La dimensione dell'ombra - Maria Luisa Nasorri Laviron
Mettiamola così: Nick Hornby mi ha cambiato la vita. Solo che un paio di settimane fa, dopo la conclusione di questo romanzo mi sarei lanciata a tirar giù tutto quello che mi passava liberamente per la testa. Oggi non è così, è come se, in fondo, temessi un po' anch'io qualche ritorsione da parte dei Polysyllabic Spree, mi sono fermata un secondo prima di scrivere ed ho deciso di affrontare la questione in maniera del tutto differente. Vorrei, innanzitutto, partire dall'inizio. Dal modo in cui sono entrata in possesso di questo romanzo e della gioia inaspettata che solo un dono inatteso è in grado di offrire. Questo libro mi è, semplicemente, arrivato per posta. Era unito ad altre cose che dovevano arrivarmi per posta e che stavo aspettando ed era accompagnato da un biglietto. Un dono inaspettato, un consiglio di lettura, un tesoro, passato per molte mani, giunto infine tra le mie ad impreziosire una lettura piacevole. Tutto questo pare così poetico.
Non è facile reperire informazioni sull'autrice. Qualcosina è scritto sulla copertina e in prefazione, altro mi è stato gentilmente raccontato dall'anonimo donatore. La laurea in lingue e letterature staniere alla facoltà di Lingue di Genova ha sicuramente dato i suoi frutti, l'età dell'autrice (oggi novantenne, da quanto mi è parso di capire) rende ancor più comprensibile un certo modo di ragionare e di vivere, rappresentato nell'opera, e lo stile di scrittura non esattamente immediatamente apprezzabile.
La protagonista, Irina, si presenta a noi attraverso la stesura di un diario, un racconto autobiografico con il quale rivive gli anni dell'infanzia insieme a sua sorella gemella Alexandra e rivive alcuni dei passaggi chiave della propria esistenza, costellata di gioie e dolori, spesso a braccetto.
L'impatto con le prime 20 pagine non è dei più agevoli. Lo stile di scrittura della scrittice, della quale leggo essere un vanto, è non solo lo stile ricercato ma anche l'utilizzo costante di termini spesso desueti. Uno stile narrativo fatto di fitte descrizioni, di un ampio utilizzo di aggettivi a caratterizzare ogni circostanza di passaggio, di lunge subordinate che costituiscono le frasi idonee a contrastare il rapido passaggio del tempo, dei pensieri e delle situazioni. Perchè non ce ne importa niente del flusso di coscienza, qua sulle cose ci vogliamo pensare, le vogliamo rielaborare ed ogni singola frase pronunciata non è lì tanto per dire.

Commenti
Posta un commento
"Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"