Il GGG - Roald Dahl

Sofia, 9 anni, viene rapita dall'orfanotrofio dove si ritrova dopo la morte dei suoi genitori, da un gigante che parla come Mika e portata nella terra dei giganti. 
Velocemente avrà modo di capire che il GGG, il gigante che la ha rapita, è in realtà un gigante buono, che ama il suo prossimo e non farebbe mai del male a nessuno, tanto da cibarsi solo di cetrionzoli, legumi dal gusto nauseabondo, diversamente da tutti gli altri giganti, ghiotti di esseri umani. 
Inizialmente il GGG decide di voler tenere Sofia con sè, faccenda che ha a tratti dell'inquietante, anche se per la penna di Rohal Dahl viene fatto quasi passare per un gesto di carineria: un piccolo prezzo da pagare per essersi svegliata in piena notte, essersi alzata da letto andando contro a tutte le regole dell'orfanotrofio ed essersi messa a sbirciare fuori dalla finestra, sapendo non non doverlo fare, dando quasi per scontato che "nel mondo reale" comunque non mancherà a nessuno, perchè non ha nessuno, solo una fra tante inserita nel sistema. In realtà il GGG vuole anche proteggerla, ed è qui che sta l'elemento di carineria, assicurandosi allo stesso tempo che non vada a raccontare in giro dell'esistenza dei giganti. Gli altri giganti non sono buoni e gentili come lui: gli altri giganti sono degli zoticoni ignoranti, pronti a bullizzare senza remore il nostro GGG e capaci, ogni singola notte dell'anno, di porre fine all'esistenza di centinaia vittime umane solo per soddisfare qualche piccolo peccatuccio di gola. 
Il GGG e la nostra Sofia decino quindi che sia giunto il momento di fermarli, perchè nessun altro innocente svanisca più nel nulla a causa della loro ingordigia. Complice ideale per una missione tanto delicata non può che essere la Regina d'Inghilterra. In persona personalmente.

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