Matrimoni ed altri disastri

Ho come il sospetto che a Margherita Buy piaccia particolarmente recitare la parte della single di mezza età, con evidenti disturbi emotivi e paturnie accessorie. In matrimoni ed altri disastri, pur non essendo una delle pellicole più alte della sua carriera, l'ho vista infatti particolarmente a suo agio.
La trama in brevissimo è questa: la sorella più giovane di Margherita Buy, in arte Nanà, o Nenè, non importa, comunque è un nome cretino, ma in ogni caso è il diminutivo del suo vero nome, il che la riabilita un pochino, si deve sposare tra un mese: il matrimonio è in alto mare e si medita il rinvio visto l'imminente viaggio di lavoro della donna che renderebbe impossibile arrivare all'altare per tempo. 
Nanà, facciamo che il nome sia quello, ha una certa avversione per i matrimoni, li odia proprio da quando è stata abbandonata ad un passo dall'altare dall'uomo più importante della sua vita, quando questo ha deciso di farsi prete. Da allora è praticamente single e vive solo per le sue passioni: la letteratura, i libri, la poesia. Insieme ad un amica (Luciana Littizzetto) gestisce una piccola libreria nel centro di Firenze (che, per la cronaca, è il delizioso sfondo a tutta la questa storia) ed ha un insana passione per un autore e professore di letteratura, dal quale ha avuto il piacere di prendere delle lezioni di scrittura creativa, che vedera come fosse Dio. 
La famiglia, dalla quale si ritiene non particolarmente appoggiata e compresa nelle scelte di vita, le chiede di organizzare le nozze per la sorella... e non è in grado di rifiutare la proposta.
Durante il mese in cui la sorella resta lontana da casa ha quindi l'onere e l'onore di compiere tutte quelle scelte fondamentali per la buona riuscita del gran giorno, tutte inevitabilmente in compagnia del promesso sposo, del quale all'inizio non ha grande stima e considerazione ma che, andando avanti, conoscerà meglio e... vabbè. Non mi sembra che la stima aumenti. Questo Lui è Fabio Volo che, nel film, fa quello che gli riesce peggio: parlare inglese.
Si tratta di un mese inevitabilmente molto inteso, iniziato alla ricerca della conferma di un tradimento da parte del promesso sposo ma culminato con la rivelazione di una relazione durata anni della promessa sposa con un uomo molto più grande di lei, portata a conclusione proprio in vista del matrimonio, proprio durante quel presunto viaggio di lavoro. La rivelazione della rivelazioni sarà comunque l'identità dell'uomo: l'autore, professore dei sogni di Nanà, usata sino a quel momento solo per avvicinarsi alla sorella. 
Durante questo mese Nanà entrarà a conoscenza anche di un altro dei segreti più torbidi e radicati della sua famiglia: sua sorella non è figlia del suo stesso padre e la cosa arriverà ad inquietarla e tormentarla ancor più di quanto la questione turbi la sua stessa sorella, che poi dovrebbe essere l'unica legittimata a sentirsi defraudata della sua identità personale. L'idea di essere sempre stata all'oscuro di tutto la innervosisce ed inacidisce ancor di più, quasi a farle meditare di sabotare il gran giorno. 
Da un lato il senso di tradimento percepito dalla sua famiglia, dall'altro la conoscenza approfondita con Fabio Volo la rendono davvero perplessa in vista del gran giorno. Sua sorella non è chiaramente quell'anima candida e pura che credeva essere, Lui non è quell'essere superficiale e vacuo che credeva, nei suo confronti ha incominciato a sentire prima una vera simpatia, poi un attrazione fisica culminata alla vigilia del gran giorno, quando anche lui, certamente insospettito dalla gradevole vicinanza sentita in quei giorni, le si reca sotto le finestre di casa nel bel mezzo dei festeggiamenti per l'addio al celibato. 
Il film si era aperto con Nanà in lacrime al matrimonio della sorella, non è quindi un grande mistero per nessuno che alla fine, nonostante tutto, starà insieme alla sua famiglia. Quello che si poteva tuttavia sperare è che, dopo di tutto questo tormento, pur in forma di commedia perchè il film resta comunque leggero e divertente, ci fosse un finale che rendesse maggiormente dignità alla storia che, già di per sè non è che lasci tutti questi colpi di scena. 
Per quanto all'addio al celibato le cose si siano fermate un passo prima dell'innevitabile, dal punto di vista della sorella minore non sarebbe comunque una cosa che potrei mai tollerare nè da mio marito, nè tantomeno da mia sorella. Dal punto di vista della sorella maggiore la sia vita pare già essere costellata da abbastanza maiunagioia, perchè non offrire un lieto fine anche a lei? Al mai una gioia si aggiunge altro mai una gioia certamente dato anche solo dall'idea di essere stata attratta dal marito di sua sorella, non di certo un traguardo personale. L'unica ragione per cui la si sarebbe mai potuta tollerare e giustificare, tanto da un punto di vista, quanto dall'altro, è se romanticamente parlando, dietro ci fosse stato qualcosa in più, una sorta di strano percorso disegnato dal fato per giungere alla realizzazione del suo desiderio di famiglia. 
Quindi si torna al momento del matrimonio, Nanà è lì che piange e cosa rivelerà allo spettatore? Di aver rovinato la vita alla sorella? Di aver realizzato di essere innamorata di Fabio Volo? Di essere triste in memoria dell'ex che l'ha mollata sull'altrare? No, è commossa. Fabio Volo e consorte (per la cronaca, Francesca Inaudi, mi perdoni se non l'ho menzionata sino a questo momento) convolano a giuste nozze e fine.

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