Just a stranger on the bus

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Probabilmente non ho mai parlato della volta in cui ho scandalizzato la maestra disegnando Dio con la gonna.
Facciamo un passo indietro per spiegare meglio la situazione.
C’è stato un tempo in cui andavo a scuola e ancora confondevo le lezioni di religione con quelle di disegno.
Facciamo un altro passo indietro, che probabilmente è meglio.
Il mio orientamento spirituale si colloca ad un punto intermedio tra l’ateismo e la blasfemia. Ritengo di essere in grado di rispettare abbastanza chi la pensa diversamente da me, ma fino al limite in cui la loro sfera non viene ad intaccare la mia sfera. Partecipo ai matrimoni in chiesa se vengo invitata, ma non chiedetemi il segno di pace. Preferisco stare nelle ultime file per non dare nell’occhio quando non faccio il segno della croce, ma mi incazzo come una bestia quando ai funerali parte tutto quel pippone del pentiti, pentiti, pentiti perché se un dio esiste e il mio caro è appena morto, probabilmente chi si deve pentire e vergognare per non aver saputo fare il proprio lavoro non sono io. Non bestemmio ritenendo che vi siano abbastanza cose terrene contro le quali accanirsi, ma non disdegno l’umorismo, anche se non nero almeno un po’ abbronzato sull’argomento.
Per esempio, la sapete quella del miglior difensore della storia?
Secondo qualcuno è stato l’avvocato di Barabba che non solo è stato in grado di far scagionare il proprio cliente ma è anche riuscito, in un colpo solo, a far condannare un innocente, e non un innocente qualsiasi ma uno di tale caratura.
Secondo qualcun’altro il titolo spetta di diritto all’avvocato di Gabriele, l’Arcangelo, che dell’innocenza del proprio cliente ha convinto persino San Giuseppe. 
Non ho mai frequentato il catechismo, anche perché su queste basi credo che mi sarei stata l’unico caso di bocciatura in 2000 anni di storia, però ho frequentato la scuola dell’obbligo in anni in cui una lezione di religione ancora potava confondersi con un corso di scrittura creativa o con una lezione di disegno. All’asilo ma anche ai primi anni delle elementari ho sempre incontrato insegnati di religione che sostanzialmente svolgevano la propria lezione raccontandoci una favola (voi com’è che le chiamate, parabole?) e poi facendoci disegnare qualcosa a tema. Fiumi di pecore e colombe svolazzanti per pasqua e stelle comete come se piovesse a Natale. Ah… il Natale. Non è la festa più bella dell’anno?
Questo ricordo si piazza più o meno negli anni della scuola materna, la maestra parlava e io disegnavo. Non so bene che periodo dell’anno fosse o cosa ci stesse raccontando, sta di fatto che io ho incominciato a perdermi nei miei pensieri come al solito e mi sono distratta. Ho iniziato a disegnare senza pensare bene a quello che stavo facendo ed è così che, sul più bello, mi sono resa conto che la figura centrale al foglio aveva un’ampia gonna gialla. Chiaramente un errore! Come ne esco, come rimedio. Vado dalla maestra e le chiedo un altro foglio. Erano i primi anni ‘90 ma il sistema scolastico era già al collasso, non c’erano fogli da sprecare in questo modo, mi chiede perché, le dico che avrei preferito rifare il mio disegno ma lei mi invita a portarle quello che avevo fatto fino a questo momento per analizzarlo insieme. Quando vede la figura femminile mi guarda intensamente e cerca conferma del fatto che quello per me sia dio. In verità no, mi ero distratta e probabilmente quella era mia madre, mia zia, mia nonna… ma come potevo dirle che di tutto quello che ci aveva raccontato in mattinata non mi era rimasto in zucca niente?
Beata infanzia, priva di freni inibitori e senso del pudore. Davanti a me un bivio: confessare di non esser stata attenta o farle credere che quella era la mia versione del mondo? Io volevo solo un altro foglio! Avrò avuto quattro anni ma già non avrei potuto tollerare di passare come una studentessa poco diligente, ho scelto la seconda strada e credo che la maestra a quel punto abbia voluto iniziare con me una discussione teologica di cui, purtroppo, non ho alcuna memoria.
In ogni caso, tutto questo per dire che ho iniziato a vedere Good Omens, serie TV made in Amazon Prime che potrebbe avere ad oggetto la fine del mondo e non essere adatto a questo periodo storico, ma lo fa in modo comico, che invece va molto bene. 
E comunque in questa serie dio è una donna.

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