The Good Wife - il punto di non ritorno

Il punto di non ritorno del matrimonio tra Alicia e Peter probabilmente si è materializzato molto prima di quanto non ci abbiano voluto far credere, perchè l’aver scoperto della tresca tra Kalinda e il marito forse è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma che il marito la cornificasse come un’alce era già faccenda nota e digerita. Questa notizia probabilmente l’ha tanto più ferita per il “tradimento” ulteriore ricevuto dall’amica.
Il vero punto di non ritorno con il marito è arrivato nel momento in cui lui ha preteso di uscire dal salotto e dividere nuovamente la camera da letto. Perchè se non si divorzia è così che inevitabilmente deve andare a finire: vada per il periodo di stallo, vada per la pausa… ma a lungo termine come dovranno andare a finire le cose?
La pretesa del marito certamente ha interrotto quella che era ormai la routine quotidiana, per quanto anomala, per insinuare il seme del dubbio: è davvero questo che dovrà andare avanti finchè morte non ci separi?
Poi è arrivata la notizia dell’ulteriore tradimento a ricordarle di che pasta è fatto l’uomo che ha sposato, l’uomo che sicuramente tornerà a galla una volta che le cose dovessero tornare come un tempo, con la quotidianità e tutto il resto. Ed è qua che Alicia ha dimostrato al mondo di che pasta è fatta: l’ha sbattuto fuori, senza se e senza ma, pronta a partire per nuove avventure.
E giunse l’attimo che tutti stavamo aspettando dall’inizio della prima puntata: l’attimo in cui Will e Alicia si guardano negli occhi e realizzano di essere, per la prima volta dopo tanto tempo, sulla stessa lunghezza d’onda. Alicia finalmente è riuscita a togliersi dalle spalle il proprio fardello: non è costretta a portarsi ogni responsabilità in spalla, se vuole può fare qualcosa per essere felice. E Will non ha mai aspettato altro, è sempre stato innamorato di lei, dall’era dei tempi, nonostante tutto l’impegno profuso nell’andare avanti e non piangersi addosso.
E siamo qui, all’apice dello splendore di The Good Wife, proprio il momento che intendo ricordare con il presentimento che le cose non possano andare che a peggiorare… perchè la vita andrà inesorabilmente avanti, perchè prima o poi scoppiano tutte le bolle di sapone e perchè nella lunga serialità è un po’ questo che bisogna fare, iniziare anche a parlare d’altro, perchè di qualcosa bisognerà pur parlare o si chiudono i battenti. Nella speranza di tornare qua a smentirmi tra qualche tempo, non posso che non constatare la serenità e la pace offerta da questo momento, quando si abbandonano tutti i fardelli non necessari e ci si ferma a riflettere sul fatto che la vita sia una e non è necessario avvelenarsela tutta quanta: anzi, forse è proprio il caso di non fermarsi troppo a rifletterci su e donarsi dei momenti puramente egoistici senza ponderare troppo sulle conseguenze delle proprie azioni.
Poi c’è Will Gardner che è un gran figo (questo non so se l’ho già detto) … cara la mia Alicia, come hai fatto a reggere fino a questo momento?

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