Bones - undicesima stagione

Mettiamola così: Aubrey non ci è mai piaciuto. E' arrivato così inaspettatamente, così subdolamente uguale a Sweets in un momento in cui non ci aspettavamo affatto di dover perdere Sweets. 
Poi però questi lo fanno saltare in aria e per un bel po' rimane vacante tra la vita e la morte.... e noi cosa dovremmo provare per lui? Quando finalmente si rialza per un attimo arriviamo a pensare di essere brave persone che non gioiscono per la morte altrui. Però un minuto dopo Hodgins crolla al suolo stecchito. Don't worry! E' vivo, anche se non si sa bene per quanto. 
Ho come l'impressione che Bones abbia perso la verve di un tempo. Bones in quanto Temperance spesso non è più buffa o spiritosa, ma solo pedante nel ribadire i concetti. I metodi dantascientifici di risoluzione dei casi spesso fanno troppo CSI-Cyber per essere interessanti. E Booth che fine ha fatto? Intendo il vero Booth! Chi è questo panzone? E perchè Aubrey ha tutto questo spazio? Le nostre coscienze non erano già a posto non facendolo morire? Unica cosa che salva la serie è questo intrigante nuovo serial killer che spunta fuori nella seconda metà di stagione. Però, seriamente: perchè non dedicargli qualche episodio in più? In questo modo non è stato molto semplice stargli dietro con un certo filo logico...

Tutta la linea centrale del serial killer, ovviamente, trova il suo sfogo all'ultima puntata. Ultima puntata della stagione, quella che doveva essere l'ultima puntata della serie che, inevitabilmente, non termina proprio un bel fico secco. Ovviamente apice dell'episodio è il colpo di scena finale, la rivelazione del serial killer... che in realtà si è reso molto meno colpo di scena di quanto desiderasse essere. Mettiamola così: credo di aver capito di chi si trattava almeno mezzora prima della conclusione... e per un episodio che dura 45 minuti mi sembra un bell'affronto. O forse sono molto più intelligente della media.
Mettiamola così: di tutta questa faccenda, la cosa più incredibile di tutte è Temperance che si ritrova ad andare in analisi. Lei ovviamente la mette sul drammatico, come se fosse davvero l'ultima spiaggia per ritrovare un po' di pace mentale ma, in altri tempi, lo sappiamo, avrebbe solo tirato fuori un pippone mai più finito sulla reale orgine degli incubi e si sarebbe messa sotto, alla sua maniera, per scovare l'assiassino. Tutto questo, perdonatemi, ma dimostra che in fondo avesse ragione Sweets, pace all'anima sua. 
Qualche sentore di come sarebbero andate le cose lo avremmo potute avere ben prima del gran finale e, valutando ex post, in effetti lo abbiamo avuto. Io stessa, senza sapere minimamente a cosa stavo andando in contro, ero piacevolmente colpita dal fatto che, finalmente, fossimo davanti ad un altro serial killer alla Gormogon. A conti fatti avremmo anche potuto constatare che questo Goodman, tutto sommato, faceva assonanza... ma forse sarebbe stato pretendere troppo dalle nostre menti?
Sul gran finale gli elementi rivelatori sono emersi l'uno dopo l'altro e, man mano che emergevano, ero sempre più stupita per come nessuno riuscisse a trovare il filo conduttore. Santo cielo: era davanti agli occhi di tutti, ed anche nel cervello di Temperance, solo che nessuno si impegnava più di tanto per leggerlo. 
Il fatto che il serial Killer operasse sempre con i guanti, mi sembra un buon indizio, così come l'incubo con il tirocinante dalle mani bruciate, così come l'ossessione per le esplosioni e la perfetta conoscenza dell'anatomia umana, con quella certa ossessione per le ossa ... nonchè per Temperance stessa e per tutto il Jeffersonian. Insomma, tutti indizzi che non possono che portare a Zack. 
Anche tutto questo, ovviamente, mi duole farvelo notare, ma dimostra che i fondo avesse ragione Sweets, anche su questo. Se ben vogliamo andare a ricordare come andò ai tempi in cui Zack si fece esplodere le mani e si fece beccare quale allievo di Gormogon, il cannibale per il quale aveva ucciso gli ultimi pasti, il Sweets era l'unico che, analizzando il comportamento, non ha creduto e sostenuto neanche per un attimo la teoria dell'infermità mentale. La procuratrice tuttavià arrivò a quella soluzione per rinchiuderlo in un manicomio e Sweets provò ad opporsi, sostenendo che fosse, e fosse sempre stato, assolutamente lucido e razionale nello svolgimento di ogni sua azione. Booth intimò a Sweets di tacere e di farlo per Bones... e si vede come sono andate le cose. Aveva ragione Sweets: il suo posto doveva essere la galera. Ed ora ha rapito Bones. Ed ora Sweets è morto, pace all'anima sua.

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