ma senza i prodigi dell'ADSL o della fibra ad intrattenere le nostre giornate. Senza Chiara Ferragni che sfancula le pseudo influencer al di là dell'oceano, senza le dirette instagram dei nostri beniamini dal salotto di casa loro, senza Virtual GP per sopperire alla sospensione della Formula 1, senza questo mondo di conoscenza a portata di mano. Come non volerne approfittare?
Oppure no. Si può decidere di godere del proprio tempo semplicemente rilassandosi, aprendo la finestra e godendo del fatto che l'aria è meno inquinata che mai, godere dell'assenza di rumori molesti, di voci e di schiamazzi. Godere del canto degli uccellini e rilassarsi, riposarsi e depurarsi dalla frenesia della vita di tutti i giorni.

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