Dieci piccoli indiani - Agatha Christie

Tra tutti i meandri della letteratura che mancano fortemente al mio bagaglio c'è dicisamente il settore giallo \ Agata Christie. Complice una certa antipatia \ insofferenza verso Jessica Fletcher, purtroppo ne ha sempre risentito tutta la sua categoria. Poirot compreso. E Agatha Christie, nel bene o nel male è Poirot. Non mi sono ancora dedicata alla riscoperta anche di quel filone, ma ho deciso di iniziare con qualcosa di un po' meno impegnativo.
Da qualche parte devo sicuramente aver letto che non ha senso leggere, amareo appassionarsi a nulla che sia un giallo se prima non si è letto Dieci Piccoli Indiani, un vero piccolo capolavoro nel suo genere, pietra angolare di tutto quello che è venuto dopo. In realtà questa citazione qua stona come poche cosa nella vita: non mi ricorso assolutamente da chi l'ho sentito dire o da chi l'ho letto. Per un certo periodo averi scommesso su Nick Hornby, ma non ne trovo traccia. Allora dev'essere qualcun altro, di cui mi devo essere fidata veramente tanto, perchè ho preso il titolo di questo libro l'ho messo in wishlist e me lo sono portata a casa alla prima buona occasione.
Poi l'ho divorato, e giuro che quella persona avesse ragione da vendere: amico, tutti i giorni o sconosciuto, non so come ringraziarti. Sarò probabilmente l'ultima persona sulla terra che ancora doveva leggere questo libro, però ti ringrazio comunque.
La trama è così fatta: ci sono dieci personaggi che si ritrovano, per una ragione o per un'altra su un'isola dove non vi è altro che una grande villa, nella quale sono stati convocati da un misterioso ospite. Tutti i personaggi, apparentemente, non hanno nulla in comune... la verità la svelerà un vecchio grammofono qualche ora dopo il loro arrivo. In comune hanno una serie di "peccati" sfuggiti dalla morsa della giustizia tradizionale, ancora pendenti sulle loro teste. Non che siano dei veri e propri reati, solo delle vicende meritevoli di un altro genere di giustizia "alternativo". 
Già dopo poche ore dal loro arrivo il primo degli ospiti muore misteriosamente. Da quel momento è tutto un susseguirsi di suspanse, colpi di scena e grandi interrogativi: chi è l'assassino? C'è un uomo misterioso che si nasconde sull'isola divertendosi a vederli morire l'uno dopo l'altro o l'assassino si nasconde tra di loro? Intenso anche il gioco psicologico al quale sono costretti i personaggi e delizioso il ruolo che svolge in tutta questa vicenda la filastrocca dei negretti. 
State tranquilli: alla fine l'assassino verrà svelato, anzi, si svelerà da solo... ma sarà stato impossibile per voi, prima di allora, arrivare a capire chi è.

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