Saving Mr. Banks

Oggi, per dire, sono andata in banca.
Mio nonno era solito uscire di casa alla mattina annunciando: "oggi vado a litigare in banca!". Io, almeno, sono andata in banca ma senza l'intenzione di litigare anche se ho finalmente capito le sue motivazioni. Anche perché non mi capita molto spesso di andare in banca... diciamo che l'ultima volta è stato quando ho aperto il conto corrente, per tutto il resto c'è l'home banking. Ma voi come fate a vivere senza home banking? Ma torniamo a noi.
Non entrando molto spesso in banca non ho proprio familiarità con certi meccanismi. Ho capito facilmente la faccenda della doppia porta senza attacchi di claustrofobia immotivati ma, una volta entrata, trovando una coda da un lato, un'altra coda da un altro lato, dove lo sportello è un po' più basso e gli impiegati non stanno nelle loro cellette, e una scrivania isolata sul lato opposto della sala, davvero non ho saputo dove piazzarmi. La volta che ho aperto il conto me lo ricordo di essermi seduta alla scrivania isolata, quindi l'ho esclusa subito dalle possibilità. Nel dubbio mi sono messa in coda agli sportelli.
Arrivata al mio turno mi avvicino allo sportello e faccio sapere all'impiegato di aver bisogno di un libretto degli assegni. Noooo... deve chiedere all'altro bancone! Mi scuso, mi reco all'altro bancone e mi domando da cosa avrei dovuto intuire che è di là che distribuiscono libretti degli assegni. Tant'è. 
All'altro bancone ovviamente c'è gente, mi metto in un angolo e aspetto pazientemente  ma l'impiegata, dopo 5 minuti, alza gli occhi dallo schermo del PC e mi chiede di cosa avessi bisogno: io qua ho da fare una cosa lunga chiedi allo sportello! Ma io ne vengo dallo sportello e... ci giriamo tutte e due dall'impiegato allo sportello che, per non saper né leggere né scrivere, era sparito nel nulla. 
Così come era sparito il primo impiegato, nello stesso modo dal nulla ne è comparso un altro. Forse era nascosto dietro al bancone, era accucciato dietro alla scrivania, chi può dirlo, però è stato gentile: vieni, ti preparo io il libretto. Bene.
Il tipetto all'inizio è stato molto timidino, ti posso aiutare, qual è il tuo numero di conto, come ti chiami, domande così. Mi ha spiegato per bene cosa dovessi firmare, a cosa fare attenzione, come compilare gli assegni... poi però, mentre ero distratta a firmare i papiri che mi ha messo davanti, dal nulla, se ne esce con discorsoni impegnativi sulla possibilità di creare un fondo pensione, accantonare dei soldi e cose di questo genere. Cerco di fare la vaga ma più sono gentile e cerco di starlo ad ascoltare più entra nel dettaglio e sento dentro di me sempre più forte il dispiacere per l'illusione che gli sto per recare. Dopo qualche minuto che parlava non volevo credesse di avermi convinto, cerco quindi di interrompelo, sempre gentilmente, facendo riferimento a non specificate esigenze che non rendessero questo proprio il momento migliore per accantonare dei soldi. Impugno il mio preziosissimo libretto degli assegni e fingendo simpatia gli dico: mi serve giusto questo per spendere la metà di quello che ho! Se vede la mia situazione non è che rimanga poi molto da accantonare... Sorride anche lui, credo di avercela fatta ma non è un pivello, non lo frego con così poco.
Sei mica interessata ad una questione di prestiti? Perchè allora la Banca è in grado di offrire... torno a sorridere e, nuovamente declino l'invito. Non ho bisogno di prestiti, grazie. Spero di farcela con quello che ho ancora da parte, poi forse le cose andranno meglio... Lui cerca di scusarsi, forse ha fatto una gaffe, io gli dico di non preoccuparsi, ma lui per niente intimidito dalla situazione tenta di illustrarmi tutte le possibilità di un prestito da restituire in... con interessi al...
Non sono nata ieri neanch'io: beh! Non mi servono prestiti ma se vuoi mi pui trovare un modo perchè io possa spendere meno di conto corrente? Sbianca. No, vedi, a me sembra che ultimamente sto andando a spendere un po' troppo per la gestione o sbaglio? Torna a guardare le mie spese e non capisce. Provo a fargli degli esempi e torna a non capire, per lui tutto nella norma. Poi però propone delle simpatiche iniziative della banca per avere un euro di sconto al mese. 
- Se addebitassi lo stipendio...
- Non ho uno stipendio!
- Quando addebiterai uno stipendio...
- Ho partita IVA non addebiterò uno stipendio!
- Con dei fondi obbligazionari della Banca potresti...
- Ma la Banca non è sull'orlo del fallimento?
- Eh sì, però...  
- Vabbè, va bene così grazie!
- Quanti anni hai?
- 30!
- Eh, allora no...
In quel momento ho una strana sensazione, il mio sesto senso mi dice che da un secondo all'altro avrebbe potuto incominciare a tirare fuori dal cassetto della scrivania, una meravigliosa batteria di pentole da 33 pezzi, alla quale comunque si aggiunge il televisore al plasma da 32 pollici, la coperta in lana merinos e l'immancabile mountain bike con cambio shimano. Ho deciso di defilarmi, ringrazio, inizio ad allontanarmi dal banco ma ancora non è sazio...
Visto che hai partita IVA... POS ti può servire?

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