Il profumo delle foglie di Limone - Clara Sanchez

La prima cosa che compare ogni volta che si compie una ricerca on line su questo libro è il numero di copie che sono state vendute: un’autrice da xxxmilioni di copie, è uno dei best sellers del nuovo millennio… ed io diffido moltissimo dai best sellers. Non è che devo sempre fare la schizzinosa ma è evidente che se un prodotto attira l’attenzione delle masse in tali proporzioni non può che essere un prodotto, anche a livello qualitativo, adatto ad un pubblico ampio e variopinto.
Alla fine mi è capitato tra le mani e la mole non sembrava per niente rassicurante. Giunta alla fine della lettura non posso che ammettere quanto mi fossi sbagliata!
Non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina e, in un caso come il presente, dove una copertina il mio volume usato e abusato non la aveva, mai errore fu più fatale. Per questo motivo il profumo della foglie di limone è un romanzo che coinvolge e appassiona fin dalle prime pagine e merita di essere letto tanto più in una società che pare aver già incominciato a dimenticare le lezioni della storia.
Ragionando su un argomento analogo qualche tempo fa sono giunta alla consapevolezza che la mia sia praticamente l’ultima generazione ad avere nonni in grado di raccontare della guerra. Per tutti gli altri, molti degli orrori di inizio dello scorso secolo sono già eventi letti sui libri di storia, qualcosa che c’è stato ma allo stesso livello dei sumeri o dei fenici… o poco più.
Anzi, diciamo che spesso i programmi scolastici di storia conferiscono maggiore dignità al Longobardi che non alla storia contemporanea e moderna. Tutti studiamo storia con la consapevolezza che sia la storia dell’uomo, in pochi riescono ad astrarre tutta quella mole di nozioni per realizzare davvero che sono cose realmente accadute. Sono tutti eventi letti sulle pagine di un libro, un po’ come Harry Potter.
Credo che chiunque, fino alla mia generazione, abbia ricevuto dai genitori o dai nonni moltissime lezioni e moltissimi racconti sulle guerre, di povertà, di un mondo paradossalmente tanto vicino quanto diverso dal nostro. Per fare degli esempi: corrente elettrica, linea telefonica, televisore, acqua in casa. Parlando con ragazzi più giovani di me di neanche 10 anni ho avuto serie difficoltà a fargli capire cos’era un walkman. Delle musicassette avevano sentito parlare dai loro genitori. Oh mio dio!
"Il profumo delle foglie di limone" riporta un po’ di dimensione reale ad eventi che, senza un racconto diretto di chi l’ha vissuto, rischierebbero di assumere un po’ la dimensione della favoletta, di qualcosa che è successa ma non è più attuale, perchè oggi i tempi sono differenti…
Ma quei tempi sono dietro l’angolo. Quella fetta di drammatica storia si è svolta praticamente ieri pomeriggio. Lo sa bene Julián che di quell’orrore è stato vittima e, sopravvivendone miracolosamente, dalla stessa è stato tormentato per tutta la vita. Julian oggi ottantenne vittima di tutti quegli acciacchi tipici dell’età. Quella sua parentesi nel campo di concentramento di Mauthausen lo ha sempre ossessionato, nei primi anni dopo la liberazione ha collaborato con le forze che hanno ricercato, indagato e perseguito i responsabili degli avvenimenti tanto da farne un chiodo fisso anche dopo essere andato in pensione.
La sua attenzione in Spagna è stata attirata da un vecchio compagno d’armi, un suo amico di gioventù con il quale ha condiviso anche l’esperienza del campo di concentramento, che andato a trascorrere i suoi ultimi giorni di vecchiaia in una casa di riposo sulla costa spagnola, ha avuto modo di incontrare alcuni dei più temibili volti noti.
Julian si reca in spagna armato delle peggiori intenzioni, lì si imbatterà prima di tutto in Sandra, una giovane e ingenua ragazza che, all’esito della vicenda narrata, ne uscirà trasformata e consapevole. Più responsabile davanti alle sfide della propria vita, ancora più consapevole delle meschinità umane. Purtroppo incontrerà anche i suoi carnefici, forse più diabolici e meschini che mai con i loro segreti, i sotterfugi e gli inganni ma anche loro, incredibilemente, mortali e fallibili alla fine di tutto.
E' una lettura che oltre a far riflettere, riesce a conferire quel giusto alone di mistero, ad appassionare senza cadere nell'eccessiva pesantezza. E' un romanzo che si lascia leggere con leggerezza e si finisce inevitabilmente per affezionarsi ai suoi protagonisti.

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