Quello che capita #18

Io, questa settimana, la concluderei così. Con una citazione. Con qualcosa che chiaramente cela una sua genialità, ma accessibile a pochissimi. Qualcosa che lascia increduli dinanzi alla sua pacificità, alle chiare lettere con cui affronta la tematica, davanti alla quale tutti probabilmente abbiamo già avuto modo di passare ma sul quale non ci siamo probabilmente soffermati.
Tubero che mediti tranquillo sotto terra
Finché c’è una mano nerboruta che ti afferra
Tu dici «No no no », poi dici «Forse forse forse»
Poi ti lasci prendere
E ti abbandoni a questo mio pelapatate
Accompagnato dal tuo amico topinambur.

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