Jane Eyre - Charlotte Bronte

Andando a scavare nella memoria storica di questo blog è facile trovare traccia del fatto che già un anno fa mi fossi ripromessa di leggere Jane Eyre. In realtà credo di aver letto quel libro almeno 6 mesi prima di averne scritto il post e, se vogliamo essere ancora più sinceri, credo di aver inserito definitivamente il titolo nella mia wish list molti anni prima andando a vedere il film al cinema. Correva l'anno 2011 e io, di quel film, non ricordo assolutamente niente se non la scenetta fatta poco prima che il film iniziasse con un simpatico gruppo di anzianotti di città. 
Lo scenario era il seguente: grande multisala di città, sala completamente vuota nel momento in cui io e la persona che mi accompagnava entriamo. Cerchiamo i nostri posti, numeri 15 e 16 fila H, anche se evidentemente non è che ci fosse da prendersi a gomitate. Era inverno, lo ricordo per la pila di cappotti, sciarpe, guanti che abbiamo creato in un angolo proprio mentre le luci si stavano spegnendo per dare il via alla grande maratona di spot pubblicitari e trailers che come al solito precedono il film vero e proprio. In quel momento, nel buio più completo, si avvicina uno dei signori anziani di cui sopra, si avvicina e mi fa notare che il posto 15 in realtà è occupato. "Bhe si, è occupato da noi" è la prima cosa che mi viene in mente da dire. La persona che mi accompagna è molto più diplomatica di me: riprende i biglietti che aveva messo in tasca prima che scoppi una guerra generazionale e si rende conto che, effettivamente, i posti che ci erano stati assegnati erano il 16 e 17 della stessa fila H. Come è andata a finire? Che pur davanti ad una sala completamente vuota, pur rendendosi conto che in alcun modo la visione sarebbe mai potuta essere compromessa... ci hanno chiesto di alzarci dal loro posto e slittare un po' più in là. Tale rigore mentale è certamente ammirabile. 
A rigor di logica avrei voluto chiedere di smetterla di commentare ogni due minuti durante tutta la proiezione ma il mio tasso di tolleranza apparentemente si è dimostrato più alto del loro. In ogni caso il film mi piacque molto e promisi in quell'istante di recuperare il romanzo prima o poi. 
Più poi che prima.
Anno 2019: ho letto Jane Eyre e ne è valsa assolutamente la pena. 
Per una serie di sfortunate coincidenze questo romanzo è capitato in un momento della mia vita in cui per essere completato ci sono voluti quasi due mesi che, secondo i miei standard, è un lasso di tempo senza senso. Ma è andata così. Due mesi in cui, nonostante tutto non ho mai pensato di abbandonare l'impresa, non ho creduto per un solo istante di non farcela, non mi sono mai sentita indurre in tentazione da altri titoli sul comodino... perchè Jane Eyre è un capolavoro letterario e non ci voglio io a ribadirlo. 
Jane Eyre è il romanzo che almeno una volta nella vita dovrebbe essere letto da chiunque. E' un'opera d'arte che prescinde dalla sua trama, dalla storia di Jane Eyre, dalla simpatia  che si possa o meno provare nei confronti dei suoi protagonisti. Jane Eyre è il romanzo che riporta l'asticella del proprio buon gusto letterario al proprio posto. Il romanzo che dovrebbe essere letto anche solo per riuscire a calibrare ogni altra lettura che si intraprenderà nella propria vita. Rimette al proprio posto il concetto di lessico, sintassi, ortrografia, sinonimi, contrari e punteggiatura. Jane Eyre deve essere letto. Punto. 

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