C'è Buddha in fila indiana

Pare che da quello che io dico, faccio, penso, scrivo quotidianamente non si capisca abbastanza quanto io sia in fissa - e ormai da anni - con lo Yoga. Credo che l'argomento debba essere maggiormente approfondito perché lo Yoga è una pratica sicuramente molto famosa ma forse non abbastanza conosciuta... e tutti dovrebbero conoscere lo Yoga. Tutti dovrebbero incominciare a praticare yoga. 
Una disamina puntuale partirebbe da una illustrazione delle origini dello Yoga dalla modalità di esercitare yoga e dei suoi benefici. Ma io non sono una persona puntuale e, prima di iniziare un argomento così serio e così, probabilmente, in parte anche noioso - o quantomeno meritevole di una maggiore attenzione o predisposizione all'ascolto - ho deciso di incominciare con un qualcosa di più soft, qualcosa che possa incoraggiare ad approfondire l' argomento. Oggi vi illustrerò l'utilità pratica che la familiarità con le posizioni yoga ha nella vita di tutti i giorni. 
Le immagini a supporto ovviamente non sono mie fotografie ma sono state tratte dal libro La scimmia yoga di Sara Bigatti ... che se mai dovesse venire a conoscenza di tutto questo spero sinceramente possa perdonare tutto ciò che sta per seguire.
Per portare a termine una buona pratica dello Yoga è fondamentale incominciare dal riscaldamento incominciare a risvegliare i muscoli respirando e allungandoli piano piano. Già da questa fase è possibile incontrare una posizione molto molto utile nella vita di tutti i giorni: si tratta di una inclinazione leggera ma fondamentale quando, entrando in autostrada, ci si ferma un po' troppo lontano dalla macchinetta che distribuisce i biglietti. La storia la conosciamo un po' bene tutti: basta fermarsi qualche centimetro troppo lontano e, quando quelli dietro si rendono conto che ci vuole qualche secondo in più per arrivare a far alzare la sbarra e ripartire, incominciano a suonare come se gli stessi rubando i 2 secondi più importanti della loro vita. Fatelo per loro. Fatelo per quelle persone che veramente ogni mattina lottano con i due secondi più importanti della loro vita. Impegnatevi a lungo e a fondo in questa posizione e raggiungere il distributore non sarà più una missione impossibile. La seconda soluzione sarebbe quella di imparare a guidare e fermarsi vicino alla colonnina ma non diamoci dei limiti, prima o poi arriverà anche quello.
La seconda posizione è una torsione non molto profonda la si può fare all'inizio pratica sempre in fase di riscaldamento per incominciare a muovere anche la colonna vertebrale. Io credo che questa posizione sia fondamentale ogni volta che dimentichiamo qualcosa sul sedile posteriore della macchina. Prima di incominciare a sbracciare per raggiungere il telefono, le chiavi, il portafoglio o quello che è, è fondamentale avere una buona flessibilità nella schiena. Non meno importante: questa è una posizione yoga particolarmente adatta agli studenti di ogni grado e livello... ma soprattutto per quelli che hanno bisogno di copiare da quello dietro non farsi sgamare dal prof! La flessibilità in questi casi è una dote imprescindibile ma non è un talento innato e con un po' di forza e di costanza sono certa che sia alla portata di tutti.
Quante volte ci è capitato di entrare in un bagno pubblico e maledire il giorno in cui il creatore non ha avuto idea migliore per espellere i liquidi in eccesso? Una macchina perfetta un corno! Il corpo umano ha delle imperfezioni imperdonabili, ci obbliga a tollerare cose di per se disgustose, ci impone gestualità e riti ripugnanti. Ci obbliga ad espellere muco dal naso, starnutire,  scoppiare brufoli e andare in bagno. E' tutto altamente disgustoso se ci si pensa bene. Ancor peggio se almeno una di queste attività è necessario compierle all'autogrill. 
Autogrill, uffici pubblici, bar, discoteche o tribunali. Non c'è luogo che si salvi: ovunque si trovano bagni pubblici al limite della decenza umana. L'unica soluzione è munirsi di addominali d'acciaio e resistere alla forza di gravità. Anche a questo proposito lo yoga viene in soccorso con una posizione semplice ed essenziale: la posizione della sedia. E' sufficiente abbassarsi lentamente, peso del corpo sui talloni, spalle basse e braccia e sguardo verso l'alto. Come a voler pregare il cielo di riuscire a porre abbastanza distanza tra te e il coacervo di malattie infettive che ti guardano dal basso.

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