Uomini con piedi con patate

Dev'essere davvero difficile essere uomini al giorno d'oggi. Dev'essere davvero difficile essere uomini in un mondo che ti impone di sottostare ad un determinato stereotipo. Giusto per non passare da sfigato, da "sbagliato". Uomini, ve lo dico con il cuore: ribellatevi.  O passerete per dei cretini. Meglio cretini che sfigati?
Dev'essere difficile essere uomini in un mondo in cui pare figo dover sgasare, per farsi bello agli occhi di lei, superando uno scooter in mezzo alla strada. Perché, amico mio, ti piace vincere facile? Te, in automobile, per davvero ti vanti di essere riuscito a superare uno scooter di bassa lega? Non dico un grande scooter, di quelli potenti. Uno di quelli di città, di quelli bassi bassi per essere tranquillamente guidati da una donna alta due mele o poco più. E quel colpo di clacson tirato fuori all'apice della manovra, caro, mio, torno a ripetertelo, te lo puoi infilare dove dico io. Tanto più che avevo ragione io. 
Parta la premessa, perché non è che siam qui a far ballar la scimmia. Prima che parta il solito conflitto su donne che non sanno guidare, donne che vanno piano, donne che... bah. Come se a noi la patente la desse un ente di beneficenza mentre quella per gli uomini è un vero attestato di mascolinità. A me, che mediamente non ho nulla da dover dimostrare, non da fastidio essere sorpassata. Mettiamola così: spesso sono io a mettermi da un lato quando mi rendo conto di andare piano, o preferire andar piano, per esempio quando piove forte. Mi metto da un lato, aspetto che non ci sia nessuno e riparto in tutta tranquillità. Perché non viene meno la mia autostima: preferisco non avere nessuno alle calcagna. Mi metto da un lato anche quando mi rendo conto che quello dietro ha molta più fretta di me: anche quando sto andando ad una velocità regolare, piuttosto che avere qualcuno attaccato al bauletto lo faccio passare. A me non ne va niente arrivare a lavorare mezzo minuto più tardi: voi davvero avete fretta di arrivare in ufficio la mattina. 
Poi però capitano sere in cui sono io quella che, già di mio, ha fretta. Perché sono appena fuggita da studio e non vedo l'ora di allontanarmi più velocemente possibile. Si tratta anche di strade che percorro tutti i giorni, spesso più volte al giorno, conosco come le mie tasche e percorro con una certa sicurezza. Però quello dietro deve far vedere alla bionda al suo fianco quanto è figo, decide di superarmi su una strada ad una sola corsia, in curva, sgasando e tirando un colpo di clacson. Santo cielo come sei uomo. Peccato che siamo su una strada ad una sola corsia, dove passano anche autobus, ad una delle ore di punta perché se io ho appena finito di lavorare lo hanno appena fatto anche molti altri, e siamo tutti lì, alla stessa ora nello stesso posto. Solo che io ho uno scooter, te una macchina. Appena conclusa la curva (che intanto te hai tagliato per superarmi, fregandotene della possibilità che potesse arrivare qualcuno in senso opposto) ti sei dovuto accodare a tutte le altre vetture in coda... tutto questo mentre io ti sfilavo accanto restituendoti il colpo di clacson. Giusto per rimarcare dov'è che te lo potevi infilare. 
Sì, creo risse per professione.

Commenti