Le ceneri di Angela - Frank McCourt

Sono solita distinguere i libri che leggo in due grandi categorie: quelli che consiglieri a mia nonna e quelli che mi vergognerei a mostrarle persino in copertina. E' stata mia nonna ad immettermi, quando ero piccola e tenerella, nel mondo della lettura, a consigliarmi i primi testi fondamentali e ad imprestarmi ciò in cui mi volevo cimentare. Il mio letto in casa sua era piazzato vicino alla libreria e io, tutte le sere, mia addormentavo scorrendo gli occhi su tutte quelle copertine colorate, misteriose e affascinanti. Incominciando ad andare a scuola mi è capitato di poter essere io ad imprestarle e farle leggere qualcosa per poterne parlare una volta concluso. Avere il suo punto di vista su molte letture che mi erano passate davanti agli occhi, certe volte con un po' troppa leggerezza, era una fonte di arricchimento personale che non potrà mai più avere eguali nella mia vita. 
Sono ben consapevole di leggere molte cose brutte, questa consapevolezza mi sorge anche - e soprattutto - da questo interrogativo: lo consiglierei mai a mia nonna? Se la risposta è "lo nasconderei sotto il materasso perchè non sappia neanche che mi è passato tra le mani" allora era un libro brutto. Spero davvero che mia nonna vorrà perdonarmi per aver letto Fabio Volo.
A questo giro ho un profondo conflitto interiore: io questo libro a mia nonna non lo consiglierei mai, ma non  perchè brutto ma per l'estremo realismo e l'estrema lucidità con la quale Frank McCourt ha descritto quella fase terribile della sua vita! Le ceneri di Angela è, infatti, la storia autobiografica e romanzata di Frank McCourt ambientata all'inizio del novecento. 
Frank McCourt nasce - da Angela, negli Stati Uniti, nel 1930. Cresce in un contesto di estrema povertà, estrema miseria ed ignoranza. I suoi genitori, pur essendosi conosciuti in America, hanno entrambi origini irlandesi ed è proprio in Irlanda che l'intera famiglia si trasferirà dopo la morte di Margaret, l'ultimogenita di casa McCourt. 
In Irlanda le cose non andranno affatto meglio, la povertà, la miseria si fanno sentire ancora più che in America, Limerick è una realtà tra le più disgraziate tra quelle che avrebbero mai potuto incontrare, la vicinanza con la famiglia di origine non ha aiutato per niente e, in compenso, i fratelli di Frank hanno continuato a nascere e morire come se non ci fosse un domani. Lui stesso si ammala gravemente, più di una volta, ed è costretto ad un soggiorno piuttosto prolungato in ospedale. 
Spesso non ci sono abbastanza soldi per sfamare l'intera famiglia, per nutrirsi come si dovrebbe, i bambini McCourt sono spesso definiti "pelle e ossa" e vivono di sussidi statali. Il mondo dei sussidi è descritto anch'esso con una lucidità ed un realismo spesso drammatico: è una lotta tra poveri. Non ci sono abbastanza fondi per aiutare tutti. Non solo non ci sono abbastanza vestiti per coprire tutti ma non ci sono neanche coperte, tovaglie, tende o lenzuoli. Si dorme su letti affollati di pulci e ci si copre con i cappotti. Non esistono magliette da casa, da scuola o per giocare: la maglietta è una e una soltanto, la si usa a qualunque scopo e si prega che possa durare abbastanza finché non si ha modo di recuperarne, in qualche modo, un'altra. 
La figura descritta con maggiore crudeltà e realismo è quella del padre, un uomo che ha amato enormemente i propri figli ma mai stato abbastanza forte per superare la propria dipendenza dell'alcool. Un uomo che ha spesso avuto molta difficoltà ad ottenere - e spesso a mantenere - un lavoro ma che, anche nei momenti di buona, non è mai riuscito a portare a casa un solo centesimo spendendo tutto quello che riusciva maldestramente a guadagnare al pub. 
Con l'inizio della guerra in molti sono quelli che sono riusciti finalmente a dare una svolta alla propria vita... tutti, ovviamente, tranne i McCourt che, invece, sono sprofondati ancor più nella loro povertà. Il padre, come molti altri uomini, parte per l'Inghilterra: la promessa è quella di lavorare e mandare a casa i soldi tutti i fine settimana per sfamare la famiglia. Questi soldi non solo non sono mai arrivati ma, in poco tempo, anche il padre ha smesso di fare ritorno. Avendo un uomo impiegato in famiglia i McCourt non hanno avuto neanche più diritto ai sussidi... fino ad arrivare a bruciare le traverse in legno di casa pur di avere un minimo di riscaldamento nei freddi inverni irlandesi. Questo ovviamente ha portato, in breve tempo, il tetto a cadergli sulla testa e a finire - come se non bastasse - in mezzo ad una strada. 
Non dimentichiamoci, però, che questa è un autobiografia. Frank ha rischiato di lasciarci le penne almeno un paio di volte prima di compiere 10 anni ma è riuscito ad uscire dagli insalubri vicoli di Limerick, andare in America e diventare un professore universitario. Grazie alle ceneri di Angela scopriamo un pezzettino di questo lungo percorso ma, soprattutto, scopriamo come tutto questo è iniziato. Come ha iniziato, pur nell'estrema povertà e circondato dall'estrema ignoranza, ad avvicinarsi al mondo della lettura, chi gli ha passato i primi libri e come ha incominciato addirittura a guadagnare i primi soldi scrivendo e leggendo per altri. E' sempre stato un ragazzo intraprendente, non si è mai arreso perseguendo i propri obiettivi e, pur raccontando di vicende e situazioni di una crudeltà feroce, ne parla con una leggerezza ed un'ironia difficile da replicare.
Questi, in sostanza, i motivi per cui consiglio di voler affrontare la lettura di questo romanzo. Questi, in sostanza, i motivi per cui non sono certa di voler consigliare la lettura di questo romanzo a chi, l'epoca della guerra l'ha vissuta veramente, chi ha idea di cosa sia la fame e, magari, ha visto morire davanti a sé tanti cari per malattie che oggi fortunatamente abbiamo quasi cancellato anche dal nostro vocabolario.

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