E' una vita che ti aspetto - Fabio Volo

Parliamone seriamente: io ho una strana ed insana ossessione per i libri di questa edizione di Fabio Volo. Ogni volta che li vedo il libreria mi metto in uno stato di serenità che non è facile descrivere a parole, quasi surreale. Ed il motivo per cui ho iniziato a collezionarli è esattamente questi. Vederli lì, in libreria, cromaticamente ordinati... roba che mette un brivido. C'è anche una questione tattile: dalla foto non si capisce ed è altrettanto difficile da spiegare ma la carta con cui sono fatte queste copertine è gommosa, ti invogliano proprio a tenerli in mano. Ditemi che Mondadori non ha riservato questo trattamento solo a Fabio Volo perchè, seriamente, io tornerei anche a comprare libri. 
Invece no: breve premessa. Anche questo libro non è stato acquistato da me. Giuro di non averlo rubato, quindi tutto legale posso ritenermi in regola con la coscienza e con il fisco, andiamo avanti, era solo per dire che io i miei soldi per questa roba non li spendo. 
Posto che il primo motivo per cui questo libro è entrato in casa mia è la copertina, giunse un momento random della mia vita in cui mi sono anche ritrovata, addirittura, nella situazione di aprirlo e volerlo leggere. Non posso negarlo: questo libro mi ha delusa. Speravo seriamente fosse qualcosa di abbastanza trash da distrarmi da quello che mi stava frullando per la mente. E' andata a finire che, invece, si è rivelato solo un libro bruttino. Tranne, giusto, quella perla iniziale del "Mi chiamo Francesco, ma tutti da sempre mi chiamano Checco".
Protagonista quindi è Checco, ma forse anche no. Protagonista è lo stesso Fabio Volo, sotto falso nome, o forse è quello che vuol far credere di essere (stato) nella fase della sua vita pre nascita dei pargoli, tanto che ad un certo punto l'io narrante - scrivente finisce per rivolgersi direttamente al lettore ... ma ... what?! 
Una volta presa familiarità con lo stile di scrittura di Fabio Volo, il libro non è neanche scritto male, ciò che proprio non quadra è l'autoesaltazione del protagonista che tenta di travolgere il lettore nelle proprie turbe mentali, pretendendo una certa tortuosità interiore fine a se stessa, nella quale dovremmo immedesimarci ma che invece... NOPE
Divertente è il punto in cui, a pagina 150, o giù di là, si mette pure a fare il riassunto di quanto visto sino a quel momento. C'eravamo anche noi, sai? Non è necessario che ci racconti tutto da capo un'altra volta. Soprattutto quando sino a quel momento non è successo assolutamente niente. Il fatto è questo: Fabio, ovvero Checco, è giunto sulla mezza età è si è fermato un po' a riflettere. La vita non lo fa impazziere, la sua di vita, intendo. L'unico amico che si ritrova sulla faccia della Terra lo sta abbandonando per andare a lavorare dall'altro capo del mondo... e lui non abbandonerebbe mai niente e nessuno per il suo lavoro, perchè anche quello gli fa schifo. La sua vita non ha la qualità che avrebbe voluto quando era più giovane, non riesce a smettere di fumare, conoscere persone con cui valga la pena trascorrere del tempo, e via così... solo che rimuginando rimuginando non si arriva da nessuna parte. 
Non è che io mi aspetti che tutti i libri siano d'avventura, che lascino grande spazio all'intraprendenza del protagonistra e mi appassionino in ogni pagina, esistono grandi opere di introspezione personale, però lungo il cammino è necessario fare dei passi in avanti, è necessaria una certa evoluzione del personaggio che porti alla sua maturazione, che lo conduca sulla strada "giusta". Chi può dire quale strada sia giusta è quale è sbagliata? L'importante è giungere al percorso che ci si è prefissati.
Ah, ma l'ho detto che a Checco la madre ha insegnato a fare il pane da piccolo e, ora, in preda alla crisi di mezza età, ha preso part time al lavoro per lavorare in un forno alla notte? Sempre perchè il protagonista non è Fabio Volo in persona.
Comunque, morale della favola, per chi se lo stesse chiedendo, giunto alle ultime 6 pagine, il protagonista pare aver smesso di fumare da circa sei settimane, incontra una ragazza con la quale non va a letto al primo appuntamento, ma che ha voglia di conoscere meglio, e per la quale mette il deodorante in macchina.

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