Grey's Anatomy - Mid Season Finale

Season Premiere - Grey's Anatomy, tredicesima stagione
Grey's Anatomy - tredicesima stagione
Poi, di punto in bianco, torna Leah Murphy. La donna che ha condizionato gli ultimi anni della mia esistenza ed io non sono convinta di essere in grado di sopportare la sorpresa. 
Provenenite da un era pre-morte di Derek, Leah era tirocinante del Grey-Sloan, licenziata per stesso volere del Capo Webber perchè, a suo dire, non abbastanza brava in quello che faceva. Molto brava, ma non quanto era necessario per stare dietro agli standard della professione chirurgica, forse più adatta ad un'attività di laboratorio, una di quelle in cui non rischi di ammazzare nessuno, per dire. Una di quelle storie che ti lasciano un po' pensare a tutto quello che ti circonda. Tutto questo mentre, ovviamente, stavano continuando a far casino ladri ed assassini.
Giusto parlando di ladri ed assassini, il Capo (a questo punto della vicenda ex-Capo) Webber, dopo aver riassunto Leah si impunta perchè la Bailey licenzi Karev. Ma perchè?
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Improvvisamente mi sento una cretina: era tutto così chiato e davanti agli occhi di tutti che mi sento una cretina completa a non averci pensato prima. Seriamente. Tredici anni di disagi, disastri, rimpianti, struttirati che frequentano tirocinanti, tirocinanti che sposano, divorziano, figliano e dio solo sa cosa con strutturati, gente che compie operazioni al limite inmodalità proibite... ed è tutta colpa del Capo Webber!
L'unico insospettabile dai tempi della prima stagione, l'unico pilastro incorruttivile dai tempi della tresca con Ellis Grey... e poi è tutto così vero: è lui che si occupa da sempre di formare e far crescere i giovani medici, lui è da sempre il minimo comune denominatore.  Se non ci fosse stato lui la cosa più trasgressiva dell'intera serie sarebbe quel cerotto con gli orsacchiotti sulla fronte di Meredith Grey per nascondere il brufolo. 
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Ma veniamo al gran finale, perchè a quanto pare il Capo Webber a quanto pare c'è stato e, su modello del butterfly effect, Alex Karev sta per finire in galera. Dopo esser stato mesi a raccogliere vomito nei bassifondi. L'unica persona che continua ad avere fiducia in lui è Meredith, e di questo le dobbiamo rendere onore, anche perchè l'atteggiamento generico è di indifferenza misto rancore nei suoi confronti. Che poi, da un lato, io posso capire un De Luca, ci sta che possa essere leggermente contrariato dall'indea di dover incrociare nei corridoi dell'ospedale colui che gli ha preso il setto nasale e lo ha ridotto in un mucchietto di polvere. Potrei anche capire Jo, se fosse rimasta turbata dalla vista del sangue di quella notte, ma su di lei torniamo tra un attimo. Di tutti gli altri, però, in questa situazione ho davvero poca cognizione di causa... perchè qui tutti se ne fregano, continuano a lamentarsi delle loro inutilità e vanno avanti.  Meredith crede in Alex ancor più di quanto non faccia lui stesso, quasi rassegnato davanti alla circostanza che non sia finito molto lontano a dove sarebbe dovuto finire, visto i precedenti della sua famiglia. Come se l'università, gli studi ed il lavoro avessero solo prorogato il momento giusto perchè si rovinasse con le sue stesse mani. Trovato Alex in questo stato, riecco spuntare Jo. Dopo un'intera stagione trascorsa ad ignorarlo, possibilmente insultarlo ed a tratti deriderlo per la sua condizione umana, eccola che torna a piagnuccolare al suo capezzale. Ad un giorno di distanza da quello che potrebbe essere il verdetto che lo tratterrà in galera per il prossimi 12 anni. Arriva lei, ma solo per suo diretto interesse personale. Gli racconta tutta la sua squallida esistenza, gli rivela tutti gli scheletri nel suo armadio, le stesse cose che se avesse raccontato mesi prima, magari piangendo un po' meno e con uno stimolo di sincerità un po' più sentito, magari avrebbe evitato ad tutti di trovarci in questa squallida situazione. Invece ci siamo. Lei entra così nei dettagli dell'uomo con cui è sposata, sul come l'ha trattata e come lei sia dovvuta fuggire, trovandosi poi a dormire in auto. Lui, ovviamente ci casca: impugna la spada lucente del cavalliere errante e decide di salvarla. Per impedirle di essere chiamata a testimoniare in tribunale, perchè lei non sia costretta a rendere pubblica la sua storia, decide di patteggiare. Accettare di finire in galera per due anni... pur di salvarla. Che poi, salvarla da cosa? Ma secondo lei chi mai leggerà le trascrizioni della sua testimonianza? Secondo lei finirano davvero sui giornali e viaggeranno in lungo ed in largo fino a raggiungere l'uomo che, ancora la cerca e ancora la vuole ammazzare?
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Una parentesi a parte deve poi essere lasciata, infine, per quella minor di Amelia. Perchè ho provato ad ignorarla sino a questo momento, ho lasciato che facesse con questa storia del matrionio estemporaneo come se fosse l'unica gioia della sua vita, l'ho lasciata anche a macerare quanto si è conclusa la luna di miele ed ha iniziato a farsi due domande. Quello che non si pone mai domande però è Owen, e sarebbe anche il caso che iniziasse a farne qualcuna anche alle sue future spose, perchè qua siamo al secondo colpo su due in cui si ritrova a non sapere cosa frulla per la testa della sua dolce metà. Se poi la testa è quella bacata di Amelia la cosa è ancora più grave. Perchè cosa frulli per la sua testa non lo sa neanche il buon dio. Da buona minor vorrà sempre quello che non potrà avere. E nel momento in cui l'avrà vorrà tornare indietro. Perchè sì. Dopo averla ignorata tutto questo tempo, quindi, Amelia torna a cercare propotentemente la mia attenzione, perchè nuovamente è tornata a fare la matta. 
Siamo nella fase appena sposati, vogliamo un figlio. Quindi Amelia ed Owen vogliono un figlio. Ma quanto lei realizza di non essere incita... improvvisamente è tutto quello che maggiormente vorrebbe nella vita. Non essere incinta. Mai più. Perchè casualmente le è tornato in mente quando lo è già stata, nella precedente vita a Los Angeles, della volta in cui il feto è nato morto ma lei ha voluto comunque coccolarlo e abbracciarselo per un po'. Solo che... oops! qua si è dimenticata di raccontare la storia ad un po' tante persone. Neanche Owen sa del tipo morto nel suo letto e di tutto quello che è seguito. Potrebbe raccontarglielo, già che le è passato per la mente, ma perchè? Perchè ora? Perchè semplificarsi la vita? Meglio fare la strana per un po' e poi scappare lasciando solo una lettera dietro di sè. Una lettera? Ma dove vive? E poi... dove pensa di andare? Tornare nella comune di Meredith tre mesi dopo essersene andata per litigarci nuovamente dalla mattina alla sera?

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